Nel Vangelo di oggi, Gesù riafferma la centralità
dei due comandamenti dell’amore, ben conosciuti e praticati già dagli ebrei, come
lo conferma lo scriba. È importante che riascoltiamo questo insegnamento perché
delle tre virtù principali, la più grande è la Carità (1 Cor 13,13), e alla sera
della vita saremo giudicati sull’amore come dice san Giovanni della Croce,
seguendo tra altri il capitolo 25 di Matteo sul giudizio finale (31-46).
Però, cosa significa nel concreto amare, cosa offende
l’amore? Infatti ci sono forse aspetti che ci sfuggono. San Paolo scrive a
Timoteo: Figlio mio ... scongiura davanti a Dio i credenti ad evitare “le vane discussioni, le quali
non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta” (2
Tim. 2,14). Le vane discussioni possono essere di vari tipi eppure tutte, secondo
san Paolo, portano solo alla rovina di chi vi partecipa. Ma ci sono argomenti molto
gravi. Ieri mi sono fatto una ripassatina
dei motivi di scomunica, cioè quei peccati che offendono talmente la carità che
ci escludono dalla grazia e dalla Chiesa stessa. Tra i casi di possibile scomunica
c'è la "grave lesione della buona fama altrui". Quando io riporto, senza prove certe, ma anche semplicemente senza necessità di ufficio da parte
mia, delle accuse gravi contro qualcuno o contro un gruppo, non commetto solo un
giudizio temerario (di cui i nostri genitori erano abituati ad accusarsi in
confessione!) ma rischio di cooperare ad una calunnia! Nessuno ti
porterà in tribunale per emettere contro di te una sentenza di scomunica, ma è un peccato molto grave. Sentirsi accusati di essere un criminale non fa davvero
piacere a nessuno! Molto peggio se vengo accusato di far parte di un complotto criminale:
è essere accusato di essere membro di una Associazione a delinquere criminale. Non
è poco. Ricordo il caso di un uomo politico che al momento di tangentopoli è
stato accusato pesantemente. Anni dopo è
stato riconosciuto nella sua totale innocenza. Certamente un sollievo, ma come diceva: “chi mi
risarcirà, io e la mia famiglia, di quegli anni, di quelle sofferenze e del
sospetto che ancora si associa al nostro nome?” C'è attorno a noi un clima di
menzogna e di odio terribile. Non dobbiamo alimentarlo.
Voglio
scongiurare tutti, e me in particolare, davanti a Dio di educare cristianamente la nostra coscienza, perché
il parlare imprudente, l’agire in modo superficiale, possono avere conseguenze molto
gravi di cui siamo poi responsabili.
Prima
Lettura 2 Tm 2, 8-15
Ma la parola di Dio non è incatenata. Se moriamo con lui, con lui anche vivremo.
Ma la parola di Dio non è incatenata. Se moriamo con lui, con lui anche vivremo.
Figlio mio,
ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,
come io annuncio nel mio Vangelo,
per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.
Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta. Sfòrzati di presentarti a Dio come una persona degna, un lavoratore che non deve vergognarsi e che dispensa rettamente la parola della verità.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 24
Fammi conoscere, Signore, le tue vie.
Fammi
conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono
e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
Canto al Vangelo 2Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
Vangelo Mc 12, 28b-34
Non c’è altro comandamento più grande di questi.
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
Canto al Vangelo 2Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
Vangelo Mc 12, 28b-34
Non c’è altro comandamento più grande di questi.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
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