Non ho tempo di scrivere e ci vorrebbero migliori condizioni per fare un discorso più approfondito ma soprattutto più carico di amicizia verso i fratelli e sorelle omosessuali, come chiedo tatto quando qualcuno mi vuole aiutare a vedere le situazioni mie che mi mettono in difficoltà. Non è assolutamente una condanna di persone sincere nel loro rapporto con il Signore, ma un ricordare la Verità che va di pari passo con l'Amore. Così cresce l'Amore vero.
Quindi prego che questo copia incolla da "Amoris Laetitia" sia considerato per quello che è. Solo una utile citazione di un documento, molto più chiaro di quanto si è detto in giro, riguardo alla famiglia e a favore di essa. Quel progetto di ritiro, al netto di tutta la buona volontà, non corrisponde al pensiero di papa Francesco e della Chiesa.
Nessuno può pensare che indebolire la famiglia come società
naturale fondata sul matrimonio sia qualcosa che giova alla società. Accade il
contrario: pregiudica la maturazione delle persone, la cura dei valori
comunitari e lo sviluppo etico delle città e dei villaggi. Non si avverte più
con chiarezza che solo l’unione esclusiva e indissolubile tra un uomo e una
donna svolge una funzione sociale piena, essendo un impegno stabile e rendendo
possibile la fecondità. Dobbiamo riconoscere la grande varietà di situazioni
familiari che possono offrire una certa regola di vita, ma le unioni di fatto o
tra persone dello stesso sesso, per esempio, non si possono equiparare
semplicisticamente al matrimonio. Nessuna unione precaria o chiusa alla
trasmissione della vita ci assicura il futuro della società. Ma chi si occupa
oggi di sostenere i coniugi, di aiutarli a superare i rischi che li minacciano,
di accompagnarli nel loro ruolo educativo, di stimolare la stabilità
dell’unione coniugale?
Nel corso del
dibattito sulla dignità e la missione della famiglia, i Padri sinodali hanno
osservato che «circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra
persone omosessuali, non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire
analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul
matrimonio e la famiglia»; ed è inaccettabile «che le Chiese locali subiscano
delle pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali
condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri all’introduzione di leggi che
istituiscano il “matrimonio” fra persone dello stesso sesso».[278]
[278] Relatio finalis 2015, 76; cfr
Congregazione per la Dottrina della Fede, Considerazioni circa i
progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali (3
giugno 2003), 4.
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