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giovedì 18 gennaio 2018

UNITA' DEI CRISTIANI, FINE DEL RAZZISMO / 18 GENNAIO

Gary Kelley - dall'Osservatore Romano.

Qualche giorno fa un candidato in questa campagna elettorale, sfruttando le paure generate dal fenomeno delle migrazioni, ha detto che si rischia di perdere la nostra razza bianca. Chiedo scusa, ma che un italiano parli di razza fa proprio ridere. E che lo dica in chiave populista e razzista fa piangere.

Qual è la “razza italiana”? In Italia ci sono venuti tutti, dalla preistoria fino agli ultimi secoli, spesso di razze chiaramente già meticcie (ma esiste un gruppo etnico di razza pura al mondo?).
Da Wikipedia cito: Col nome di popoli dell'Italia antica[1] si indicano quelle popolazioni stanziate nella penisola italiana durante l'Età del ferro e prima dell'ascesa di Roma.
Questi popoli non erano tutti imparentati sul piano linguistico o su quello genetico. La conformazione
dell'Italia, lunga penisola distesa nel mar Mediterraneo, ne favorisce infatti i rapporti con le regioni circostanti, ma, al tempo stesso, la sua natura prevalentemente montuosa tende a separare e isolarne le popolazioni entro aree geografiche circoscritte.
Gruppi etnico linguistici antichi - Wikipedia.
Sul piano linguistico, si può distinguere fra popoli parlanti lingue indoeuropee e popoli parlanti lingue non indoeuropee. Al primo gruppo (di lingua indoeuropea) appartenevano in particolare i popoli italici propriamente detti, cioè parlanti lingue italiche; a essi si ne aggiungevano altri, di lingua indoeuropea, ma non riconducibili al ramo italico. Indoeuropei non italici erano ad esempio i colonizzatori di lingua greca. Altri popoli, infine, non erano affatto indoeuropei.
La classificazione di un certo numero di queste etnie non è stata ancora chiarita. Il celebre studioso italiano Giacomo Devoto ha affermato la tesi che le varietà indoeuropee che confluirono in Italia furono "infinite"[2].

In epoca più moderna le varie invasioni e dominazioni aggiunsero una infinità forse superiore di apporti culturali e genetici e non certamente tutti “bianchi”. A meno che contino in Italia solo i Longobardi. Ma questo non è più razzismo, è ignoranza.

Meglio essere cristiani e confidare in Dio che conduce la Storia e testimoniare il Vangelo. Il primo giorno oggi dell’ottavario di preghiera per l’Unità dei cristiani ci fa accogliere come guide, quest’anno, dei fratelli e sorelle dei Caraibi che celebrano l’intervento di Dio nell’opera di abolizione della schiavitù. L’annuncio centrale del Cristianesimo è che Dio ama ogni uomo personalmente e gli da uguale dignità, per cui nessun uomo può essere schiavo di un altro uomo. Il razzismo invece porta allo sfruttamento delle razze inferiori e alla loro riduzione in schiavitù. Pochi giorni fa qualche potente di turno ha parlato di “Stati cesso” (shithole States) riferendosi proprio agli Stati dei Caraibi. Ma l’uomo è come un soffio, Dio rimane in eterno e libera e il suo giudizio è quello che conta.


Questo è il testo base scelto dal gruppo ecumenico che ha preparato il tema di questo anno (Esodo 15,1 -21):

Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:
«Voglio cantare in onore del Signore: perché ha mirabilmente trionfato, ha gettato in mare
cavallo e cavaliere. Mia forza e mio canto è il Signore, egli mi ha salvato. È il mio Dio e lo voglio lodare, è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare! Il Signore è prode in guerra, si chiama Signore. I carri del faraone e il suo esercito ha gettato nel mare e i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mare Rosso. Gli abissi li ricoprirono, sprofondarono come pietra. La tua destra, Signore, terribile per la potenza, la tua destra, Signore, annienta il nemico; con sublime grandezza  abbatti i tuoi avversari, scateni il tuo furore che li divora come paglia. Al soffio della tua ira si accumularono le acque, si alzarono le onde come un argine, si rappresero gli abissi in fondo al mare. Il nemico aveva detto: Inseguirò, raggiungerò, spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano! Soffiasti con il tuo alito: il mare li coprì, sprofondarono come piombo in acque profonde. Chi è come te fra gli dèi, Signore? Chi è come te, maestoso in santità, tremendo nelle imprese, operatore di prodigi? Stendesti la destra: la terra li inghiottì. Guidasti con il tuo favore questo popolo che hai riscattato, lo conducesti con forza alla tua santa dimora. Hanno udito i popoli e tremano; dolore incolse gli abitanti della Filistea. Già si spaventano i capi di Edom, i potenti di Moab li prende il timore; tremano tutti gli abitanti di Canaan. Piombano sopra di loro la paura e il terrore; per la potenza del tuo braccio restano immobili come pietra, finché sia passato il tuo popolo, Signore, finché sia passato questo tuo popolo che ti sei acquistato. Lo fai entrare e lo pianti sul monte della tua eredità, luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato. Il Signore regna in eterno e per sempre!».
Quando infatti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri furono entrati nel mare, il Signore fece tornare sopra di essi le acque del mare, mentre gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare. Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: dietro a lei uscirono le donne con i timpani, formando cori di danze. Maria fece loro cantare il ritornello: «Cantate al Signore perché ha mirabilmente trionfato: ha gettato in mare cavallo e cavaliere!». 


1 commento:

  1. Qualcuno l'ha presa male, quasi che io prendessi in giro gli italiani mentre i francesi sono di razza bianca pura. Se Hitler diceva con disprezzo: "fra 50 anni la Francia sarà una nazione nera", e non sbagliava molto in questo! Oggi le pattuglie di polizia nei treni di pendolari a Parigi sono normalmente costituite da un poliziotto/a di pelle bianca e uno di pelle nera, o con tratti chiaramente nordafricani. Ma il problema non è quello. No! io me la prendevo solo con chi pretende che gli italiani siano geneticamente una razza bianca pura. Il problema è l'integrazione. Ci sono in Francia persone perfettamente integrate culturalmente e positive per la società, che si sentono e son o perfettamente francesi, la cui famiglia poche generazioni fa era straniera. Così per grandi nazioni come gli Stati Uniti, il Regno Unito,ecc. Quando avevo 15 anni ho fatto un po di alfabetizzazione presso famiglie portoghesi e ho visto che il problema era la capacità di una società di integrare questi nuovi arrivati in modo da non creare ghetti. Il problema in Francia e altrove sono i ghetti. Aizzare le paure di elettori italiani sempre più vecchi non ferma il declino di una popolazione e neppure il fenomeno globale delle migrazioni ma crea i ghetti. L'impero Romano si è chiuso sui suoi privilegi e le sue pigrizie ed è stato travolto dai barbari.

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