In un albergo di Kiev, per via del Covid 19, parcheggiati 60 bambini nati da madri surrogate (Foto "Avvenire"). |
Ricky Martin, idolo di
tanti giovani, con milioni di followers, diffonde anche lui la tesi, in una recente intervista al giornale “El Paìs”, che, in fondo, non c’è niente di male nella
pratica dell’utero in affitto con la quale sono nati i suoi figli: “Maria non ha
forse anche lei prestato il suo grembo a Dio?”
Facciamo chiarezza. L’Utero
in affitto, o gravidanza surrogata, consiste nel fatto che viene impiantato un essere
umano nei suoi primi stadi di sviluppo nel grembo di una donna che non l’ha
concepito, affinché possa crescere fino al termine della gravidanza e nascere. Seme
maschile e ovulo femminile sono spesso di altre persone, oppure l’ovulo è della
stessa donna portatrice, estratto con un’operazione chirurgica, dopo stimolazione
ormonale artificiale per ottenere il più grande numero possibile di ovuli
disponibili. Questi ovuli vengono fecondati “in vitro”, in una provetta, e poi
impiantati nell’utero. Vengono impiantati più di un essere umano (ovulo
fecondato) per moltiplicare le possibilità che una
gravidanza arrivi a termine. Se tutti gli ovuli impiantati si sviluppano, si
pratica spesso l’aborto selettivo per conservare il “prodotto” che sembra
migliore o piace di più. Alla nascita, il bambino viene separato immediatamente
dalla madre, anche se spesso viene tirato latte da lei per nutrire il bambino nei
primi giorni evitando che alimenti suo bambino al seno perché si rafforzerebbe
il legame affettivo, generando un trauma più grande ancora nella madre e nel figlio
stesso alla separazione. Quindi il bambino viene alimentato dal latte di sua
madre, ma con il biberon. Dopo la nascita la donna deve sparire per sempre. Il bambino non deve sapere chi l'ha portato in grembo per i primi nove mesi fondamentali della sua vita. La donna “offre con generosità” il suo servizio a
coppie etero o omosessuali, ricevendo però un rimborso spese che corrisponde ad
uno stipendio di tutto rispetto nel suo paese. Infatti se hai molti soldi vai negli
Stati Uniti o in Canada, sapendo che le donne generose e altruiste non sono mai
donne di elevato ceto sociale che offrirebbero nove mesi della loro vita per la
gioia di coppie sterili. Se hai meno soldi vai in Ucraina, per esempio. Per via del Covid, qualche
settimana fa un’agenzia presentava bambini non ritirati in saldo, parcheggiati in un albergo di Kiev. Se hai meno soldi ancora vai in India o in Nepal...
Fu così per la Vergine
Maria?
Ci sono quindi differenze
così grandi che, malgrado tutte le opere di beneficenza che fa Ricky Martin, non possiamo non correggere queste sue affermazioni così sbagliate. Bisogna puntualizzare la verità sulla Vergine Maria e le verità semplici e
basilari sulla gravidanza e il rapporto genitori e figli. Purtroppo assimilare la vera maternità della Vergine Maria a certe pratiche contro natura di oggi è un fatto abbastanza diffuse e più di uno rimane confuso. Ma di mezzo c'è la concezione
stessa e il valore della persona umana.
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