L'Assunta - Tiziano. |
Da bambino, istintivamente, forse anche per la fede
vissuta della mia famiglia, ma consapevolmente per la bellezza dell’estate, del
periodo delle “grandes vacances” delle vacanze estive dalla scuola, e sopratutto
per la figura di Maria, ho sempre molto amato la festa dell’Assunta.
Solo poco
a poco, in particolare celebrandola da presbitero e approfondendo le letture
bibliche, ho scoperto in questa Solennità una ricchezza sempre più grande. Ho sempre
amato e raccomandato da quando sono consapevolmente cristiano questa tappa anche
per una buona confessione nel cuore dell’estate.
Mi rendo conto però che non ho valorizzato ancora molto
della pienezza di questo Mistero.
La lettera pastorale che Mons. Mario Grech, vescovo
della diocesi di Gozo a Malta, ha scritto in questi giorni sulla Speranza mi ha
dato un rinnovato stimolo a meditare e celebrare questa festa.
Sapevo che anticamente, da queste parti, il giorno dell’Assunta
non si andava al mare ma si pranzava insieme in casa o magari in qualche agriturismo.
Ho vissuto questi pranzi. Ho appreso solo ieri che, tanti anni fa, anche qui da
noi si digiunava la Vigilia dell’Assunta, forse senza troppo saperne il motivo.
Mons. Grech ce lo ricorda e penso che dall’anno
prossimo sarà molto bello pensare come prepararci meglio alla festa della “Pasqua
di Santa Maria”.
Qui sotto l’ultimo paragrafo della lettera di Mons Grech. Invito
tutti a leggerla tutta. E' molto profonda e molto pertinente per
i nostri tempi. C'è una ottima traduzione in italiano. Credo infatti che il
maltese, benché molto suggestivo e affascinante, sia
piuttosto proibitivo per noi.
Infatti, sulla Home Page del sito della diocesi: “Gozo diocese” si trova subito
questa lettera in maltese: “Ittra Pastorali tal Isqof Mario Grech”: “lettera
pastorale del vescovo Mario Grech”; il Titolo è “Biex Twarrad It-Tama”: “Affinché
fiorisca la Speranza”. Decisamente meglio andare al link sotto con la
traduzione in italiano.
Ecco la conclusione della sua Lettera:
“Fra qualche giorno celebreremo la
solennità di Maria Assunta in Cielo, un evento importante nella narrazione
della speranza cristiana. Tanto che la Pasqua dell’Assunta si capisce solo alla
luce della Pasqua di Cristo. In Maria, Assunta in Cielo, si realizza pienamente
il mistero pasquale di Cristo. Se la Pasqua di Cristo è il fondamento della
speranza cristiana, l’Assunzione di Maria è la conferma della positività del
destino nostro e della storia – è garanzia dell’amore di Dio che vince su tutto
ciò che è male e sulla morte.
L’Assunzione:
contrassegno di speranza
Ciò che noi chiamiamo “la Quindicina
di Santa Maria”, nella Chiesa Bizantina viene chiamata “la quaresima breve
della Beata Vergine”. Come in Quaresima noi ci prepariamo per la Pasqua di
Cristo, così durante questi quattordici giorni, con la preghiera e la
penitenza, aspettiamo la Pasqua di Maria, la “festa delle feste” in onore della
Madre di Dio e Madre nostra. Per evidenziare meglio il legame intimo tra la
Pasqua di Cristo e la Pasqua della Chiesa, anticipata nella persona di Maria,
come la Chiesa ha la Veglia di Pasqua, così loro celebrano la Veglia
dell’Assunta: come nella notte tra il Sabato e la Domenica di Pasqua la Chiesa
non dorme ma veglia aspettando la risurrezione di Cristo, così alla vigilia
della Festa di Santa Maria la comunità cristiana veglia in preghiera e con il
canto perché all’alba il 15 agosto viene ricolmata dalla speranza che porta con
se Colei che è assunta in Cielo.
Da quasi due decenni, la Chiesa di
Gozo celebra questa Veglia dell’Assunta di fronte al Santuario Nazionale
Mariano della Madonna di Ta’ Pinu. È mio desiderio che questa Veglia Mariana
continui ad essere una celebrazione liturgica speciale nel calendario della
comunità cristiana, per aiutarci a mantenere lo sguardo sull’Assunta, che
“brilla ora innanzi al peregrinante popolo di Dio quale segno di sicura
speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore”.
Nella vita c’è un tempo per ogni cosa, ma abbiamo bisogno di fare delle scelte
per estirpare la spiritualità mondana che si è sviluppata nel corso degli anni.
Quindi esorto voi famiglie, gruppi giovanili, comunità parrocchiali, comunità
di vita consacrata e voi miei fratelli sacerdoti a mantenere l’annuale
appuntamento di questa Pasqua estiva. Vi dico ancora una volta con tutto il
cuore: Abbiate coraggio! “Attualmente la nostra vita è la speranza, più in là
sarà nell’eternità”. Tanto quanto siamo “il popolo di Pasqua e il nostro canto
è l’Alleluia”, altrettanto siamo “il popolo dell’Assunta e il nostro canto è
l’Alleluia!”
“Il Dio della speranza vi riempia di
ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù
dello Spirito Santo.” (Rm 15,13).”
Concesso dalla Curia Vescovile,
Victoria, Gozo, il venerdì 11 Agosto 2017, memoria liturgica di Santa Chiara
d’Assisi. Mario GrechX Vescovo di Gozo
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