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mercoledì 23 febbraio 2022

DALLE GUERRE DI RELIGIONI TRA CRISTIANI AL MARTIRIO / San Policarpo, vescovo e martire.

 



San Giacomo ci ricorda che esiste il peccato di omissione (non fare del male è bene, non fare del bene è male), quel peccato che dimentichiamo sempre di accusare proprio perché è un non fare. Ma Giacomo lo colloca però nel quadro della precarietà: non sai cosa sarà domani, quindi fai oggi quanto più bene possibile.

Invece facciamo piani per noi stessi. Qualcuno vive come se fosse eterno. Ora la vita si svolge diversamente dai piani. Non si tratta di non organizzare nulla, di non investire e fare scelte oculate per l’avvenire, ma di appoggiarci a Dio con fiducia, ricordarci che solo lui è roccia, che le nostre capacità di comprensione e di previsione sono molto limitate.

Questa “chiusura” su Dio solo, è libertà perché purifica il cuore e la mente e apre al mondo, all’universale. Da una parte Gesù costituisce un gruppo ben identificabile e lo cura, formandolo, e, oltre i dodici, conosce i suoi discepoli, ma d’altra parte accoglie con tranquillità chi “ruba” il suo nome per fare del bene. Chi invece non si appoggia ancora su Dio teme chi esce fuori dagli schemi. Non ha il discernimento e la libertà interiori. Gli apostoli vogliono vietare di usare nella fede il nome di Gesù a chi non è del loro gruppo. Per entrare nel gruppo di Gesù bisogna essere chiamati da lui o da chi, poi, fa le sue veci e accettarne la struttura essenziale. Esiste la Chiesa. Ma l’appoggiarsi troppo sul gruppo invece che sull’universalità del messaggio e dell’amore di Dio per tutti, porta alla lotta tra gruppi, fino alle sanguinose “guerre di religioni” tra cristiani, come vediamo oggi ancora all’interno del dramma russo-ucraino.

Il vero cristiano nell'antichità era il martire, perché aveva appoggiato la sua vita su Dio così totalmente da poter rinunciare ad essa per mano di ingiusti pur di preservare la vita che veniva dalla fede in Cristo. Nelle letture di domenica, Davide, per fede, rinuncia alla vendetta, prende il rischio di lasciar andare illeso il suo persecutore. Lo può fare perché questo rimane in un contesto terreno. Amare il nemico al punto di fargli del bene e lasciarsi uccidere non è più un contesto terreno, si appoggia su una vita che non si può vedere ancora, si può ottenere solo attraverso la fede in una promessa. Solo chi è abitato da Cristo risorto può vivere già aldilà della morte (2Cor 13,5; Gal 2:20).

 

Prima Lettura   Gc 4, 13-17
Che è mai la vostra vita?

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Eccomi ora a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni» , mentre non sapete cosa sarà domani!
Ma che è mai la vostra vita? Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare.
Dovreste dire invece: Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello. Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. 
Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato.

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 48 
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Ascoltate, popoli tutti, 
porgete orecchio abitanti del mondo, 
voi nobili e gente del popolo, 
ricchi e poveri insieme. 

Perché temere nei giorni tristi, 
quando mi circonda la malizia dei perversi? 
Essi confidano nella loro forza, 
si vantano della loro grande ricchezza. 

Nessuno può riscattare se stesso, 
o dare a Dio il suo prezzo. 
Per quanto si paghi il riscatto di una vita, 
non potrà mai bastare per vivere senza fine, 
e non vedere la tomba. 

L'uomo vedrà morire i sapienti; 
lo stolto e l'insensato periranno insieme 
e lasceranno ad altri le loro ricchezze. 

Canto al Vangelo 
  Gv 14,6
Alleluia, alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.
 

Vangelo   Mc 9, 38-40
Chi non è contro di noi è per noi.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri».  Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi.   

 

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