Visualizzazioni totali

martedì 18 settembre 2018

DA CANI A FRATELLI CARISSIMI / martedì XXIV sett. T.O.

Tutti stranieri! Hanno insegnato la fede e la fratellanza al mondo.

Abbiamo già visto come san Paolo pur conoscendo e denunciando i limiti e i peccati dei membri della comunità di Corinto, non esita a ricordare loro la grandezza della loro dignità perché chiamati al Vangelo da Cristo. Questo ci deve dare coraggio e speranza nel guardarci gli uni gli altri, fratelli e sorelle battezzati che siamo pastori o con altre responsabilità nella Chiesa o anche senza carismi appariscenti. Tutti formiamo l’unico Corpo e tutti siamo importanti. San Paolo ci chiama “santi” in forza della grazia, della chiamata di Dio.
È Dio che ha scelto i membri della comunità di Corinto e ci sono nella comunità persone che si chiamano fratelli mentre prima non sarebbero ami entrati nella casa dell’altro per paura di contaminarsi… Era una cosa generale. Infatti abbiamo visto ieri la delicatezza del centurione con Gesù: conosce le usanze e vuole evitargli il disagio di entrare nella sua casa. I Giudei chiamavano i pagani: maiali, cani. “Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini”. Chi ha potuto pronunciare parole così offensive e discriminatorie?!?! Gesù alla donna sirofenicia! Ma la fede umile di questa donna (la fede che non è umile non è neppure fede) vince e stabilisce la comunità nuova, relazioni nuove : da cane a figlio per la fede (Matteo 15,21-28; Marco 7,24-30). Ci vuole la fede per entrare nella Chiesa, ma se io conservo un po’ di mondanità in me, quando perdo di vista la logica pura della fede, non è così semplice accettare giorno dopo giorno che quelli che ieri chiamavo cani o maiali (e i pagani ricambiavano a modo loro il disprezzo) siano oggi fratelli per i quali dare la vita. Infatti fin dall’inizio della Chiesa le vedove credenti di origini greche hanno cominciato a lamentarsi perché nella distribuzione di aiuti si sentivano trattate meno bene delle vedove ebree (Atti 6,1-6).
Ora san Paolo dice: siete membra gli uni degli altri, siete un solo corpo in Cristo.
Posso dire che, prima della conversione, il senso della comunità mi mancava totalmente e che, invece, dopo, è stato la più bella esperienza che ho fatto nella vita cristiana, sempre con fatica, sempre con la costatazione di essere molto lontano dal traguardo, ma sempre con gioia e gratitudine.
Battesimo di Mark e Mercy.
N.B.: Da sempre i pagani ricambiavano il disprezzo dei giudei verso di loro. Ma la difficoltà è rimasta. Il Cristianesimo che voleva estendere la fratellanza tra tutti i popoli, non è riuscito a farlo in modo completo. I pagani convertiti in massa e diventati "cristianità" sono caduti nel tranello e hanno chiamato gli Ebrei  "Perfidi Ebrei" mentre gli erano debitori della fede, delle alleanze, dei profeti e di Gesù benedetto, nostro Salvatore, figlio di Maria di Nazareth, con i suoi Apostoli. Dopo pochi secoli di cristianesimo, il vescovo di Gerusalemme non sarà più un cristiano di origine ebraiche ma deve essere un greco ... fino alle leggi razziali. Il razzismo è tutto il contrario della fede cristiana. C'è stato il Concilio Vaticano II e questo nuovo rapporto con gli Ebrei chiamati da Giovanni Paolo II "Fratelli Maggiori". Tanto che il Rabbino di Roma, Elio Toaff, ha intitolato la sua autobiografia "Da Perfidi Giudei a Fratelli Maggiori"! Ma vedo che il razzismo, contro gli Ebrei, contro i Neri, contro lo straniero o il diverso è sempre pronto a contagiare i cuori. Attenti a non perdere una dimensione fondamentale del tuo Cristianesimo: il tuo Messia, la sua Madre Santissima, i suoi Apostoli, erano tutti Ebrei, emigranti. San Castrese era un africano ... 

Prima Lettura  1 Cor 12, 12-14. 27-31
Voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra.
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue.
Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? Desiderate invece intensamente i carismi più grandi.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 99
Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida. 
Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza. 
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo. 
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.
Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.   

Canto al Vangelo 
 Lc 7,16  
Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 7, 11-17
Ragazzo, dico a te, àlzati!
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante. 

Nessun commento:

Posta un commento