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lunedì 29 giugno 2020

RICKY MARTIN, LA VERGINE MARIA E LA MATERNITA' SURROGATA

In un albergo di Kiev, per via del Covid 19, parcheggiati 60 bambini nati da madri surrogate (Foto "Avvenire").


Ricky Martin, idolo di tanti giovani, con milioni di followers, diffonde anche lui la tesi, in una recente intervista al giornale “El Paìs”, che, in fondo, non c’è niente di male nella pratica dell’utero in affitto con la quale sono nati i suoi figli: “Maria non ha forse anche lei prestato il suo grembo a Dio?”

Facciamo chiarezza. L’Utero in affitto, o gravidanza surrogata, consiste nel fatto che viene impiantato un essere umano nei suoi primi stadi di sviluppo nel grembo di una donna che non l’ha concepito, affinché possa crescere fino al termine della gravidanza e nascere. Seme maschile e ovulo femminile sono spesso di altre persone, oppure l’ovulo è della stessa donna portatrice, estratto con un’operazione chirurgica, dopo stimolazione ormonale artificiale per ottenere il più grande numero possibile di ovuli disponibili. Questi ovuli vengono fecondati “in vitro”, in una provetta, e poi impiantati nell’utero. Vengono impiantati più di un essere umano (ovulo fecondato) per moltiplicare le possibilità che una gravidanza arrivi a termine. Se tutti gli ovuli impiantati si sviluppano, si pratica spesso l’aborto selettivo per conservare il “prodotto” che sembra migliore o piace di più. Alla nascita, il bambino viene separato immediatamente dalla madre, anche se spesso viene tirato latte da lei per nutrire il bambino nei primi giorni evitando che alimenti suo bambino al seno perché si rafforzerebbe il legame affettivo, generando un trauma più grande ancora nella madre e nel figlio stesso alla separazione. Quindi il bambino viene alimentato dal latte di sua madre, ma con il biberon. Dopo la nascita la donna deve sparire per sempre. Il bambino non deve sapere chi l'ha portato in grembo per i primi nove mesi fondamentali della sua vita. La donna “offre con generosità” il suo servizio a coppie etero o omosessuali, ricevendo però un rimborso spese che corrisponde ad uno stipendio di tutto rispetto nel suo paese. Infatti se hai molti soldi vai negli Stati Uniti o in Canada, sapendo che le donne generose e altruiste non sono mai donne di elevato ceto sociale che offrirebbero nove mesi della loro vita per la gioia di coppie sterili. Se hai meno soldi vai in Ucraina, per esempio. Per via del Covid, qualche settimana fa un’agenzia presentava bambini non ritirati in saldo, parcheggiati in un albergo di Kiev. Se hai meno soldi ancora vai in India o in Nepal... 
  
Fu così per la Vergine Maria?

Maria non fece un prestito a Dio perché i prestiti sono per un tempo limitato. Alla nascita non ha consegnato il piccolo Gesù ad un’altra persona, affinché diventasse suo figlio e lo allevasse. Lei consegnò tutta la sua vita a Dio per questa missione, diventando Madre di suo Figlio, allattandolo, curandolo, educandolo, condividendo la sua vita e la sua missione fino alla croce e alla risurrezione, accompagnando i primi passi della Comunità dei suoi Discepoli fino alla Pentecoste e oltre. Nella Scrittura è chiamata Madre di Gesù (e non Madre di altri) e la chiamiamo Madre di Dio in quanto Gesù è Dio, e non "incubatrice di Dio", "grembo di Dio". Maria è vera madre e modello per tutte le madri. Quello che ha compiuto lo Spirito Santo in Maria è stato un superamento della Natura ma non una distorsione della Natura.

Ci sono quindi differenze così grandi che, malgrado tutte le opere di beneficenza che fa Ricky Martin, non possiamo non correggere queste sue affermazioni così sbagliate. Bisogna puntualizzare la verità sulla Vergine Maria e le verità semplici e basilari sulla gravidanza e il rapporto genitori e figli. Purtroppo assimilare la vera maternità della Vergine Maria a certe pratiche contro natura di oggi è un fatto abbastanza diffuse e più di uno rimane confuso. Ma di mezzo c'è la concezione stessa e il valore della persona umana.

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