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venerdì 27 gennaio 2023

UNA LEZIONE SULL'UNITÀ DEI CRISTIANI / Messaggio di Mons. Shevchuk del 25 gennaio 2023

Proteste spontanee in Russia: "Net Voine", No Guerra.

Nel suo messaggio quotidiano del 25 gennaio, ultimo giorno della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, il vescovo maggiore greco cattolico Shevchuk non può fare a meno di notare che i russi hanno preso di mira deliberatamente veicoli della Caritas di Kharkiv che portavano aiuti umanitari a popolazioni nella zona vicina al fronte ferendo gravemente un sacerdote e una suora. Ma sopratutto ci offre una profonda riflessione sul cammino di ritorno all'Unità dei Cristiani e sull'importanza fondamentale del battesimo che ne è la radice.


25 GENNAIO 2023 

.... Oggi vogliamo che il mondo intero senta di nuovo che l'Ucraina resiste. L'Ucraina combatte. L'Ucraina prega.

Nel periodo del dopo festa dell'Epifania del Signore riflettiamo insieme a voi sul dono del nostro Battesimo, su quei doni che abbiamo ricevuto mediante il dono dell'adozione divina. Proprio oggi nella Chiesa cattolica si conclude la settimana di Preghiera per l'unità dei cristiani. Ed è per questo che è così importante per noi, in questi giorni, scoprire il dono profondissimo del nostro battesimo del quale ieri abbiamo iniziato a parlare. Si tratta del dono dell'unità della Chiesa di Cristo, ma anche del dono della competizione, del movimento, del dono di tutte le nostre buone opere per poter superare le divisioni e gli scismi che esistono nella Chiesa di Cristo.

Il movimento per l'unità della Chiesa è qualcosa che, in realtà, non appartiene all'iniziativa o allo sforzo del solo essere umano. Colui che muove i battezzati nel nome della Santissima Trinità per costruire l'unità della Chiesa, colui che è il principale promotore di questa unità, è lo Spirito Santo, è quell'eredità di adozione che abbiamo ricevuto nel sacramento del battesimo. Infatti, ciò che unisce tutti i cristiani è il sacramento del battesimo. Per questo motivo l'apostolo Paolo dice: "un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo", uno Spirito Santo, che opera in tutti noi e ci chiama a quell'unità.

Pertanto, il movimento ecumenico non è una sorta di diplomazia o politica, ma è un movimento spirituale interiore stimolato e guidato dalla grazia dello Spirito Santo. È lo Spirito Santo quello spirito dell’unità. Se vogliamo veramente sentire se una nostra causa, certe nostre iniziative, persino quelle ecclesiali, sono benedette da Dio, chiediamoci se esse porteranno l'unità tra di noi o la distruggeranno. Perché lo Spirito Santo è lo spirito di comunione, mentre tutto ciò che separa viene dal diavolo. Il diavolo è colui che divide.

Pertanto, possiamo dire che l'ecumenismo è, prima di tutto, un cambiamento spirituale che lo Spirito Santo suscita nei cristiani di diverse Chiese e di diverse denominazioni. Sappiamo che lo Spirito Santo non ha alcuna incarnazione visibile. L'icona dello Spirito Santo è l'icona dell'unità della Chiesa di Cristo, come lo vediamo nell'icona della Pentecoste. Lo Spirito Santo discende sugli apostoli sotto forma di lingue di fuoco, ma l'icona stessa è un'icona in cui tutti gli apostoli sono riuniti insieme per testimoniare l'unità della Chiesa di Cristo davanti al mondo oscuro.

Poi, quando sentiamo veramente questa unità tra di noi, nel miglior modo possibile mostriamo al mondo la grazia dello Spirito Santo presente tra noi. Pertanto, l'ecumenismo spirituale è il fondamento di tutti gli altri nostri sforzi per l'unità della Chiesa.

Dal punto di vista spirituale noi, cristiani, dobbiamo sempre imparare a volere, a desiderare ciò che il Signore Dio vuole e desidera, e incarnare nella nostra vita quotidiana questa volontà di Dio nella vita personale e nelle nostre azioni. Sappiamo che Gesù Cristo vuole che tutti siano uno. Preoccupiamoci di questo desiderio di Cristo, e lasciamo che diventi il nostro personale desiderio di unità.

Allo stesso modo, è possibile costruire l'unità della nostra Chiesa con la nostra preghiera. L'ecumenismo spirituale si manifesta nella preghiera comune. A volte i cristiani hanno paura di pregare gli uni con gli altri, ma niente risveglia così forte questa unità, niente la costruisce in un modo così fermo come l'invocazione congiunta del nome di Dio per mezzo della potenza della grazia dello Spirito Santo, come una preghiera congiunta. Ecco perché è molto importante pregare per l'unità della Chiesa, per l'unità dei cristiani.

Allo stesso modo, lo Spirito Santo è lo spirito che per primo ci unisce in Cristo. Quando viviamo una retta vita cristiana, combattendo contro i nostri peccati, allora siamo più profondamente uniti a Dio. E più siamo vicini a Dio, più siamo vicini al nostro prossimo. Pertanto, l'ecumenismo dei santi, di coloro che sono uniti in un solo spirito in cielo, che contemplano Dio faccia a faccia, i santi confortati dal regno dei cieli comprendono che la comunione dei santi in cielo è veramente una buona notizia per noi, separati sulla terra.

Perciò preghiamo per l'unità dei cristiani, ascoltiamo lo Spirito Santo che ci conduce all'unità. Cerchiamo di evitare tutto ciò che può offenderci a vicenda, dividere, seminare inimicizia, perché questo viene dal nemico del genere umano. Conduciamo una vita profondamente cristiana e corretta, e allora sentiremo che lo Spirito Santo, che opera in noi, opera anche negli altri fratelli e sorelle; che l'azione dello Spirito Santo non si limita solo ai confini visibili della comunità ecclesiale, perché dove c'è lo Spirito, c'è la Chiesa, insegnano i padri: Ubi est spiritus ibi ecclesia.

Chiediamo oggi a Dio l'unità delle Chiese in Ucraina, l'unità di tutti i figli e le figlie della Chiesa di Kyiv. Chiediamo: Signore, aiutaci noi, cristiani, ad essere il fondamento, la forza e la saggezza dell'unità del popolo ucraino. Dio, benedici la nostra martoriata terra ucraina con la Tua pace celeste.


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