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sabato 5 febbraio 2022

UN CUORE DOCILE A DIO PER DISCERNERE IL BENE DAL MALE / sabato IV sett. T.O., pari. Sant'Agata.

 

Dio parla al giovane Salomone.

Salomone chiede “il discernimento nel giudicare”, ossia “un cuore docile (a Dio)” affinché “sappia distinguere il bene dal male”, indispensabile per “governare”.

Gli apostoli, di ritorno dalla missione, riferiscono a Gesù tutto quello che avevano fatto” ma anche “quello che avevano insegnato”. Il loro messaggio era semplice: ”convertitevi, perché il Regno di Dio è vicino!” Ma inevitabilmente, anche se dicono di non essere maestri, qualcuno chiede consigli, presenta problemi, e loro azzardano soluzioni. Ma poi riferiscono al Maestro, quello vero, e così cominciano ad acquistare discernimento.

Oltre alla buona volontà, il discernimento è indispensabile per un vero progresso spirituale.

Quanti maestri improvvisati purtroppo, che vogliono dare lezioni a tutti, persino al Papa, magari con appresso un piccolo seguito di “persone spirituali”. Ieri mi sono imbattuto in un “opinionista web” che è sicuro che il Papa è posseduto dal demonio perché chiede preghiere continuamente! E una seguace rincara: “hai ragione, ultimamente ha un volto strano…”. Il fenomeno oggi è amplificato dal web ma è antico quanto l’umanità e quindi va trattato secondo le indicazioni delle Scritture Sante che ritornano spesso sull'argomento. Per esempio san Paolo scrive a Timoteo: “… perché tu invitassi alcuni a non insegnare dottrine diverse e a non badare più a favole … che servono più a vane discussioni che al disegno divino manifestato nella fede (la conversione e la carità).  Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbosità, pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure”. (1 Tim 1,3-4. 6-7). San Paolo raccomanda di formare solo persone fidate, affinché persone dall’equilibrio precario o più interessate ad apparire che a servire il Regno di Dio, non possano porsi come “maestri”.(2 Tim 2,2; vedi anche 2 Tim 2,14-17, la lettera a Tito, ecc.)

La risposta di Dio all’unica richiesta di Salomone: “hai chiesto l’essenziale e nulla per te, ecco che ti esaudisco e aggiungerò ogni sorta di beni”, assomiglia tanto alla frase di Gesù: Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. (Matteo 6:33; vedi anche Lc 12:29-31, e al contrario Gv 6:26). Discernere è indispensabile per crescere in modo sicuro, e chi chiede ciò che conta è certo che Dio non si lascerà vincere in generosità.

 

Prima Lettura   1 Re 3, 4-13
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo.

Dal primo libro dei Re
In quei giorni, Salomone andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva l’altura più grande. Su quell’altare Salomone offrì mille olocausti.
A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda».
Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?».
Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita».  

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 118 
Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
Osservando la tua parola.
Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.

Ripongo nel cuore la tua promessa
per non peccare contro di te.
Benedetto sei tu, Signore:
insegnami i tuoi decreti.

Con le mie labbra ho raccontato
tutti i giudizi della tua bocca.
Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
più che in tutte le ricchezze. 

Canto al Vangelo   
Gv 10,27
Alleluia, alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
 
Vangelo  
 Mc 6, 30-34
Erano come pecore che non hanno pastore.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 

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