Ieri leggevamo di Acab
e del suo pentimento. Ma non ha perseverato. La sua morte diventa un
monito: parte in guerra contro la volontà del Signore e malgrado le sue
precauzioni, avendo preso abiti comuni per non essere riconosciuto, viene
colpito da una freccia scoccata per caso che arriva giusto al punto debole della sua corazza. La Parola di Dio si compie sempre. Non come
un destino implacabile – abbiamo visto che Dio cambia di fronte al pentimento
– ma come potenza che nulla può arrestare e annulla i disegni dei potenti. Vale
sopratutto in positivo: tu che ti rifugi in Dio, perché temi ancora? Tutto sta
nelle mani di Dio che è tuo Padre.
Se ami Dio non lo sfidi ma ti fidi. Se ami Dio fai
le cose per lui e non per essere visto. È difficile perché tutti abbiamo bisogno
di essere riconosciuti e il nostro rapporto con Dio è molto più debole della nostra
dipendenza dagli altri. Però questa è la via dell’amore autentico. San Luigi di
Montfort fin dalla prima pagina del Trattato della Vera Devozione dice di Maria:
“La sua umiltà è stata così profonda da non
avere sulla terra attrattiva più potente e più continua che di nascondersi a sé
stessa e ad ogni creatura per essere conosciuta unicamente da Dio solo. Dio per esaudirla nelle richieste che gli
fece di nasconderla, impoverirla, umiliarla …” Quanti di noi, devoti di Maria,
pregano Dio di nasconderli, impoverirli, umiliarli?
Fondamentalmente siamo però esseri sacramentali. Abbiamo
bisogno di segni. Elia lascia il suo mantello ad Eliseo, quel mantello che egli
stesso aveva gettato sulle sue spalle chiamandolo. Il popolo ebraico vive di sacramenti,
di memoriali, e Gesù li ha ripresi dando loro un significato e una potenza
maggiori. Ma forse si esagera troppo con segni di poco valore, troppi sacramentali,
troppe immagini, troppi “gif” e video senza sostanza. I segni meravigliosi ed
efficaci che ha lasciato il Signore a tutti per la nostra vita sono la Comunità
(la Chiesa), la Parola, i Sacramenti dell’Iniziazione e quelli di Guarigione. Il
popolo di Dio è il popolo dell’Ascolto, non il popolo delle apparizioni e delle
visioni. Insistiamo nell’ascolto della Parola di Dio e nella vita comunitaria, anche
se lo troviamo difficile. Se non fosse la cosa migliore lo Spirito Santo non
ce lo avrebbe indicato come via di salvezza.
Prima
Lettura 2 Re 2, 1. 6-14
Apparve un carro di fuoco ed Elìa salì verso il cielo.
Apparve un carro di fuoco ed Elìa salì verso il cielo.
In quei giorni, quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elìa, questi partì da Gàlgala con Elisèo. [Giunti a Gerico,] Elìa disse ad Elisèo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme.
Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elìa prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. Appena furono passati, Elìa disse a Elisèo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Elisèo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà».
Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elìa salì nel turbine verso il cielo. Elisèo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elìa, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. Prese il mantello, che era caduto a Elìa, e percosse le acque, dicendo: «Dov’è il Signore, Dio di Elìa». Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Elisèo le attraversò.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 30
Saldo è il cuore del giusto che spera nel Signore.
Quanto
è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a chi in te si rifugia.
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a chi in te si rifugia.
Tu li
nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dai litigi delle lingue.
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dai litigi delle lingue.
Amate
il Signore, voi tutti suoi fedeli;
il Signore protegge chi ha fiducia in lui
e ripaga in abbondanza chi opera con superbia.
Canto al Vangelo Gv 14,23
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
Vangelo Mt 6, 1-6. 16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
il Signore protegge chi ha fiducia in lui
e ripaga in abbondanza chi opera con superbia.
Canto al Vangelo Gv 14,23
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
Vangelo Mt 6, 1-6. 16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
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