Buon Pastore - Ravenna |
Il brano scelto dalla
Chiesa come prima lettura è uno dei più conosciuti e belli di Isaia. Consolate,
consolate il mio popolo … Dio come un pastore raduna il suo gregge con dolcezza
e sicurezza. È la Gioia dell’Amore.
Arriviamo così con il cuore
pieno di gratitudine e di speranza al Vangelo che ci parla anch’esso di un
pastore.
Gesù mostra ai suoi
ascoltatori una situazione reale: se un pastore ha cento pecore e ne perde una
si mette realmente alla sua ricerca finché non la ritrova. Perché? Certamente per
un motivo di guadagno: non vuole perdere una pecora che rappresenta per lui una
ricchezza. Ma c'è di più: per quell’uomo il suo gregge è la sua vita. Essere pastore
non è solo un mestiere che potrebbe cambiare da un momento all’altro. Egli è
pastore, da sempre, non conosce altro. Se non sa custodire il suo gregge si
sente messo in discussione come uomo. Senza parlare di amore, c'è una simbiosi tra
lui e il gregge che guida che può generare anche una compassione per la sofferenza di un animale. C'è anche, il pastore lo sa, un giudizio dei vicini sul suo operato. Se perde
le pecore è fallito.
Se Dio mi perde è fallito.
Per questo mi cerca.
Ma Dio mi ama, sono suo figlio.
È un motivo molto più forte. Perché Gesù non lo dice? Forse perché i suoi
ascoltatori non sono ancora pronti ad accettare questo discorso, nell’Antico
Testamento l’idea che Dio è Padre è solo un abbozzo. Invece l’immagine del pastore
che cerca le sue pecore è più facile da comprendere.
Comunque Gesù parte da
passioni molto forti per farci capire quanto Dio vuole salvarci, visceralmente.
E questa caratteristica del suo Amore ci da gioia grande se ci crediamo.
In questi giorno un mio
cognato ha avuto un grave problema di salute e mi sono sentito molto coinvolto,
visceralmente. Mi sono sentito messo in discussione se la sua vita fosse in
pericolo, per lui, per la mia sorella e i miei nipoti.
Ma mi chiedo di fronte a questo
Vangelo: tutti i genitori che si prendono tanto a cuore la vita dei propri figli
(e lo vedo) sono capaci di avere una reazione viscerale così forte per preservare
e far crescere la fede di questi figli, difenderli da ciò che può far loro
perdere i valori essenziali? Ora è la fede che salva....
Io stesso come pastore ho questo
reazione viscerale per la fede delle persone che mi sono affidate?
Prima Lettura Is 40, 1-11
Dio consola il suo popolo.
Dal libro del profeta Isaìa
«Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati». Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato».
Una voce dice: «Grida», e io rispondo: «Che cosa dovrò gridare?». Ogni uomo è come l’erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo. Secca l’erba, il fiore appassisce quando soffia su di essi il vento del Signore. Veramente il popolo è come l’erba. Secca l’erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 95
Ecco, il nostro Dio viene con potenza.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Esultino davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il giorno del Signore è vicino:
egli viene a salvarci.
Alleluia.
Vangelo Mt 18, 12-14
Dio non vuole che i piccoli si perdano.
Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Dio consola il suo popolo.
Dal libro del profeta Isaìa
«Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati». Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato».
Una voce dice: «Grida», e io rispondo: «Che cosa dovrò gridare?». Ogni uomo è come l’erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo. Secca l’erba, il fiore appassisce quando soffia su di essi il vento del Signore. Veramente il popolo è come l’erba. Secca l’erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 95
Ecco, il nostro Dio viene con potenza.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Esultino davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il giorno del Signore è vicino:
egli viene a salvarci.
Alleluia.
Vangelo Mt 18, 12-14
Dio non vuole che i piccoli si perdano.
Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Mi sono sentita accusata del fatto che i sistemi troppo con i miei ragazzi .....( chiedo perdono che per timore di questo giudizio io mi sia tirata ibdietro... mi sia paralizzata)e ieri il Signore mi ha fatto vedere il mio lettuccio in questo timore di essere giudicata e , Egli mi ha fatto rialzare e con il mio lettuccio nel suo Spirito proseguito. Oggi mi dice grida , grida la gioia.....desideravo una vita monastica e a volte addirittura sognavo la clausura, stare lì a pregare il Signore con il Signore e per ilSignore, ma Egli mi ha chiamata ad altro.....anche oggi prego e prego il Signore che principalmente la famiglia che mi ha affidata si santifichi...e poi tutti coloro che intorno ad essa , in un modo o in un altro ,girano....a questo mi sento chiamata, forse troppo ambiziosa la mia preghiera?
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