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martedì 15 agosto 2017

15 AGOSTO - LA PASQUA DI SANTA MARIA

L'Assunta - Tiziano.
Da bambino, istintivamente, forse anche per la fede vissuta della mia famiglia, ma consapevolmente per la bellezza dell’estate, del periodo delle “grandes vacances” delle vacanze estive dalla scuola, e sopratutto per la figura di Maria, ho sempre molto amato la festa dell’Assunta. 
Solo poco a poco, in particolare celebrandola da presbitero e approfondendo le letture bibliche, ho scoperto in questa Solennità una ricchezza sempre più grande. Ho sempre amato e raccomandato da quando sono consapevolmente cristiano questa tappa anche per una buona confessione nel cuore dell’estate.

Mi rendo conto però che non ho valorizzato ancora molto della pienezza di questo Mistero.

La lettera pastorale che Mons. Mario Grech, vescovo della diocesi di Gozo a Malta, ha scritto in questi giorni sulla Speranza mi ha dato un rinnovato stimolo a meditare e celebrare questa festa.
Sapevo che anticamente, da queste parti, il giorno dell’Assunta non si andava al mare ma si pranzava insieme in casa o magari in qualche agriturismo. Ho vissuto questi pranzi. Ho appreso solo ieri che, tanti anni fa, anche qui da noi si digiunava la Vigilia dell’Assunta, forse senza troppo saperne il motivo.

Mons. Grech ce lo ricorda e penso che dall’anno prossimo sarà molto bello pensare come prepararci meglio alla festa della “Pasqua di Santa Maria”. 
Qui sotto l’ultimo paragrafo della lettera di Mons Grech. Invito tutti a leggerla tutta. E' molto profonda e molto pertinente per i nostri tempi. C'è una ottima traduzione in italiano. Credo infatti che il maltese, benché molto suggestivo e affascinante, sia
piuttosto proibitivo per noi. Infatti, sulla Home Page del sito della diocesi: “Gozo diocese” si trova subito questa lettera in maltese: “Ittra Pastorali tal Isqof Mario Grech”: “lettera pastorale del vescovo Mario Grech”; il Titolo è “Biex Twarrad It-Tama”: “Affinché fiorisca la Speranza”. Decisamente meglio andare al link sotto con la traduzione in italiano.

Ecco la conclusione della sua Lettera:

“Fra qualche giorno celebreremo la solennità di Maria Assunta in Cielo, un evento importante nella narrazione della speranza cristiana. Tanto che la Pasqua dell’Assunta si capisce solo alla luce della Pasqua di Cristo. In Maria, Assunta in Cielo, si realizza pienamente il mistero pasquale di Cristo. Se la Pasqua di Cristo è il fondamento della speranza cristiana, l’Assunzione di Maria è la conferma della positività del destino nostro e della storia – è garanzia dell’amore di Dio che vince su tutto ciò che è male e sulla morte.

L’Assunzione: contrassegno di speranza

Ciò che noi chiamiamo “la Quindicina di Santa Maria”, nella Chiesa Bizantina viene chiamata “la quaresima breve della Beata Vergine”. Come in Quaresima noi ci prepariamo per la Pasqua di Cristo, così durante questi quattordici giorni, con la preghiera e la penitenza, aspettiamo la Pasqua di Maria, la “festa delle feste” in onore della Madre di Dio e Madre nostra. Per evidenziare meglio il legame intimo tra la Pasqua di Cristo e la Pasqua della Chiesa, anticipata nella persona di Maria, come la Chiesa ha la Veglia di Pasqua, così loro celebrano la Veglia dell’Assunta: come nella notte tra il Sabato e la Domenica di Pasqua la Chiesa non dorme ma veglia aspettando la risurrezione di Cristo, così alla vigilia della Festa di Santa Maria la comunità cristiana veglia in preghiera e con il canto perché all’alba il 15 agosto viene ricolmata dalla speranza che porta con se Colei che è assunta in Cielo.

Da quasi due decenni, la Chiesa di Gozo celebra questa Veglia dell’Assunta di fronte al Santuario Nazionale Mariano della Madonna di Ta’ Pinu. È mio desiderio che questa Veglia Mariana continui ad essere una celebrazione liturgica speciale nel calendario della comunità cristiana, per aiutarci a mantenere lo sguardo sull’Assunta, che “brilla ora innanzi al peregrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore”. Nella vita c’è un tempo per ogni cosa, ma abbiamo bisogno di fare delle scelte per estirpare la spiritualità mondana che si è sviluppata nel corso degli anni. Quindi esorto voi famiglie, gruppi giovanili, comunità parrocchiali, comunità di vita consacrata e voi miei fratelli sacerdoti a mantenere l’annuale appuntamento di questa Pasqua estiva. Vi dico ancora una volta con tutto il cuore: Abbiate coraggio! “Attualmente la nostra vita è la speranza, più in là sarà nell’eternità”. Tanto quanto siamo “il popolo di Pasqua e il nostro canto è l’Alleluia”, altrettanto siamo “il popolo dell’Assunta e il nostro canto è l’Alleluia!”

“Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.” (Rm 15,13).”

Concesso dalla Curia Vescovile, Victoria, Gozo, il venerdì 11 Agosto 2017, memoria liturgica di Santa Chiara d’Assisi.  Mario GrechX Vescovo di Gozo



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