Codice di Elisabetta Aprile. |
Il giorno dell’Epifania si raccomanda fare subito dopo
la proclamazione del Vangelo “l’Annuncio del Giorno di Pasqua”. Spesso questo Annuncio
passa in seconda linea mentre il suo significato è veramente degno di una
riflessione attenta.
Fratelli
carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in
mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l'anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 1° aprile 2018.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 14 febbraio 2018.
L'Ascensione del Signore, il 13 maggio 2018.
La Pentecoste, il 20 maggio 2018.
La prima domenica di Avvento, il 2 dicembre 2018.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei Santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l'anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 1° aprile 2018.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 14 febbraio 2018.
L'Ascensione del Signore, il 13 maggio 2018.
La Pentecoste, il 20 maggio 2018.
La prima domenica di Avvento, il 2 dicembre 2018.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei Santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.
Abbiamo in questo testo tutto un insegnamento sull’Anno
Liturgico e sulla Fede cristiana.
Il Signore è venuto nella Storia, definitivamente. Si è manifestato nella sua Gloria e continua a farlo nel tempo con totale libertà “in mezzo a noi”, cioè principalmente in mezzo all’Assemblea Cristiana. “Fino al suo ritorno”, perché la Storia si concluderà con il ritorno del Signore che come cristiani professiamo di aspettare in ogni Eucaristia. Infatti, subito dopo la consacrazione, davanti alla presenza fisica massima del Signore Risorto “in mezzo a noi”, il popolo credente professa: “Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta.” Il Cristiano vive teso verso il paradiso, verso l’avvenire escatologico, cioè la pienezza di vita che, già iniziata nella fede, lo colmerà quando parteciperà pienamente alla Risurrezione.
Questo cammino di fede si è organizzato in un ciclo,
lungo un anno solare: l’Anno liturgico. Non è una pura invenzione cristiana: tutte le religioni e in particolare
gli Ebrei, hanno feste che si ripetono ogni anno. Ci sono però caratteristiche cristiane
e sono tutte racchiuse in questo Annuncio del giorno di Pasqua.
Innanzitutto la scala di valore delle feste. In ordine:
-
Il Triduo Pasquale
-
Le Domeniche, Pasqua della settimana.
-
I giorni santi: Ceneri, Ascensione,
Pentecoste, Inizio dell’Avvento.
-
Le feste dei campioni della fede, di coloro
che hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello, vincendo la morte per i
Suoi meriti e per la loro fede, in primo luogo la Madre di Dio, gli Apostoli, i
Santi, e perfino i fedeli morti nella fede ma ancora imperfetti.
Quanti cristiani partecipano all'Assemblea disponibili alle sorprese dell'Incontro con Cristo?
Quanti cristiani hanno coscienza che la Messa
domenicale è una celebrazione della Pasqua? Che la Pasqua è il centro della loro
vita cristiana e il Triduo Pasquale il centro dell’anno? Eppure lo dichiara il
Presidente ad ogni Eucaristia domenicale: “Ricordati, Padre, della tua Chiesa
diffusa su tutta la terra, e qui
convocata nel giorno in cui Cristo ha vinto la morte e ci ha resi partecipi della
sua vita immortale”.
Dalla Pasqua tutto dipende, perché
“se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi
siete ancora nei vostri peccati.” (1Cor
15:17). E questo è messo in evidenza dal fatto che tra le feste
dipendenti dalla Pasqua sono menzionate quelle la cui celebrazione varia
assieme alla data della Pasqua che segue un calendario lunare e anche l’inizio
dell’Avvento che è legato al Natale che cade sempre il 25 dicembre, e tutte le altre
feste che hanno una data fissa. È una dipendenza teologica ma reale. L’Anno
liturgico infatti è l’Eternità che entra e si snoda nel tempo. Il raccordo delle
feste con le stagioni è autentico e spesso è stato la prima radice della festa,
come la primitiva festa di Pasqua per i popoli di pastori preebraici, o il
collocamento della festa del Natale alla fine del solstizio d’inverno, ma per un
cristiano questo rapporto con le stagioni è ormai relativo. Conta che la Comunità
cristiana si raduni per celebrare un Mistero perché esso si realizzi
sacramentalmente.
La Risurrezione di Cristo è il
Sole che illumina tutta la nostra esistenza e riscatta la Storia dell’Umanità sempre
infestata dal male. Senza la Risurrezione la nostra vita non ha senso ed è una
breve parentesi di luce, relativa e sempre minacciata, tra il buio della non esistenza
e il buio della morte. Dall'esperienza concreta sappiamo che la Chiesa deve continuamente insistere nel suo Annuncio della Pasqua e della Vittoria di Cristo sul peccato che ci divide da Dio e dagli uomini e sulla morte
Buona preparazione alla Pasqua!
Nessun commento:
Posta un commento