Le letture di oggi sono semplici da commentare:
leggete la prima lettura di Paolo e imitatelo. Leggete il Vangelo e non siate come
i farisei e gli scribi. Certo, i santi non si sentivano santi ma peccatori e della
peggior specie ma fiduciosi nell’amore gratuito di Dio dal quale si lasciavano
guidare passo passo. Un giorno san Francesco di Sales sente parlare molto male
di un criminale che stavano per impiccare: “come deve essere nera l’anima di
quest’uomo!” E lui, abbassando la testa: “la sua anima non la conosco ma conosco
la mia che è di uno che si sforza di vivere il Vangelo, e questo mi basta!”
È interessante l’ultima frase di Gesù nel Vangelo: i
vostri padri hanno ucciso i profeti e voi ci costruite mausolei. È vero, noi
ammiriamo i santi e li veneriamo dopo morte, proprio perché sono
morti e non possono
più sorprenderci. Possiamo addomesticarne la memoria. Ma se un santo in carne
e ossa viene a scuoterci oggi, a farci vedere quanto il nostro Cristianesimo sia
tiepido, lo troviamo esagerato, perfino eretico. Oscar Romero è stato
calunniato in vita e anche dopo la morte, pure all’interno della Chiesa. Domani
sarà canonizzato e già molti vogliono “ricuperarlo”. Giovanni Paolo II è stato
tanto criticato nelle sue iniziative e nella sua predicazione. Ha confidato un giorno, scherzando
ma non troppo, che in più di una occasione: “in Vaticano mi volevano
scomunicare”. Oggi tutto quello che ha fatto è buono! Così anche Benedetto XVI che
oggi viene preso come bandiera e opposto a papa Francesco. E a questo contribuiscono
la superficialità dei mass media e l'opera di siti non obbiettivi e forse in mala fede che
non rendono conto del completo insegnamento del papa del momento. Stanno contro
papa Francesco perché “comunista” e hanno dimenticato che Giovanni Paolo II era
stato definito “unfair to capitalism” (sleale verso i meriti del capitalismo) da
certa stampa statunitense perché moderava l’entusiasmo di chi si autodefiniva “il
mondo del bene” contro il “mondo del male” comunista appunto. Sta a noi ad
ascoltare con onestà e completezza il papa. Saremo più sereni e meglio guidati.
Prima Lettura 1
Ts 2, 9-13
Lavorando notte e giorno vi abbiamo annunciato il Vangelo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Voi ricordate, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile. Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 138
Signore, tu mi scruti e mi conosci.
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano
e la luce intorno a me sia notte»,
nemmeno le tenebre per te sono tenebre
e la notte è luminosa come il giorno.
Canto al Vangelo 1 Gv 2,5
Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Alleluia.
Vangelo Mt 23, 27-32
Siete figli di chi uccise profeti.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
Lavorando notte e giorno vi abbiamo annunciato il Vangelo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Voi ricordate, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile. Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 138
Signore, tu mi scruti e mi conosci.
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano
e la luce intorno a me sia notte»,
nemmeno le tenebre per te sono tenebre
e la notte è luminosa come il giorno.
Canto al Vangelo 1 Gv 2,5
Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Alleluia.
Vangelo Mt 23, 27-32
Siete figli di chi uccise profeti.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
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