Eletto da una sola settimana, Papa Leone ha già posto molti gesti significativi e suscitato commenti di ogni tipo, anche contrastanti. Escono sui Social vari suoi testi e filmati. Nell’insieme vedo che il popolo di Dio lo ha già adottato e apprezzato. Ma ci sono quelli che speravano che si chiudesse la “disastrosa parentesi bergogliana” e si aggrappano al rocchetto, all’appartamento papale, e altri dello stesso bordo che sono già delusi per i suoi gesti troppo timidi o per il suo affermare essere in linea con Papa Francesco e di voler portare avanti il Concilio Vaticano II. Altri invece si preoccupano perché non ha parlato ancora di ambiente. Ho trovato l’interpretazione mistica: è il Papa del terzo segreto di Fatima… Infine c'è il sospetto complottista: è il candidato di Trump che ha comprato la sua elezione, è il candidato della massoneria, ecc. C'è persino l’accusa di debolezza di fronte alla pedofilia o peggio ancora.
Chiaramente alcune di queste paure o sospetti o interpretazioni sono completamente fuori luogo. Eventualmente come ho già fatto, risponderò volta per volta a chi le sente dentro di sé.
Ricopio una frase attribuita a Vittorio Messori del 2018 in una intervista di Aldo Valli (contrario a Papa Francesco): «A me non interessa se il papa è antipatico o simpatico, non mi interessa se è nero o bianco o rosso, non mi interessano i suoi tic, le sue manie, le sue prospettive private; mi interessa il fatto che, misteriosamente, per indicazione dello Spirito Santo, quell’uomo sia il successore di Pietro, dunque sia anche il vicario di Cristo in terra. Per cui ripeto: ciò che a me interessa, ma credo dovrebbe interessare a tutti, è l’istituzione papale, il fatto che ci è stato fatto questo dono, perché il papato in una prospettiva di fede è un dono. Il resto è solo motivo di una curiosità che può anche non esserci».
Questa risposta tocca il fondo della questione e ci deve illuminare, ma gli manca un elemento importante: la solidarietà di amore. Essendo un dono di Dio, deve essere amato e sostenuto come si ama Cristo. Questo non significa appiattirsi sul nuovo Papa e le sue idee. Abbiamo visto con i diversi Papi (questo per me è l’ottavo!) che ognuno ha una sua personalità, ma anche che riesce a dire cose nuove perché nessun uomo o gruppo esaurisce il Mistero di Cristo. L’amore è la costituzione dei cristiani, e se critichi sempre il Papa è segno che hai la critica dentro di te e non sei disposto all’ascolto, al riconoscere che non hai tutta la verità e che questa ti può venire da chi ha una sensibilità o esperienza diverse dalle tue.
“Se non ami la Chiesa che hai, non ameresti la Chiesa perfetta che sogni se ti venisse data” notava molto giustamente il Cardinale José Cobo y Cano di Madrid.
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