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giovedì 20 settembre 2018

SAN GENNARO, AIUTO! DIFENDIMI!

Meneloghion di Basilio II - Martirio di san Gennaro e compagni.

Ho scritto ieri, festa di san Gennaro, qualche rigo introduttivo al post sul miracolo del sangue e sulla Madonnina di Civitavecchia e questo ha toccato corde sensibili e suscitato qualche reazione vivace.
Avevo scritto questo:
San Gennaro ha fatto il miracolo. Tutti contenti. A livello popolare questo è molto importante e la Chiesa riconosce il prodigio. Come diceva il Cardinale Ratzinger quando si parlò della Madonnina di Civitavecchia: “questi fenomeni, quando sono veri, possono essere dei segni per la fede, mai delle basi di fede”. Quindi bisogna andare oltre. A proposito, cosa è rimasto della Madonnina di Civitavecchia?
Andiamo dunque oltre.

Quindi mi sembra giusto precisare alcune cose. La Chiesa riconosce il prodigio del sangue di san Gennaro e anch’io ci credo. È un dono. Ma non sono mai andato in cattedrale e se domani fosse avverato che è solo un fenomeno naturale, non toccherebbe affatto la mia fede cristiana. Invece luoghi come Lourdes e Fatima hanno giocato un ruolo nel mio percorso di fede. Se domani si scoprisse che le apparizioni di Lourdes e di Fatima non vengono dal Cielo ma sono solo frutto di devozione umana, la mia fede non scomparirebbe perché so in Chi ho creduto, so di aver creduto all’Amore e perché nemmeno Lourdes e Fatima sono basi di fede, come ripete sempre la Chiesa, ma mi sentirei toccato nella mia storia. Può essere lo stesso per tanti napoletani riguardo a san Gennaro. Per Medjugorje la mia posizione è più complessa anche perché da una parte la Chiesa non si è pronunciata ancora per vari motivi, e, d’altra parte, perché quando ha iniziato Medjugorje avevo già incontrato Cristo Risorto.
Bisogna veramente andare oltre. Non è dispregiativo, non significa cancellare il valore di questi fenomeni, ma bisogna decisamente andare oltre. La frase dell’allora Cardinale Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Fede, nella sua limpidezza, è importante: “questi fenomeni, quando sono veri (non tutto è vero. Molte apparizioni o cose strane non sono fenomeni celesti ma vanno dalla truffa alle suggestioni di persone in buona fede ma psicolabili o semplicemente senza esperienza di fede e ignoranti che vedono segni dove non ci sono), possono (nulla di automatico, molta gente si ferma al fenomeno prodigioso e non va oltre. Un giorno Gesù si lamenta di questo proprio con un papà che gli chiede la guarigione del suo figlio che sta per morire! Come! un figlio sta per morire e il papà non deve chiedere il miracolo? questo Gesù è cattolico? che ve ne pare? Eppure sta scritto nel Vangelo : “Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete».” Certo, poi guarisce il figlio ma pretende da subito una fede, un abbandono a Dio che è Padre più pieno! (Gv 4:48; vedi anche Gv 5,35 riguardo a Giovanni Battista) essere dei segni per la fede, mai delle basi di fede” (quindi cose, quando sono vere, che possono portare alla fede vera, ma non sono la fede vera, non sono basi di fede. Bisogna andare oltre i segni e, lasciar perdere la profusione di cose strane che girano incontrollate nei gruppi di preghiera, su internet e non servono a nulla per la conversione quando non sono veramente dannose … ).
Mi si informa che la madonnina di Civitavecchia continua il suo iter. Se è una vera apparizione è una carezza del Cielo per noi. La Chiesa non si è ancora pronunciata. Qualcuno sospetta una opposizione in malafede al Cielo. Questi complotti!... La verità è sicuramente più semplice: non ci sono ancora le prove sufficienti e la Chiesa che gode di poter indicare ai fedeli gli interventi di Dio a nostro favore sa che però, se non è assolutamente sicura, non deve affrettarsi a propagandare cose che potrebbero poi sviare la buona fede della gente semplice. Anche perché di carezze vere ed efficaci ne abbiamo tante ogni giorno nel Pane della Parola, nella Preghiera e la Vita comunitarie, nell’Assemblea convocata da Signore per celebrare la sua Risurrezione e dove ci dona il suo amore nei molteplici modi della sua presenza e in particolare nel Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue. Ci sono queste carezze nella nostra stessa vita. Bisogna imparare a leggere la propria storia.
In questo giro di reazioni al mio post di ieri sono stato più o meno assimilato al “neoluteranesimo dilagante che tenta di adeguare la Chiesa al mondo”. Mi permetto qualche piccola riflessione. Ci sarà anche qualche “neoluteranesimo” nella Chiesa. Che sia dilagante non lo so. La Chiesa è Universale o “Cattolica” (da “Kath’Olon” = “secondo l’insieme”) dalla sua fondazione. E si tratta di essere cattolici davvero, cioè fedeli alla Rivelazione Pubblica consegnata nella Scrittura, a ciò che la Chiesa ritiene da sempre Rivelato nella prassi degli Apostoli e nella prima generazione cristiana che si chiama Tradizione, lasciandosi guidare dal Magistero nelle sue forme ordinaria e straordinaria. Tutto ciò che viene dopo come tradizioni, devozioni, ecc., è relativo anche se buonissimo. Per esempio papa Ratzinger dice, giustamente, che perfino gli ordini religiosi (i francescani, i cappuccini, i salesiani, i gesuiti, ecc.) sono solo un modo di vivere il Vangelo che non esisteva alle origini e non fa parte dell’essenza della Chiesa. Sono nati presto nella Chiesa dalle circostanze storiche, è sono una formula vincente finora, ma non necessariamente eterna. Mentre il Vangelo lo è. Essere o non essere d’accordo con una devozione particolare è una libertà che ognuno può avere nella Chiesa, anche sbagliando. Sopratutto se si tratta di cercare di aprire gli occhi sul modo come è vissuto tale o tal’altra devozione. Perfino la straordinaria preghiera dei poveri e dei papi che è il Rosario non esisteva nei primi secoli della Chiesa e non esiste in Oriente, anche se l’Oriente cristiano è molto mariano. 
Chi cerca di ritornare alle radici della Chiesa per ripartire nel tempo di oggi - come diceva papa Benedetto che aggiungeva che questo era necessario - non cerca di adeguare la Chiesa al mondo, tutto il contrario. Un modo di essere “ mondani” e “modernizzare la Chiesa” oggi è fermarsi alla cosiddetta “epoca moderna” che corrisponde al Concilio di Trento. Fu un grande Concilio, trovò opposizione forte perché scuoteva chi voleva la Chiesa ferma ai secoli precedenti, e andò avanti facendo molto bene alla Chiesa e al mondo di allora nella sua applicazione. Figli del Concilio di Trento furono un’infinità di grandi santi come san Carlo Borromeo, san Vincenzo de Paoli (che cercava di far consacrare in Francia vescovi favorevoli al Concilio) e tanti altri, fondatori di nuovi Ordini (sant’Ignazio di Loyola) o di Ordini riformati (santa Teresa d’Avila e san Giovanni della Croce,)… Non si possono citare tutti i santi e le nuove forme di vita cristiana associata e di spiritualità, che sono nati dal Concilio di Trento. Ma il Concilio di Trento è stato solo un tentativo cattolico, riuscito, di “modernizzare” la Chiesa nella fedeltà alla sua Tradizione. Dopo cinque secoli, Dio vuole portare la Chiesa maggiormente alla sua essenza primitiva e aggiornarla ai tempi di oggi nei quali vive immersa. I “moderni” sono quelli che vogliono rimanere fermi a cinque secoli fa. I cattolici sono quelli che ripartono da duemila anni fa, da Gesù e dal suo Vangelo, guidati dal Magistero che interpreta il Deposito della Fede, e grati della ricchezza della Tradizione e delle tradizioni. I veri Cattolici sono meno moderni dei tradizionalisti, e osano come hanno osato gli Apostoli e i primi cristiani.
Siccome l’obbedienza al papa e al suo magistero è un pilastro essenziale dell’essere cattolico, possiamo dire in tutta sicurezza che chi mette in discussione la sua guida è “neoluterano”. Certo si può accettare questa guida con libertà di riflessione. Però è necessario avere il buon senso di pensare che il papa è più guidato dallo Spirito Santo di me, o di un qualunque vescovo o cardinale o scrittore di blog. Per cui presumerò subito che il papa ha ragione e che devo ascoltarlo, poi posso avere le mie opinioni.
Ho ricevuto anche foto bellissime di Malta in risposta alla mia citazione della lettera pastorale del vescovo di Gozo. Proprio queste manifestazioni di religiosità tradizionale o fastose, il vescovo maltese Grech trova insufficienti e devianti riguardo al Vangelo, invitando i fedeli che deve guidare alla salvezza a ricentrarsi su Cristo e il suo Vangelo.

1 commento:

  1. Sapiente riflessione, semplice da capire, dettata da una profonda conoscenza della scrittura, del magistero,e della tradizione della chiesa. Spero che possa essere di aiuto a tutti.
    Grazie fra Sereno

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