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sabato 31 maggio 2025

FEDE E LUCE SCOPRE LE API E L'APICOLTURA / Apicoltura Rippa, 26 maggio 2025

 

I nostri bimbi davanti ad un telaino

La nostra piccola comunità di Fede e Luce ha passato un bel  pomeriggio, scoprendo le api e il mestiere dell'apicoltore. E chiaramente è stato l'occasione per fissare ricordi per sempre. Vedo due bimbi con una maglietta azzura e uno scudetto ai colori dell'Italia. È successo qualcosa ultimamente? Questi bimbi hanno vinto qualche competizione? Forza Napoli, sempre! 

LE ATTIVITÀ DI CAMPANIA FELIX: VISITA ECOLOGICA / 23 maggio 2025.


Dora, in piedi, spiega la Laudato si.
Rica con i cappelli biondi
in fondo a destra.

Ieri 23 maggio, dalle 16.00 alle 18.00, i dieci bimbi di S. Castrese hanno effettuato la visita ecologica del giardino di Rica e Nello.

venerdì 30 maggio 2025

AFRAGOLA: MA VI SEMBRA NORMALE? / 30 maggio 2025.



Afragola: "ma vi sembra normale che una ragazza di 14 anni possa andare sola, non accompagnata da un adulto di famiglia per un chiarimento con l’ormai ex fidanzato che voleva lasciare?" Per una volta mi trovo completamente d’accordo con Paolo Crepet che torna continuamente sulla responsabilità educativa dei genitori e di dare un'educazione responsabilizzante ai giovani (non sono completamente d’accordo con lui tante volte perché, se nel deserto mefitico delle manifestazioni tipo “non una di meno”, o “ il vero amore non uccide” dove chi manifesta non sa cosa sia un amore vero, i suoi richiami servono, ma purtroppo è dichiaratamente chiuso alla prospettiva della fede e si presenta sempre corrucciato, come chi non ha trovato la pace). 

giovedì 29 maggio 2025

GESÙ CRISTO INTRODUCE UNA TRASFORMAZIONE DEL PENSIERO UMANO / 05 Nicea, Cristo Figlio di Dio, ....


5. In un primo capitolo proporremo una lettura dossologica del Simbolo, per metterne in evidenza le risorse soteriologiche e quindi cristologiche, trinitarie e antropologiche. Sarà l’occasione per sottolinearne la portata e ricevere nuovo slancio nel cammino verso l’unità dei cristiani. Ma accogliere la ricchezza del Concilio di Nicea dopo 1700 anni porta anche a percepire come il Concilio nutre e guida la vita cristiana quotidiana: in un secondo capitolo, di tenore patristico, esploreremo come la vita liturgica e la vita di preghiera è stata fecondata nella Chiesa dopo il Concilio. Nicea costituisce una svolta tale per la storia del cristianesimo che, nel terzo capitolo, ci soffermeremo sul modo in cui il Simbolo e l’evento del Concilio rendono testimonianza dello stesso avvenimento di Gesù Cristo, la cui irruzione nella storia offre un accesso inaudito a Dio e introduce una trasformazione del pensiero umano, in altre parole un evento di Sapienza. Il Simbolo e il Concilio testimoniano anche una novità nel modo in cui la Chiesa di Cristo si struttura e adempie alla sua missione: essi traducono ciò che fu un evento di Chiesa. Infine, nel quarto capitolo, analizzeremo le condizioni di credibilità della fede professata a Nicea in una tappa di teologia fondamentale, che metterà in luce la natura e l’identità della Chiesa in quanto essa è interprete autentica della verità normativa della fede mediante il Magistero, e custode dei credenti, in special modo dei più piccoli e dei più vulnerabili. 

PERCHÉ TI BUTTI A RACCONTARE BALLE? / 29 maggio 2025



“Pietro, dopo la Risurrezione non si fa più chiamare Simone ma solo Pietro!” Trovo questa perla su un post che spiega, a ragione, che il nome che prende il Papa all’elezione è significativo della sua missione. Ma vuole dare un fondamento biblico al suo discorso affermando che dopo la risurrezione Pietro si fa chiamare solo Pietro e non più Simone. È evidente che Gesù dando a Simone di Cafarnao il nome di Pietro intende significare la sua missione: “E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa”. (Matteo 16, 18) E il testo greco registra il nome: “Petros”, un nome proprio, diverso da pietra, “petra” in greco. (“κἀγὼ δέ σοι λέγω ὅτι σὺ εἶ Πέτρος, καὶ ἐπὶ ταύτῃ τῇ πέτρᾳ οἰκοδομήσω μου τὴν ἐκκλησίαν, καὶ πύλαι ᾅδου οὐ κατισχύσουσιν αὐτῆς”.) Il Vangelo di Giovanni invece ricorda il nome “pietra” in aramaico dato a Pietro: “Cefa”, aggiungendo: “che vuole dire Pietro” (Petros). “E lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)"; “ἤγαγεν αὐτὸν πρὸς τὸν Ἰησοῦν. ἐμβλέψας αὐτῷ ὁ Ἰησοῦς εἶπεν· Σὺ εἶ Σίμων ὁ υἱὸς Ἰωάννου, σὺ κληθήσῃ Κηφᾶς (ὃ ἑρμηνεύεται Πέτρος). (Giovanni 1, 42).

Ma perché dire che dopo la risurrezione Pietro non si fa più chiamare Simone? Hai riletto la Scrittura prima di fare questa affermazione? 

mercoledì 28 maggio 2025

SI PUÒ VIVERE ETERNAMENTE FELICI? / mercoledì VI sett. di Pasqua, 2025.

Nella sinagoga di Berea, gli abitanti
si confrontano con le Scritture.

Paolo e Sila nel loro viaggio missionario arrivano a Tessalonica. Nella Sinagoga Paolo parte dalle Scritture (l’Antico Testamento) e ne svela il senso profondo:  “il Cristo doveva morire e risuscitare dai morti; il Cristo, diceva, è quel Gesù che io vi annunzio”. Molti aderiscono alle sue parole ma in altri prevale il rifiuto profondo nel cuore di ogni novità diversa dalla loro tradizione, il rifiuto che Dio possa sorprendere l’uomo in modi che non poteva neppure immaginare, e della croce. Purtroppo vedremo ripetersi spesso questa tragedia nei tentativi di evangelizzare di Paolo e poi lungo i secoli, persino tra i membri della Chiesa: la chiusura del cuore. A Berèa le cose vanno meglio. La gente si confronta con le Scritture e con l’interpretazione nuova che ne dà Paolo. Ma se la predicazione convince alcuni, ogni volta però suscita anche la persecuzione. Paolo fugge allora ad Atene. In quella città notiamo cose molto interessanti: 

Paolo “fremeva nel suo spirito al vedere la città piena di idoli”, ma sa dominare il suo sdegno e la presenza in città di un altare al “dio ignoto” sarà il suo punto di partenza per trasformare il suo sdegno in complimento agli ateniesi per la loro profonda religiosità. 

Paolo discute con tutti: nella sinagoga, per strada, in piazza, con gente comune e con filosofi. I filosofi sono pronti al dibattito, convinti di essere superiori a questo “ciarlatano”. Non cercano veramente la verità, ma "parlare e sentir parlare" è il loro “passatempo più gradito”. Ma si ripete ad Atene in modo più radicale quello che succede altrove: “Quando sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni lo deridevano, altri dissero: "Ti sentiremo su questo un`altra volta"

Sapere che la morte è vinta e che c'è la possibilità di una vita piena e felice dopo questa vita terrena dovrebbe essere l’argomento più interessante per l’uomo di ogni tempo. Altrimenti rimani sotto la minaccia della spada di Damocle il cui filo si può rompere in ogni momento e ucciderti. E tutta la vita perde senso. Ma invece rifiutano di esaminare la proposta di Paolo! Eppure parlano ogni giorno di tante cose, diventano “esperti” in molti argomenti, appassionandosi pure per alcuni. 

Non è forse lo specchio di quello che succede anche oggi alla nostra generazione?  Una vita riempita di tante cose, anche di entusiasmi a buon mercato, di idoli dello spettacolo o dello sport, di influencer senza qualifica, ma una vita senza futuro, senza veri progetti, e soprattutto senza interesse per la sua dimensione eterna.  


Dagli Atti degli Apostoli  At 17,15.22-18,1 

martedì 27 maggio 2025

CREDERE NELLE ENERGIE DELLA RISURREZIONE / martedì VI sett. di Pasqua 2025



«Il più grande peccato è non credere nelle energie della Risurrezione» (Sant’Isacco di Ninive, Sermones ascetici, I,5). Questa frase citata da Papa Leone giorni fa è una buona chiave di comprensione delle letture di oggi. Dopo l’annuncio della Risurrezione a Filippi che ha raccolto molti e buoni frutti, viene il tempo per Paolo e Sila della persecuzione: bastonati, pieni di ecchimosi e di ferite sono in carcere con le caviglie bloccate dai ceppi. Eppure cantano inni di benedizione a Dio. Chi di noi lo farebbe in quelle condizioni? Solo uno spirito trasformato dal Mistero pasquale di morte e risurrezione di Gesù può farlo. I prigionieri li ascoltano. Questa scena ci ricorda quanto successo nel mese di agosto 1941 ad Auschwitz quando padre Massimiliano Kolbe prese il posto di un padre di famiglia condannato a morire di fame e soprattutto di sete. Cantando e parlando, egli trasformò le grida di dolore, le bestemmie e maledizioni degli altri condannati in preghiere, in attesa serena dell'abbraccio del Signore attraverso sorella morte … 

A Filippi quella notte il Signore liberò Paolo e Sila e aprì alla fede il cuore del carceriere. Credere nel Signore Gesù risorto è essere salvati ed aver “creduto in Dio”, perché Dio si rivela in Gesù Cristo, perché Dio è il Dio della vita e della vittoria sulla morte e sul male. 

La presenza quotidiana di Gesù è per i discepoli fonte di sicurezza, di istruzione continua. Come faranno senza di lui? Eppure Gesù dice loro: “è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito”. Non che lo Spirito Santo sia superiore a Gesù ma è la situazione dei discepoli che sarà superiore, purificata da ogni sentimentalismo e da ogni passività. Li obbligherà a maturare, ad assumere le proprie responsabilità, ad unirsi maggiormente a Dio oppure a cadere, decadere. Infatti si osserva spesso che, morto il fondatore, lo spirito dei suoi figli cala di fervore e audacia. Si ha tendenza ad adorare le ceneri piuttosto che alimentare il fuoco. Eppure non è questo il progetto e il desiderio del Signore. Massimiliano Kolbe diceva: "i miei confratelli chiedono al Signore di avere un decimo dello spirito di san Francesco, ma noi dobbiamo chiedere di avere il doppio del suo spirito, quattro volte tanto!" Lasciamoci provocare da queste parole di Gesù e dei suoi santi. 


Dagli Atti degli Apostoli  At 16,22-34  

lunedì 26 maggio 2025

LA TRADIZIONE È VIVENTE E NORMATIVA ... / 04 Concilio di Nicea. Gesù Cristo, ... n. 04

Organizzato dall'Associazione Sant'Isidoro,
c'è stato in parrocchia un bel incontro sul 
Concilio di Nicea con due docenti della PFTIM


Nicea ci permette di comprendere come la recezione (l'accettazione concreta) di ogni Concilio prende tempo, e come la Tradizione è vivente e non si ferma anche se ciò che è stato acquisito non si rimette in causa, ma invece si precisa e si approfondisce.


4. Una precisazione s’impone prima di procedere oltre nella riflessione. Ci basiamo sul Simbolo di Nicea-Costantinopoli (381) e non in senso stretto sul Simbolo composto a Nicea (325). In effetti, fu necessaria una cinquantina di anni perché il vocabolario del Simbolo di Nicea fosse accettato e vi fosse consenso sulla portata universale del Concilio. Il processo di ricezione del Concilio di Nicea si è prolungato durante il conflitto con gli Pneumatomachi tra Nicea e Costantinopoli, portando a introdurre alcune modificazioni testuali significative, in particolare nel terzo articolo di fede. Secondo l’opinione dei Padri, tuttavia, questo processo, che giunge a compimento nel Simbolo Niceno-Costantinopolitano, non implicava alcuna alterazione della fede nicena, ma la sua autentica preservazione. 

E SONO 5! GLI INTERVENTI DI PAPA LEONE XIV PER L'AMBIENTE / Decimo anniversario della Laudato Si.

Nello Mirone di Campania Felix,
spiega ai bambini cosa ha fatto per
 rendere la sua casa e il suo
giardino amici della natura
(farò un post sul suo reso conto).


E sono 5! In occasione del Regina Coeli di ieri, il Papa ha ricordato il decimo anniversario dell’Enciclica Laudato Si di Papa Francesco e le iniziative che ne sono scaturite, incoraggiando chi porta avanti l’impegno dell’Ecologia integrale, in particolare il movimento Laudato Si. È la quinta volta che in meno di un mese di ministero papale, Leone XIV si esprime sull'attenzione all'ambiente. È significativo. Ecco le sue parole di ieri: 

domenica 25 maggio 2025

LA NUOVA GERUSALEMME E GLI APOSTOLI / VI Dom. di Pasqua 2025.




Il nostro cammino è verso la Gerusalemme celeste. L’Apocalisse la descrive attraverso dei simboli.

il “monte grande e alto” è il luogo della preghiera, dell’incontro con Dio.

“la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio” indica che se tutto il bene che facciamo in questa vita è frutto della grazia che viene da Dio, non possiamo costruire sulla terra il paradiso. La Chiesa è un valido segno del Regno, è lo strumento della salvezza, ma alla fine il dono sarà sempre più grande di ciò che avremo realizzato come discepoli. Sono molti i passi nella Scrittura che sottolineano la meraviglia degli eletti di fronte allo splendore della Vita eterna che supera ogni loro aspettativa (Matteo 25, 31ss).

Eppure questa città che scende dal cielo non è distaccata dalla Storia, è costruita con gli elementi della Storia della Salvezza:

Ben protetta da “mura alte e grandi” ha “dodici porte”, le dodici tribù che si aprono verso il mondo intero, verso tutti i popoli che possono così entrare a far parte del popolo di Dio.

“Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello”. Sono gli apostoli che rendono salda e sicura la città in quanto testimoni della Risurrezione, dell’opera di Dio portata a compimento.

“In essa non vidi alcun tempio”. Finalmente si realizza il culto in Spirito e Verità. La nostra vita sarà nella Luce di Dio attraverso Cristo che è la lampada. Egli è l’Agnello.

La prima lettura ci rimanda agli apostoli che ci proteggono dal male. “Alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico”. Questi tali, forse in buona fede e per impulsività, sono strumenti del Divisore, del diavolo. Paolo e Barnaba difendono con coraggio (è importante il coraggio profetico) l’esperienza che stanno facendo della libertà in Cristo ma rimettono tutto al giudizio degli apostoli e degli anziani. Questo è il segreto della cattolicità. Lo hanno capito tutti i santi, l’ha capito san Francesco che va dal Papa per far approvare il suo carisma. Non l’hanno capito Pietro Valdes, Martin Lutero e purtroppo tanti altri anche oggi, che parlano o scrivono sui social. 


Dagli Atti degli Apostoli  At 15,1-2.22-29 

venerdì 23 maggio 2025

LEONE XIV: "PORTARE A TUTTE LE CREATURE LA PROMESSA EVANGELICA...". IL SORPRENDENTE MAGISTERO ECOLOGICO DEL PAPA / 23 maggio 2025.



Eletto da appena 15 giorni, Papa Leone ha parlato in discorsi ufficiali già almeno 4 volte dell’ambiente e della Cura della Casa Comune. Nella logica di una fede che scaturisce dalla Scrittura sembra ovvio. Ma è buono sottolineare questo suo magistero deciso, e anche audace nel contenuto, per incoraggiare chi lotta contro il disimpegno di troppi e per sensibilizzare chi è capace di interrogarsi in questo decimo anniversario della Laudato Si. Certamente aiuterà la nostra Comunità parrocchiale e i suoi gruppi ad una maggiore conversione ecologica : 


VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE LEONE XIV

IN OCCASIONE DELL'INCONTRO DI CIRCA 200 UNIVERSITÀ A RIO DE JANEIRO SULLA LAUDATO SI'

[Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro (PUC-Rio), 20-24 maggio 2025]

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Cari fratelli e sorelle, voglio inviare questo saluto, un grande saluto, alla Rete delle Università per la Cura della Casa Comune. So che siete riuniti alla Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro e che avete questa bella occasione del 10° anniversario del documento del Santo Padre Francesco, l'Enciclica Laudato si'.

So che state per fare un lavoro sinodale di discernimento in preparazione alla COP30. Rifletterete insieme su una possibile remissione del debito pubblico e del debito ecologico, una proposta che Papa Francesco aveva suggerito nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace. E in questo anno giubilare, un anno di speranza, questo messaggio è così importante. 

PAPA LEONE INVITA A PREGARE IL ROSARIO / Udienza mercoledì 21 maggio 2025


Nella sua prima Udienza generale del mercoledì, nei saluti ai pellegrini Papa Leone ha invitato a pregare il Santo Rosario per la pace, ricordando in particolare l'invito della Vergine Maria a Fatima

Queridos fiéis de língua portuguesa, sede bem-vindos. Saúdo especialmente os peregrinos vindos de Portugal e do Brasil. Neste mês mariano, gostaria de repetir o convite da Nossa Senhora de Fátima: «rezem o terço todos os dias pela paz». Juntamente com Maria, peçamos que os homens não se fechem a este dom de Deus e que desarmem o seu coração. O Senhor vos abençoe!

Cari fedeli di lingua portoghese, benvenuti: un saluto speciale ai pellegrini arrivati dal Portogallo e dal Brasile. In questo mese mariano, vorrei ribadire l’invito della Vergine di Fatima: «pregate il rosario ogni giorno per la pace». Insieme a Maria, chiediamo che gli uomini non si chiudano a questo dono di Dio e disarmino il loro cuore. Il Signore vi benedica!

giovedì 22 maggio 2025

LA PARABOLA DEL SEMINATORE SPIEGATA DA PAPA LEONE / Catechesi Leone XIV-Francesco 21 maggio 2025

Il seminatore di Van Gogh.
Papa Leone-Francesco ne offre
una interpretazione spirituale



Papa Leone ha ripreso le Udienze Generali del mercoledì, continuando le catechesi preparate da Papa Francesco. Ieri ha dato una profonda spiegazione sulle parabole e in particolare sulla parabola delle parabole, quella del Seminatore.  


LEONE XIV  UDIENZA GENERALE  Piazza San Pietro  Mercoledì, 21 maggio 2025

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Ciclo di Catechesi – Giubileo 2025. Gesù Cristo nostra speranza. II. La vita di Gesù. Le parabole. 6. Il seminatore. Egli parlò loro di molte cose con parabole (Mt 13,3a)

 

Cari fratelli e sorelle,

Sono lieto di accogliervi in questa mia prima Udienza generale. Riprendo oggi il ciclo di catechesi giubilari, sul tema «Gesù Cristo Nostra Speranza», iniziate da Papa Francesco.

Continuiamo oggi a meditare sulle parabole di Gesù, che ci aiutano a ritrovare la speranza, perché ci mostrano come Dio opera nella storia. Oggi vorrei fermarmi su una parabola un po’ particolare, perché si tratta di una specie di introduzione a tutte le parabole. Mi riferisco a quella del seminatore (cfr Mt 13,1-17). In un certo senso, in questo racconto possiamo riconoscere il modo di comunicare di Gesù, che ha tanto da insegnarci per l’annuncio del Vangelo oggi.  

NICEA E la RICERCA DELL'UNITÀ PIENA DEI CRISTIANI / 03 Gesù Cristo, Figlio di Dio, nn. 2-3



2. La luce effusa dall’assemblea di Nicea sulla rivelazione cristiana permette di scoprirvi una ricchezza inesauribile che continua, attraverso i secoli e le culture, a trovare approfondimenti e a manifestarsi sotto aspetti sempre più belli e più nuovi. Queste diverse sfaccettature sono messe in luce specialmente dalla rilettura orante e teologica che la maggior parte delle tradizioni cristiane fanno del Simbolo, ciascuna sulla base di un diverso rapporto col fatto che esista un Simbolo di fede. Si tratta anche dell’occasione, per tutti e per ciascuno, di riscoprire o anche di scoprire la sua ricchezza e il legame di comunione tra tutti i cristiani che tale Simbolo può costituire. «Come non ricordare l’importanza straordinaria di una simile commemorazione al servizio della ricerca dell’unità piena dei Cristiani?»,[3] sottolinea Papa Francesco.

mercoledì 21 maggio 2025

CONCILIO DI NICEA / 02 Gesù, Figlio di Dio, Salvatore Nota preliminare e Introduzione

Icona del Concilio di Nicea.

Nota preliminare 

Nel corso del suo decimo quinquennio la Commissione Teologica Internazionale ha scelto di approfondire uno studio sul primo Concilio Ecumenico di Nicea e la sua attualità dogmatica. ….

 il Cardinale Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, il quale, dopo aver avuto l’approvazione del Santo Padre Francesco, ne ha autorizzato la pubblicazione il 16 dicembre 2024. 

 

Introduzione

Dossologia, teologia e annuncio 

1. Il 20 maggio 2025, la Chiesa cattolica e l’insieme del mondo cristiano fanno memoria con gratitudine e gioia dell’apertura del Concilio di Nicea del 325: «Il Concilio di Nicea è una pietra miliare nella storia della Chiesa. Il suo anniversario invita i cristiani a unirsi nella lode e nell’azione di grazie alla santa Trinità e in particolare a Gesù Cristo, il Figlio di Dio “consustanziale al Padre”, che ci ha rivelato questo mistero d’amore».[1] 

martedì 20 maggio 2025

CONCILIO DI NICEA. UN DOCUMENTO CI SPIEGA TUTTO / 01 "Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore"



Prima della morte di Papa Francesco di felice memoria, la Commissione Teologica Internazionale ha pubblicato un testo di approfondimento sulla natura di Cristo e sul valore del Concilio di Nicea. Oggi sarebbe la data di inizio, 1700 anni fa, o piuttosto la data di convocazione. Molti padri non essendo ancora arrivati si riportò l'apertura a giugno. In occasione del centenario, Papa Francesco aveva pianificato di andare a Nicea (oggi Iznik in Turchia). Nel loro incontro di ieri il Patriarca Bartolomeo e Papa Leone  hanno confermato questo desiderio di incontrarsi a Nicea, senza fissare una data ma prospettando il 30 novembre, festa di sant'Andrea. Infatti Andrea, fratello di Pietro ed evangelizzatore dell'Oriente mentre Pietro conclude il suo apostolato con il martirio a Roma, rappresenta assieme al fratello l'unione di Oriente e Occidente. 

Nel frattempo, facciamoci coraggio per leggere con interesse questo documento anche se non tutto ci fosse immediatamente comprensibile.  


COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE

Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore

1700° anniversario del Concilio Ecumenico di Nicea (325-2025)

L'INDOTTRINAMENTO È IMMORALE (PAPA LEONE SU DOTTRINA E GIUDIZIO CRITICO) / 20 maggio 2025

Il Papa riceve i membri della Fondazione 
Centesimus annus pro Pontifice.


"L’indottrinamento è immorale, impedisce il giudizio critico, attenta alla sacra libertà della propria coscienza – anche se erronea". 

Papa Leone ai membri della Fondazione Centesimus annus pro Pontifice ha rivolto parole illuminanti sulla differenza tra dottrina e indottrinamento. 

" ... Per la sensibilità di molti nostri contemporanei la parola “dialogo” e la parola “dottrina” suonano opposte, incompatibili. Forse quando sentiamo la parola “dottrina” ci viene in mente la definizione classica: un insieme di idee proprie di una religione. E con questa definizione ci sentiamo poco liberi di riflettere, di mettere in discussione o di cercare nuove alternative.

lunedì 19 maggio 2025

CHI AMA LA MADONNA NON RILASCIA PALLONCINI IN ARIA / 19 maggio 2025.




Sul sito dell’Associazione Plastic Free (Plastic Free Odv Onlus - L'associazione contro la plastica monouso) leggo questo breve messaggio: 

Contrasto al rilascio in cielo dei palloncini

Ricorrenze, feste, funerali, i palloncini sono sempre più utilizzati e viene ignorato l’impatto negativo che hanno sull’ambiente. Il loro rilascio in aria non solo arreca danni alla natura bensì anche agli animali che rimangono intrappolati nei fili o li scambiano per cibo. I palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini. 

domenica 18 maggio 2025

I CARDINALI CHE ELESSERO GIOVANNI XXIII NEL 1958, ERANO TUTTI MASSONI E MODERNISTI? / 18 maggio 2025

"Sogno la Chiesa fermento
di un mondo riconciliato"
(Papa Leone XIV)

Una curiosità che non è solo una curiosità. La maggior parte delle persone che conosco e incontro vivono tranquillamente (e con gioia e curiosità) l’elezione di Papa Leone e prima di lui, di Papa Francesco. Ma alcuni contestano l’elezione di Papa Leone perché Papa Benedetto non si è veramente dimesso, rimanendo Papa fino alla morte. Alla sua morte non c'è stato un Conclave ma solo a quella dell’impostore Bergoglio. Quindi il recente Conclave non è legittimo. Altri sono convinti che non c'è più nessun Papa legittimo dopo Pio XII perché Giovanni XXIII era massone e modernista, come tutto il Concilio Vaticano II. E quindi siamo senza Papa dal 1958. Questa posizione è assurda perché Gesù ha promesso di rimanere con noi fino alla fine del mondo, e tutti credono che Pietro è sempre stato presente nella Chiesa perché “i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!” (Romani 11,29). 

sabato 17 maggio 2025

APRITI CIELO: PAPA LEONE CONTRO LE COPPIE OMOSESSUALI! MA È VERO? / sabato 17 maggio 2025.

Il Papa ringrazia il decano Poulides,
di Cipro e decano degli ambasciatori.


Per alcuni la luna di miele con Leone XIV è finita ieri, con il suo discorso agli Ambasciatori presso la Santa Sede. Su un solo punto, su una sola frase, spesso citata in modo deformato e abbinata a titoli tipo: “Leone XIV chiude con gli omosessuali”. Quei modi frettolosi, da una parte e dell’altra, esultanza o indignazione, sono molto nocivi perché non portano verità e pace ma solo polarizzazione, non ascolto e approfondimento ma solo rafforzamento delle proprie convinzioni e distanza, divisioni. Ma cerchiamo di vedere quello che ha detto il Papa. 

Papa Leone XIV  riceve il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Sono rappresentanti di Stati Sovrani che, in quanto tali, hanno logica e interessi propri. La Santa Sede porta loro un messaggio all’altezza di questo tipo di relazioni. Il discorso del Papa si articola su tre parole: Pace, Giustizia, Verità. Quello che dice in proposito è degno di essere letto e meditato. Pace vista in senso positivo, costruito, col dialogo, in particolare tra le religioni, e non solo come intervallo tra due guerre, pur sapendo che i conflitti ci sono sempre, ma possono essere positivi se affrontati diversamente, evitando la sciagura della guerra. Giustizia come impegno contro tutti gli squilibri e ingiustizie sociali ed economiche, la ricerca di soluzioni di fronte alle antiche e nuove sfide. Trattando della giustizia Papa Leone dice: 

venerdì 16 maggio 2025

PERCHÉ TANTA DISINFORMAZIONE SU PAPA LEONE? / 16 - 05 - 2025.



Il lunedì dopo la sua elezione Papa Leone XIV ha ricevuto gli operatori della comunicazione per ringraziarli del lavoro svolto durante la Sede Vacante e il Conclave, approfittando per consegnare loro e a tutti noi una profonda riflessione sul lavoro che svolgono, un incoraggiamento per le loro difficoltà, un appello per coloro che sono prigionieri o perseguitati. 

Egli vede nell’informazione libera, onesta, un contributo alla pace. Invita a “non cedere mai alla mediocrità”. Insiste sul diritto dei popoli ad essere informati, “perché solo i popoli informati possono fare scelte libere”. 

giovedì 15 maggio 2025

GLI OSTACOLI NEL CAMMINO VERSO DIO / 15 maggio 2025


Come andare verso Dio? 

Ci sono ostacoli maggiori che ci impediscono di andare verso Dio.

Il primo è che non lo conosciamo, e rischiamo in buona fede di andare verso un falso Dio o di non sapere dove andare, di non muoverci perché convinti che Dio non esiste. Ma Dio ci conosce. Per cui la preghiera di fondo è “Signore (se tu esisti) guidami tu verso di te, fa di me ciò che è buono per me e che ti conosca”. 

mercoledì 14 maggio 2025

UN "CONCLAVE" DEL PRIMO SECOLO / S. Mattia apostolo, 14 maggio 2025.



Giuda si è impiccato ma Gesù tra i suoi discepoli ne aveva scelto dodici che aveva chiamato inviati, apostoli. E il numero non era casuale: rappresentava il popolo eletto di Dio, le dodici tribù. La Chiesa benché apertasi ai pagani (una sorpresa dello Spirito Santo) è la continuazione di questo popolo. Quindi la Chiesa sente il bisogno che "Il suo incarico lo prenda un altro". Chi scegliere, e soprattutto come sceglierlo?

Sembra di assistere a un Conclave! anche se più semplice di quelli di oggi. Infatti c'è l’opera degli uomini, il loro discernimento, e l’opera diretta di Dio. Può fare l’apostolo (il vescovo) solo chi conosce bene Gesù, ha avuto un rapporto vivo, intimo, con lui “dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo” e l’ha incontrato dopo la risurrezione e può esserne testimone. Questi criteri, fondati nella Scrittura e nel migliore buon senso, non sempre sono stati seguiti dalla Chiesa che ha spesso visto nel vescovo un amministratore di beni vari, privilegiando la competenza in diritto canonico e non la vita spirituale e la capacità di annunciare il Vangelo. Fino a 60 anni fa, essere un bravo biblista non era nemmeno un buon titolo per diventare vescovo. 

Poi c'è l’opera diretta di Dio con il sorteggio. Le Chiese ortodosse continuano a usare questo metodo per scegliere tra i candidati al Patriarcato. Quella volta, Mattia, scelto da Dio presenta meno titoli di Giuseppe, detto Barsabba, soprannominato Giusto. La scelta di Dio però non è arbitraria! La comunità prega: "Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto". Assieme alle qualità esteriori che gli uomini possono esaminare contano soprattutto le disposizioni profonde del cuore. Dio solo è il kardiognosthès, il conoscitore dei cuori.  

I cardinali entrati in Conclave pochi giorni fa hanno testimoniato che erano senza idee precise su un nome, ma che una volta tagliati fuori dal mondo, con l’invocazione comune allo Spirito Santo pian piano si è fatta chiarezza in loro. Prevost- Leone XIV è il migliore in assoluto tra i cardinali? Non necessariamente. Ma crediamo che sia quello scelto dal Signore e il più adatto tra i fratelli a compiere questo servizio per la diocesi di Roma e la Chiesa universale. E dal mattino intravediamo un buon giorno. 


Dagli Atti degli Apostoli  At 1,15-17.20-26 

martedì 13 maggio 2025

APPENA ELETTO PAPA LEONE È GIÀ OGGETTO DI MOLTE CRITICHE ... / 13-05-2025



Eletto da una sola settimana, Papa Leone ha già posto molti gesti significativi e suscitato commenti di ogni tipo, anche contrastanti. Escono sui Social vari suoi testi e filmati. Nell’insieme vedo che il popolo di Dio lo ha già adottato e apprezzato. Ma ci sono quelli che speravano che si chiudesse la “disastrosa parentesi bergogliana” e si aggrappano al rocchetto, all’appartamento papale, e altri dello stesso bordo che sono già delusi per i suoi gesti troppo timidi o per il suo affermare essere in linea con Papa Francesco e di voler portare avanti il Concilio Vaticano II. Altri invece si preoccupano perché non ha parlato ancora di ambiente. Ho trovato l’interpretazione mistica: è il Papa del terzo segreto di Fatima… Infine c'è il sospetto complottista: è il candidato di Trump che ha comprato la sua elezione, è il candidato della massoneria, ecc. C'è persino l’accusa di debolezza di fronte alla pedofilia o peggio ancora. 

lunedì 12 maggio 2025

L'IMPORTANZA DELL'ASCOLTO TESTIMONIATO DA PAPA LEONE / Domenica IV di Pasqua, 2025.


Celebrando con un piccolo gruppo nelle grotte vaticane domenica mattina Papa Leone terminò la sua breve omelia con una riflessione sull’importanza dell’ascolto.

"Ho visto una piccola riflessione che mi fa pensare molto, perché anche nel Vangelo viene fuori. In questo senso, qualcuno ha domandato: “Quando tu pensi alla tua vita, come spieghi dove sei arrivato?”. La risposta che danno in questa riflessione in un certo senso è anche la mia, con il verbo “ascoltare”. Quanto è importante ascoltare! Gesù dice: “Le mie pecore ascoltano la mia voce”. E penso che sia importante che tutti noi impariamo sempre di più ad ascoltare, per entrare in dialogo. Anzitutto con il Signore: sempre ascoltare la Parola di Dio. Poi anche ascoltare gli altri, saper costruire i ponti, saper ascoltare per non giudicare, non chiudere le porte pensando che noi abbiamo tutta la verità e nessun altro può dirci niente. È molto importante ascoltare la voce del Signore, ascoltarci, in questo dialogo, e vedere verso dove il Signore ci sta chiamando.

Camminiamo insieme nella Chiesa, chiediamo al Signore che ci dia questa grazia di poter ascoltare la sua Parola per servire tutto il suo popolo."

Ascoltare è fare tesoro. La Parola di Dio non è un quesito di esame che tu devi risolvere o spiegare a un esaminatore, ma un pane che nutre. Ogni parola della Scrittura ha 70 sensi dicono gli ebrei. Non potresti mai spiegare anche una sola frase di poche parole del Vangelo. Ma soprattutto è Dio che si rivela nella Scrittura, amandoti e conoscendo il più profondo di te che magari non conosci tu stesso. Dio irrompe nella Storia e mette in movimento. Non significa che l’ascolto non coinvolga anche la nostra intelligenza ma è molto di più, è un incontro. 


Dagli Atti degli Apostoli  At 13,14.43-52  

domenica 11 maggio 2025

IL RISORTO PRESENTE NELLA CHIESA, LA SOTTILE VOCE DI SILENZIO, L'ADESIONE PIENA AL CONCILIO VATICANO II / Dall'incontro con i Cardinali, sabato 10 maggio 2025.



È il Risorto, presente in mezzo a noi, che protegge e guida la Chiesa e che continua a ravvivarla nella speranza, attraverso l’amore «riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato donato» (Rm 5,5). A noi spetta farci docili ascoltatori della sua voce e fedeli ministri dei suoi disegni di salvezza, ricordando che Dio ama comunicarsi, più che nel fragore del tuono e del terremoto, nel «sussurro di una brezza leggera» (1Re 19,12) o, come alcuni traducono, in una “sottile voce di silenzio”. È questo l’incontro importante, da non perdere, e a cui educare e accompagnare tutto il santo Popolo di Dio che ci è affidato.

Nei giorni scorsi, abbiamo potuto vedere la bellezza e sentire la forza di questa immensa comunità, che con tanto affetto e devozione ha salutato e pianto il suo Pastore, accompagnandolo con la fede e con la preghiera nel momento del suo definitivo incontro con il Signore. Abbiamo visto qual è la vera grandezza della Chiesa, che vive nella varietà delle sue membra unite all’unico Capo, Cristo, «pastore e custode» (1Pt 2,25) delle nostre anime. Essa è il grembo da cui anche noi siamo stati generati e al tempo stesso il gregge (cfr Gv 21,15-17), il campo (cfr Mc 4,1-20) che ci è dato perché lo curiamo e lo coltiviamo, lo alimentiamo con i Sacramenti della salvezza e lo fecondiamo con il seme della Parola, così che, solido nella concordia ed entusiasta nella missione, cammini, come già gli Israeliti nel deserto, all’ombra della nube e alla luce del fuoco di Dio (cfr Es 13,21).

sabato 10 maggio 2025

COMINCIAMO A CONOSCERE LEONE XIV / 10 maggio 2025.

Il vescovo Prevost a un incontro
vocazionale nella diocesi di Chiclayo


Tra tutti i messaggi di auguri al nuovo vescovo di Roma, quelli che vengono dalle comunità cristiane sono i più importanti. Il Cardinale Aveline su KTO notava che dovremo imparare a conoscere ciò che il Signore ha preparato nella vita e l'esperienza dell'uomo che oggi è Papa Leone XIV, ma che la gente lo ha già adottato. Anche lui  assieme ad altri due Cardinali francofoni, Ambongo da Kinshasa e Lacroix di Québec, ha notato che il Signore ha indicato loro un uomo libero che vuole solo servire il Signore vivendo il Vangelo. Hanno notato anche la loro stessa libertà entrando in Conclave. Aveline ha detto che nella Cappella Sistina ha cercato più volte in tasca il cellulare, talmente siamo abituati ad usarlo e ad averlo! Ma questa clausura totale li ha portati ad un'esperienza comunitaria eccezionale di stare alla presenza di Dio. Anch'io, come altri, ho notato questa straordinaria libertà della Chiesa che mi aveva tanto colpito nell'elezione di Giovanni Paolo II e capacità di trovare un vero consenso (almeno due terzi dei voti!) in soli 10 giorni. Anche Kiko Arguello esprime i suoi auguri a Leone XIV ricordando alcuni particolari: 


Elezione Papa Leone XIV

Maggio 9, 2025 Cnc Madrid


Incontro Vocazionale a Chiclayo, Perù, il 22 maggio 2022

Con grande gioia il Cammino Neocatecumenale ha appreso la notizia dell’elezione del Card. Robert Prevost a Successore di Pietro. Le sue prime parole ci hanno riempito di gioia al mettere al centro Cristo Risorto, che ci offre la sua pace, e l’evangelizzazione che nasce da un cuore missionario. 

venerdì 9 maggio 2025

LE PRIME PAROLE DI PAPA LEONE. CHE PENSARE? / 9 maggio 2025.

Papa Leone legge il discorso.
A destra la Diocesi di Chiclayo


Il mondo si è riempito di commenti all'elezione del nuovo Papa, Leone XIV. Fino all'ultimo era poco conosciuto e poco considerato come papabile. Non conviene lanciarsi in grandi interpretazioni mentre si sa poco. Ma il suo discorso dalla Loggia ci ha colpito sia per il contenuto che per l'emozione sincera. È bene rileggere queste parole e farne tesoro.


"La pace sia con tutti voi!

Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, vada a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi! 

giovedì 8 maggio 2025

VUOI ELEGGERE CON ME IL PAPA? È POSSIBILE? / Secondo giorno del Conclave, 8 maggio 2025.


Eleggiamo tutti insieme il Papa. Molti fanno previsioni. Molti tifano per il Cardinale di loro scelta, o il proprio vescovo. In realtà nessuno può dire nulla di certo e soprattutto noi non siamo nel Conclave. Come puoi dunque dire: “eleggiamo tutti insieme il Papa”? La preghiera umile e fiduciosa del popolo di Dio arriva al Suo cuore. Eleggiamo quindi il Papa non con le schede ma direttamente dal cuore di Dio  in modo che mandi lo Spirito Santo in modo più forte, sensibile, per indirizzare i cardinali verso il Suo eletto.    

mercoledì 7 maggio 2025

CONCLAVE: COME LA CHIESA DIFENDE LA SUA LIBERTÀ / 07 maggio 2025.



Si apre finalmente il Conclave, ossia si apre chiudendosi con la chiave. Si è molto parlato in questi giorni del conclave di Viterbo nel 1270 causato dalla cattiva condotta di alcuni cardinali che, dice qualche storico degno di fede, prolungavano la Sede Vacante per arricchirsi alle spese della Chiesa. Questa iniziativa popolare fu recepita subito dal nuovo Papa che ufficializzò questo modo di eleggere il nuovo Papa, 4 anni dopo. Già, però, nel 1118 Papa Gelasio era stato eletto in un luogo tenuto segreto (un monastero) proprio per evitare interferenze esterne.  

Infatti, fondamentalmente, vediamo lungo i secoli come la Chiesa difese la libertà del Successore di Pietro e dei suoi elettori. Da quando l’Imperatore romano divenne cristiano si volle rendere sistematica la cristianizzazione dell’Impero. Il potere ebbe quindi interesse ad immischiarsi nell'elezione dei vescovi e in particolare del vescovo di Roma e la Chiesa ha lottato nel senso contrario.   

COME RIMANERE COLLEGATI CON I CARDINALI? / 07 maggio 2025




I Cardinali sono entrati in Conclave. Non hanno più nessun contatto col mondo esterno e sono tenuti al segreto assoluto sulle votazioni e su ogni cosa che succede in quella riunione, loro e coloro che li assistono. Ci rimane solo ciò che crea la maggiore comunione: la preghiera insistente ma fiduciosa. 

martedì 6 maggio 2025

CAMPANIA FELIX COLLABORA A LIBERARE L'AMBIENTE DALLA PLASTICA / 06 MAGGIO 2025





Una famiglia membro del nostro piccolo gruppo parrocchiale "Campania Felix per l’Ambiente” ha partecipato a Ischia ad un evento organizzato dall’Associazione “Plasticfree”( Chi siamo - Plastic Free Odv Onlus), nata in Italia e già presente in 35 nazioni del mondo. Tra l’altro hanno raccolto 1 kg (1 kg!) di mozziconi di sigarette sulla spiaggia di Forio. Al riguardo dicono questo sul loro sito:  

Contrasto all’abbandono di mozziconi di sigaretta

In Italia, ogni anno 14 miliardi di mozziconi di sigarette finiscono nell’ambiente. I mozziconi contengono oltre 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Queste tossine danneggiano gravemente gli ecosistemi marini. Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.

lunedì 5 maggio 2025

CHE FARÀ IL NUOVO PAPA? / Prepariamo il Conclave 03

Il nuovo Papa sarà uno di questi?


Aspettando il nuovo vescovo di Roma, Papa della cattolicità, molti scrivono e alcuni fanno anche pronostici (anche Trump si è autocandidato, qualche cattolico lo sostiene ancora?) o si spaventano se il Papa nuovo non corrisponderà alle loro aspettative. Costanza Miriano con la sua scrittura sempre elegante pubblica un post il cui titolo è molto chiaro:  Ho bisogno di una Chiesa che mi dica che solo Dio salva – il blog di Costanza Miriano. Ovviamente ne abbiamo tutti bisogno ma se qualcuno lo dice adesso che sta per iniziare il Conclave, è perché pensa che finora la Chiesa non ha detto abbastanza che solo Dio salva. Velatamente è una critica a Papa Francesco e questo risulta ancora più chiaro in molti commenti dei suoi lettori. Pensando alla Storia della Chiesa si constata purtroppo che questa critica si può rivolgere in ogni secolo alla Chiesa: gran parte della Chiesa non ha detto che solo Dio salva. Ma i santi lo hanno detto e mostrato attraverso la loro carne. 

domenica 4 maggio 2025

MI AMI TU? ... SEGUIMI! / III Domenica di Pasqua, in attesa del nuovo Papa, 2025


La Chiesa del Primato di Pietro.

Mentre preghiamo per il Conclave e il futuro Papa (speriamo che domenica prossima ci sia, così non sbaglierò più durante la preghiera eucaristica e potrò pregare “in unione con il nostro Papa…"), il Vangelo di oggi capita molto a proposito con il dialogo di Gesù con Pietro: mi ami tu? Pasci le mie pecore… Seguimi.

Il servizio di Pietro esige di conoscere bene Gesù, una conoscenza che passi attraverso l’amore. Amore di Gesù per Pietro che conosce le sue debolezze e riversa su di esse la sua intera misericordia, amore per Gesù di Pietro che è cosciente delle sue debolezze e le assume nell’esperienza del perdono. 

Ascoltavo oggi un’intervista del Cardinale di Marsiglia, Aveline, che si diceva deluso su un punto del Sinodo nella sua diocesi : si è parlato troppo del funzionamento della Chiesa, dell’organizzazione, del posto e i titoli da dare agli uni e agli altri, e non abbastanza della comunione donata dallo Spirito Santo che crea e nutre la Chiesa, la rende testimone dell’amore di Dio e quindi per ciò stesso missionaria. 

Rivediamo sinceramente ciascuno la propria vita alla luce della centralità dell’amore misericordioso. Non è forse vero che siamo più preoccupati di risolvere i problemi o di occupare ruoli che dello Spirito che nel cristiano deve animare ogni pensiero, parola, opera, preoccupazione per non omettere nulla?


Dagli Atti degli Apostoli  At 5,27b-32.40b-41 

sabato 3 maggio 2025

DIO NON TI ACCONTENTA PERCHÉ NON SI ACCONTENTA / Venerdì II sett. di Pasqua, 2025

Si ritirò di nuovo sul monte...


La prima lettura col saggio Gamaliele ci ricorda che ciò che non viene da Dio si dissolve col tempo. Anche se il peccato e il male rimangono nella Storia, le forme e i partiti si dissolvono. Ciò che Dio semina invece cresce e vive. La Chiesa è andata avanti senza altri mezzi che il Vangelo malgrado le persecuzioni esterne, ma anche interne. Interne perché l’uomo peccatore, anche quando non sceglie di tradire come Giuda, vorrebbe sedersi, vedere risolti i suoi problemi senza bisogno di conversione. L’uomo è pieno di energia se gli si promette di stabilire il regno di Dio sulla terra, se gli si chiede di lottare contro il partito avverso e demonizzare i suoi membri, ecc., ma molto più debole se gli si chiede di perdersi per ritrovarsi in Dio.

Lottare per la soluzione politica e sociale solo terrena è ciò che vogliono quanti hanno vissuto la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Vedono la grandezza di Gesù, non sbagliano nel capire che «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!», ma invece di seguirlo vogliono farlo re, trattenerlo, metterlo al loro servizio. Ma Gesù li delude. Non li accontenta perché non si accontenta. In tanti episodi Gesù dimostra a chi vuole ingabbiarlo che Dio non si lascia ingabbiare. È un Dio geloso che ci porta avanti per l’amore sconfinato che ha per noi e ci rende figli di Dio, simili a lui.   


Dagli Atti degli Apostoli  At 5,34-42

venerdì 2 maggio 2025

QUANTO CONTA DAVVERO IL PAPA? / Prepariamo il Conclave 02



Quanto conta il Papa per un cattolico (e anche per altri) ?

Teologicamente Pietro è la roccia perenne che permette ai cattolici di avere un centro, una roccia di salvezza che conferma nella fede ed impedisce di errare. Questo dono di Cristo alla sua Chiesa e all’Umanità rimane sempre, che il vescovo di Roma si chiami, Paolo o Giovanni, Cleto, Clemente, Sisto …. Ed è un dono grandissimo. 

giovedì 1 maggio 2025

PERCHÉ I PAPI SONO A VOLTE TANTO DIVERSI TRA LORO? Prepariamo il Conclave 01




Perché i Papi sono - a volte - così diversi, e seguono linee diverse ? Chiaramente ogni Papa ha la sua personalità e questo potrebbe essere il limite della Chiesa affidata da Cristo a uomini peccatori. Ma la debolezza di ognuno di noi, compresi gli apostoli e i loro successori, è anche l’estrema bellezza della Chiesa. Dopo la Risurrezione Gesù chiede a Pietro : «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Pietro può solo rispondere: “Ti voglio bene”. Eppure mettendo in luce la fragilità di Pietro che lo ha rinnegato tre volte, Gesù fonda l'infallibilità della Chiesa su questo amore così imperfetto. Pietro farà un servizio di amore più che di competenza. Sarà un buon Pastore se amerà il Signore e si lascerà guidare dal suo amore. 

Quindi se Gesù sa che l’uomo che sceglie volta per volta come Roccia che conferma i suoi fratelli è un persona limitata e peccatrice e lo guida, la debolezza non è di per sé un problema. Ci sono quindi motivi più profondi che fanno che i Papi seguano linee diverse per il bene del popolo di Dio.