Visitazione Chiesa Timios Stauros - Cipro |
La
Vergine Maria loda il suo Signore in un canto così bello e importante in
relazione al Mistero che celebra, che la Chiesa l’ha preso per la sua Liturgia,
in particolare nei vespri di ogni giorno. È un canto di gratitudine che prorompe
dal cuore perché vede quanto il Signore ha fatto e quanto tutto sia buono in quello
che ha fatto.
Anche
noi cristiani lodiamo il Signore, aiutati dalla Liturgia che è scuola di preghiera
e di spiritualità, ma lo facciamo veramente dal cuore? Vediamo che tutto quanto
il Signore ha fatto per noi è sovrabbondante e totalmente buono?
Riconoscere
che la nostra vita quotidiana non è avvolta totalmente nella Lode spontanea
sembra doveroso. Questo non ci deve scoraggiare né riguardo alle promesse di Dio
né al fatto che giungeremo anche noi a questo stato.
Nella
spiritualità classica si diceva che la vita spirituale si svolgeva secondo tre
tappe chiamate “vie”: la via purgativa, la via illuminativa e la via unitiva.
La
via purgativa è il tempo della scoperta dei propri vizi e peccati e la lotta
contro di essi. È un tempo di grande umiliazione.
La
via illuminativa è il tempo in cui, libero dai legami più forti, il cristiano comincia
a credere davvero e con semplicità alla Buona Novella e si lascia illuminare e
guidare con fiducia dalla Parola di Dio in senso maggiormente positivo e
propositivo.
La via unitiva è il tempo in cui la volontà sempre più libera da attaccamenti interni ed esterni,
può volere Dio (amarlo) fino ad una fusione totale con lui. Importa solo stare con lui e fare la sua
volontà. Non conta più nessun progetto personale, riconoscimento esterno, benessere fisico o morale.
Lo ha messo in versi san Giovanni della croce in uno stupendo piccolo poema che inizia così:
“En una noche oscura con ansias, en amores inflamada, ¡oh dichosa ventura! salí sin ser notada,
estando ya mi casa sosegada…” (In una notte oscura con ansie,in amori infiammata,oh beata ventura!
Uscii,né fui notata, essendo la mia casa già quietata.)
A queste
tre tappe corrispondono tre atteggiamenti, tre gradi di maturazione del
credente: nella via purgativa il fedele comincia ad essere virtuoso e cammina, nella
via illuminativa il fedele diventa sapiente e corre, nella via unitiva è un
innamorato che vola.
Allora
possiamo capire meglio perché la Lode non abita spesso il nostro cuore e il nostro
discorso. Questi discorsi che esprimono frustrazione, risentimento, invidia,
collera, ecc. e lo fanno talvolta fino alla scurrilità. I santi non lodano Dio perché a loro è andato tutto bene, perché sono stati privilegiati a differenza nostra. Maria è stata "pellegrina nella fede". La grazia è una dinamis, una forza che vuole crescere. così è il nostro battesimo, così era la grazia in Maria. Anche Lei ha camminato e molto, prima dell'Annunciazione e ha continuato a camminare per tutta la vita.
Non lodiamo Dio perché c'è in noi ancora troppo
orgoglio, troppe passioni, troppo ego che non vuole o non riesce a lasciare la
presa. Inoltre c'è troppa ignoranza del Vangelo, di Gesù conosciuto
intimamente, poca fiducia nella sua Parola e in Lui stesso che ci guida per
vie che non sono le nostre.
Per
arrivare alla lode bisogna passare per la tappa dell’umiltà e della semplicità
illuminata dal Vangelo.
Queste
tre tappe sono successive e contemporanee insieme, nel senso che se prevale uno
degli aspetti per volta, chi comincia il cammino lo fa perché il Vangelo lo illumina
e impara a lodare Dio fin da subito appoggiato alla Parola di Dio e della Chiesa .
Continuiamo
a Lodare il Signore con fiducia e a nutrirci del Vangelo ma non ci illudiamo,
non inganniamoci, respingiamo il demonio che ci vuole fare credere il contrario:
siamo lontani dall’aver completato la tappa dell’umiltà e della lotta contro le passioni che
è la premessa delle altre due.
Prima Lettura 1 Sam 1, 24-28
Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.
Dal primo libro di Samuele
In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.
Salmo Responsoriale 1 Sam 2,1.4-8
Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.
Vangelo Lc 1, 46-55
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.
Dal primo libro di Samuele
In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.
Salmo Responsoriale 1 Sam 2,1.4-8
Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.
Vangelo Lc 1, 46-55
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Noche oscura
[Poema - Texto completo.]
San Juan de la Cruz
Canciones del alma que se goza de haber
llegado al alto estado de la perfección, que es la unión con Dios, por el camino de la negación espiritual.
1. En una noche oscura
con ansias, en amores inflamada, ¡oh dichosa ventura! salí sin ser notada, estando ya mi casa sosegada.
2. A oscuras, y segura,
por la secreta escala disfrazada, ¡Oh dichosa ventura! a oscuras, y en celada, estando ya mi casa sosegada.
3. En la noche dichosa
en secreto, que nadie me veía, ni yo miraba cosa, sin otra luz y guía, sino la que en el corazón ardía.
4. Aquésta me guiaba
más cierto que la luz del mediodía, adonde me esperaba quien yo bien me sabía, en parte donde nadie parecía.
5. ¡Oh noche que guiaste!
¡Oh noche amable más que la alborada: oh noche que juntaste Amado con Amada. Amada en el Amado transformada!
6. En mi pecho florido,
que entero para él sólo se guardaba, allí quedó dormido, y yo le regalaba, y el ventalle de cedros aire daba.
7. El aire de la almena,
cuando yo sus cabellos esparcía, con su mano serena en mi cuello hería, y todos mis sentidos suspendía.
8. Quedéme, y olvidéme,
el rostro recliné sobre el Amado, cesó todo, y dejéme, dejando mi cuidado entre las azucenas olvidado. |
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