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domenica 22 gennaio 2023

CRISTO LUCE DI OGNI UOMO / DOMENICA DELL'UNITÀ DEI CRISTIANI E DELLA PAROLA DI DIO


Questa domenica ha due titoli particolari: si trova nel cuore della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani ed è la 3a volta che, sotto l’impulso di Papa Francesco, celebriamo la Domenica della Parola. Infatti Papa Francesco constata che la Parola di Dio non è ascoltata, compresa e predicata come si dovrebbe, mentre è fondamentale per la salvezza e la crescita cristiana. 

Domenica della Parola e Unità dei cristiani sono collegate? Certamente. Tutti i cristiani riconosciamo le stesse Scritture come Parola di Dio e quindi ci uniscono almeno come fonte anche quando ne diamo interpretazioni diverse. E l’ascolto senza pregiudizi, magari fatto insieme!, della Parola è un mezzo potente di conversione e di unione. Infatti la Liturgia di oggi ci presenta Cristo Luce. Gesù Cristo è la Luce che illumina ogni uomo (Gv 1,9). Davanti a lui siamo tutti uguali in dignità e i doni che ci distinguono umanamente e sono spesso fonte di disuguaglianze e separazioni nella vita sociale non dicono il nostro valore davanti a Dio. Il Professore Zichichi, da giovane, pensava che l'intelligenza umana potesse raggiungere ogni traguardo. E si era esaurito per il troppo studio. Una sera guardando il cielo stellato con un contadino semplice e rozzo questi gli disse: ”di fronte a tanta bellezza e grandezza, come possono alcuni dire che Dio non esiste?” Questa frase di una persona semplice ma credente toccò il suo cuore così profondamente che riorientò tutta la sua vita e le sue energie.

Non c'è altra salvezza che nel Nome di Cristo. Il mistero di Gesù è così vasto, infinito, che ogni vita trova in lui la sua realizzazione unica e la sua pienezza. Ma solo Lui salva, solo attraverso di Lui possiamo avere la Luce, anche se nessuno di noi la possiede. Crediamo di sapere tutto, meglio degli altri, e ci dividiamo non solo sulle cose profane ma anche in nome della fede come san Paolo constata con amarezza già nelle prime comunità cristiane. Solo in Cristo c'è salvezza e solo nella Chiesa la godiamo con sicurezza. 

Ma come sappiamo le divisioni che constatava Paolo all’interno delle sue comunità sono riuscite a dividere la Chiesa intera. È quindi ovvio che i cristiani devono pregare e fare passi per ritrovare la loro unità e rafforzarla. A tutti i livelli: tra cristiani di confessioni diverse, in ogni comunità, nella famiglia, e anche a livello personale. Solo Cristo ci unifica. È sempre Lui che crea l’Unità, che rompe il regno del diabolos, del divisore: Lo Spirito Santo unifica le lingue. Lo fa attraverso la Parola, attraverso il rischio della comunità, della comunione e della fiducia negli altri, attraverso l’Eucaristia , sacramento dell’unità.

Cristo è forse diviso? Un modo per dividere Cristo e la Chiesa è scegliere cattivi maestri, non in comunione con la Chiesa. O dire: Cristo sì, ma la Chiesa no! Un modo molto più comune ancora è, rimanendo nella Chiesa, di escludere la croce. Ma un Cristo senza croce rende vana la salvezza. Purtroppo questo lo facciamo tutti i giorni, più volte al giorno. E anche nella predicazione come avverte san Paolo. Deve sempre risuonare il Kerigma per intero, con paressia, cioè con franchezza. Guai a un Cristo crocifisso senza risurrezione, tutto dolore, dovere e sacrifici, ma guai a un Cristo risorto senza morte in croce. Da che cosa sarebbe risorto? La Buona Notizia non è che non devi morire. È che la morte è stata vinta e quindi se credi in Lui che è la Risurrezione e la Vita non morirai, nel senso che se muori con lui alle tue paure, ai tuoi attaccamenti, al tuo egoismo, vivrai anche con lui. 


Prima Lettura  Is 8,23b - 9,3

Nella Galilea delle genti, il popolo vide una grande luce.

 Dal libro del profeta Isaia

In passato il Signore umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti.

Il popolo che camminava nelle tenebre / ha visto una grande luce; / su coloro che abitavano in terra tenebrosa / una luce rifulse. / Hai moltiplicato la gioia, / hai aumentato la letizia. / Gioiscono davanti a te / come si gioisce quando si miete / e come si esulta quando si divide la preda. / Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, / la sbarra sulle sue spalle, / e il bastone del suo aguzzino, / come nel giorno di Mádian.


Salmo Responsoriale  Dal Salmo 26

Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza: / di chi avrò timore? / Il Signore è difesa della mia vita: / di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore, / questa sola io cerco: / abitare nella casa del Signore / tutti i giorni della mia vita, /per contemplare la bellezza del Signore / e ammirare il suo santuario.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore / nella terra dei viventi. / Spera nel Signore, sii forte, / si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.


Seconda Lettura  1 Cor 1,10-13. 17

Siate tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi. 

 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Vi esorto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire.

Infatti a vostro riguardo, fratelli, mi è stato segnalato dai familiari di Cloe che tra voi vi sono discordie. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «Io invece di Cefa», «E io di Cristo».

È forse diviso il Cristo? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo?

Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola, perché non venga resa vana la croce di Cristo. 


Canto al Vangelo  Cf Mt 4,23

Alleluia, alleluia. Gesù predicava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo Alleluia.

   

Vangelo  Mt 4, 12-23 (Forma breve Mt 4, 12-17)

Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa.

 Dal vangelo secondo Matteo

[ Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:

«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta».

Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». ]

Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.


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