Cappella Brancacci, Firenze. |
Il dono del Signore alla sua Chiesa, a noi, nella Roccia
sempre presente lungo i secoli che si incarna in Simone figlio di Giona
diventato Pietro e nei suoi successori, passa attraverso la carne di un uomo e quindi
va sostenuta dalla nostra preghiera, dalla nostra comunione, dalla nostra conversione
creativa perché l’uomo che porta questo carisma soffra di meno, abbia sempre il
massimo slancio e coraggio per portare a compimento il suo dono.
Pietro è beato perché ha ricevuto dall’alto la sua
fede in Gesù Messia. Non è farina del suo sacco come mi disse un amico. Ma è tutta
la vita della Chiesa che è grazia. Anche noi se viviamo secondo la carne e il
sangue non potremo mai arrivare alla fede o conservarla. Nessuno per quanto sia
intelligente e retto, può arrivare ragionando alla conclusione che la croce salva. E se lo
ammette perché questo fa parte di ciò ha sentito, di ciò che ha ricevuto per tradizione, non può entrare in quel mistero. Quando viene illuminato dall’alto, tutto sembra
così limpido e semplice che si chiede: perché non ci sono arrivato prima? Ma il
suo cuore gli conferma che è la luce dall’alto che gli ha permesso di entrare nel
mistero della Croce e della Vita.
Prima Lettura Is 22, 19-23
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide.
Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 137
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide.
Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 137
Signore, il tuo amore è per sempre.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto
il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.
Seconda Lettura Rm 11, 33-36
Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti,
chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
O chi gli ha dato qualcosa per primo
tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.
Canto al Vangelo Mt 16,18
Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro, e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le porte degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.
Vangelo Mt 16, 13-20
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
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