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lunedì 8 giugno 2020

PANDEMIA CASTIGO DIVINO? / lunedì X sett. T.O.

Elia al torrente, nutrito dal corvo.

Inizia la carestia in Israele per assenza di pioggia per tre anni. Il profeta Elia lo annuncia come un castigo voluto da Dio per i peccati del popolo e in particolare del Re Acab e della sua moglie. 
Come conciliare questa immagine di Dio con quella che presenta Gesù proprio oggi con le Beatitudini? Come giustificare che molti buoni, molti piccoli, bambini e poveri, innocenti, soffriranno e moriranno per questa carestia, mentre la colpa è di altri? Come giustificare che Dio permetta una pandemia di Covid 19 che, anch’essa, colpisce sopratutto i più poveri, e maggiormente, come ci sembra di vedere, le popolazioni che hanno alla loro guida regimi dittatoriali e/o  ideologizzati?
È tutto il mistero del Male nella Storia che si presenta ai nostri occhi.
Dio può punire severamente un peccato o trattare male – secondo il nostro giudizio – persone innocenti? Lo può fare. Può forse il vaso di argilla dire al vasaio: “che fai”? Per un fine migliore Dio può volere o permettere un male.
Ma quale risposta ci dona Gesù? Se Gesù Cristo è la Luce, è Colui che compie le promesse di salvezza del Padre, la sua interpretazione è fondamentale per noi. Costatiamo che se annuncia che ci saranno anche in futuro carestie, terremoti, rivoluzioni e guerre, non li descrive come castighi mandati da Dio. Certo, il male morale produce conseguenze negative nella Storia. Dice Gesù : “(Gerusalemme) se tu avessi compreso … quello che porta alla pace Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte … perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». (Luca 19,44).  Anche san Paolo costata che quando si rompe gravemente la comunione nella comunità, È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti”. (1Cor 11:30).
Però la Storia ci ammonisce che quando l’uomo vuole interpretare sciagure e mali come castighi divini, il più delle volte sbaglia e sopratutto entra in giudizio, punta il dito. Anche quando comprendiamo che comportamenti umani  errati portano conseguenze negative, Gesù vuole che ne approfittiamo per riflettere e correggere, non per giudicare. Ci invita sempre alla conversione e vuole donarci luce, forza e coraggio per affrontare nel miglior dei modi la prova. Più grande di ogni cosa è la volontà di Gesù e del padre suo che quell’avvenimento, anche disastroso, sia “così perché si manifestassero in lui le opere di Dio!” (Giovanni 9,3)
Possa Gesù essere veramente la nostra luce, il nostro discernimento nel cammino della vita, il nostro segno di contraddizione, perché vediamo in tutto la “via della Vita” e la seguiamo, facciamo servire ogni cosa alla edificazione e abbattiamo il dito puntato dell’Accusatore che, invece, vuole dal male trarre solo altro male, disperazione, ribellione, distruzione e odio.

Prima Lettura   1 Re 17, 1-6
Elìa stava alla presenza del Signore, Dio d'Israele.
Dal primo libro dei Re
In quei giorni, Elìa, il Tisbita, uno di quelli che si erano stabiliti in Gàlaad, disse ad Acab: «Per la vita del Signore, Dio d’Israele, alla cui presenza io sto, in questi anni non ci sarà né rugiada né pioggia, se non quando lo comanderò io».
A lui fu rivolta questa parola del Signore: «Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. Berrai dal torrente e i corvi per mio comando ti porteranno da mangiare».
Egli partì e fece secondo la parola del Signore; andò a stabilirsi accanto al torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. I corvi gli portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 120
Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.   

Canto al Vangelo 
  Mt 5,12 
Alleluia, alleluia.

Rallegratevi ed esultate,
perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Alleluia.


Vangelo 
  Mt 5, 1-12
Beati i poveri in spirito.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi». 

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