Nota preliminare
Nel corso del suo decimo quinquennio la Commissione Teologica Internazionale ha scelto di approfondire uno studio sul primo Concilio Ecumenico di Nicea e la sua attualità dogmatica. ….
il Cardinale Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, il quale, dopo aver avuto l’approvazione del Santo Padre Francesco, ne ha autorizzato la pubblicazione il 16 dicembre 2024.
Introduzione
Dossologia, teologia e annuncio
1. Il 20 maggio 2025, la Chiesa cattolica e l’insieme del mondo cristiano fanno memoria con gratitudine e gioia dell’apertura del Concilio di Nicea del 325: «Il Concilio di Nicea è una pietra miliare nella storia della Chiesa. Il suo anniversario invita i cristiani a unirsi nella lode e nell’azione di grazie alla santa Trinità e in particolare a Gesù Cristo, il Figlio di Dio “consustanziale al Padre”, che ci ha rivelato questo mistero d’amore».[1]
Questo Concilio è rimasto nella coscienza cristiana principalmente attraverso il Simbolo che raccoglie, definisce e proclama la fede nella salvezza in Gesù Cristo e nel Dio Uno, Padre, Figlio e Spirito Santo. Il Simbolo di Nicea professa la buona notizia della salvezza integrale degli esseri umani operata da Dio stesso in Gesù Cristo. Dopo 1700 anni, si tratta di celebrare questo avvenimento in una dossologia, che sia una lode alla gloria di Dio, dal momento che essa si è manifestata nell’inestimabile tesoro della fede espressa dal Simbolo: l’infinita bellezza di Dio Padre, che ci salva, l’immensa misericordia di Gesù Cristo nostro Salvatore, la generosità della redenzione che è offerta a ogni persona umana nello Spirito Santo. Uniamo le nostre voci a quelle dei Padri della Chiesa, come Efrem il Siro, per cantare questa gloria:
«Gloria a Colui che è venuto
Presso di noi mediante il suo Primogenito!
Gloria a quel Silente
Che ha parlato attraverso la sua voce!
Gloria a quel Sublime
divenuto visibile mediante la sua Epifania!
Gloria a quello Spirituale,
Che si è compiaciuto
Che suo Figlio divenisse corpo,
Affinché, attraverso questo corpo, divenisse tangibile la sua potenza
E attraverso questo corpo avessero vita
I corpi dei figli del Suo popolo!».[2]
[1] Francesco, Bolla di indizione del Giubileo ordinario dell’anno 2025 Spes non confundit, 9 maggio 2024, 17.
[2] Efrem, Inni sulla natività, III, 3, trad. it. di I. De Francesco, Efrem, Inni sulla natività e sull’epifania, Paoline, Milano 2003, pp. 149-150.
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