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sabato 17 febbraio 2018

PERCHE' GESU' DEVE ANDARE NEL DESERTO PER QUARANTA GIORNI? / Prima domenica di Quaresima

Mentre Gesù veniva battezzato nel Giordano ci fu quella magnifica manifestazione dello Spirito Santo su di Lui e la voce del Padre. Ma, dopo, “subito, lo Spirito lo getta nel deserto” per un periodo di digiuno e di solitudine, un periodo di discernimento di quaranta giorni. È veramente strano, Gesù è il prescelto, è il Figlio prediletto. Perché ha bisogno di questo periodo di discernimento per comprendere meglio la differenza tra lo Spirito del Padre e quello del mondo dietro al quale c'è Satana che lo tenta? Dovrebbe solo rallegrarsi dei favori ricevuti e affrettarsi a mettersi all’opera senza indugio. Gesù è forse meno santo di noi?

Madeleine Delbrel, quando decise di continuare per sempre la sua esperienza di assistenza nelle periferie di Parigi aveva le idee molto chiare. Eppure sentì il bisogno, prima di materializzare il suo impegno definitivo, di fare un ritiro e di rileggere nel silenzio tutto il Vangelo, abbandonandosi all’ascolto della Parola di Dio e alla volontà del Padre. Ne uscì confermata ma anche completamente trasformata. Le sue idee molto chiare erano le sue, non quelle di Dio. Durante il ritiro si accorse di quanto la sua idea di lotta per la giustizia fosse molto umana e molto diversa da quella di Gesù. Questa scoperta la sostenne durante tutto il resto della sua vita. Chiaramente fece anche altri ritiri, ma questo fu fondante. Quando i superiori proposero-imposero a padre Pio di consegnare le offerte che riceveva, avevano le idee molto chiare. Padre Pio non rifiutò. Chiese solo loro di mettersi tutta la notte davanti al Santissimo Sacramento. L’indomani avevano cambiato idea. Quando Davide disse a Nathan che voleva costruire un tempio alla gloria di Dio, Nathan si entusiasmò. Poi, però nel silenzio della notte e nella sua capacità di rimettere tutto al Signore e di ascoltare umilmente la sua voce, il suo entusiasmo umano cadde e l’indomani diede a Davide la risposta del Signore.


Quanto abbiamo bisogno di silenzio e di abbandono per fare veramente le scelte del Signore! Quanto abbiamo bisogno di questa quaresima per vedere il nostro cuore. San Giovanni della Croce nella “Salita al monte Carmelo” indica tre vie che gli uomini possono tentare per andare verso la pienezza, per realizzarsi. Due sono false, una sola è vera. C'è la via delle consolazioni materiali, o “via dei beni della terra” che è caratterizzata da (ricerca di) possesso, gusto, libertà, scienza, onore, riposo. Egli annota che “quanto più volli avere, tanto meno mi trovai. Questa via finisce e non sbocca da nessuna parte. Parimenti un’altra via falsa è quella dei “beni del cielo”, (della ricerca) delle consolazioni spirituali  che comprende sapere, consolazioni, godimenti, sicurezza, gloria. Anch’essa finisce senza sbocco. L’unica via giusta per salire al monte dove dimora solo la gloria e l’onore di Dio, e cioè pienezza di vita, è quella della fede, che esige spogliazione, umiltà e oscurità. È la via di Gesù e la via della Madonna. San Giovanni della Croce la definisce come la via del nulla. Biblicamente diremmo la via dell’annientamento o della kenosi, come quella di Gesù che pur essendo uguale a Dio annientò se stesso (Filippesi 2,6-11). Per questo i saggi vengono messi alla prova a lungo per esprimere tutto la loro ricchezza ed essere purificati dalle loro imperfezioni prima di essere approvati. Tra tanti esempi simili, per san Francesco passarono quindici anni e aveva già attorno a sé tra frati, suore e sopratutto laici, centinaia di migliaia di seguaci. Veramente lui non voleva essere approvato perché desiderava l’umiltà di Gesù e sopratutto diceva che gli bastava il Vangelo. Ma di fronte ad una esperienza confermata e solida la saggezza della Chiesa volle raccoglierla e fissarla per quelli che sarebbero venuti dopo. Di fatto la regola di san Francesco, che è un dono immenso, “briciole di Vangelo messi insieme come una unica ostia”, ha anche creato molti problemi o piuttosto la sua lettura spesso troppo giuridica. Un bambino cresce. Non gli si fa un vestito definitivo perché lo soffocherebbe. Solo quando ha raggiunta la statura adulta gli si può fare in qualche modo un vestito definitivo. Se un bambino trova subito un vestito che gli calza, è perché rimarrà sempre un nano.

Prima Lettura  Gen 9,8-15
L'alleanza fra Dio e Noè liberato dalla acque del diluvio.


Dal libro della Gènesi
  
Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».
Dio disse:
«Questo è il segno dell’alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra.
Quando ammasserò le nubi sulla terra
e apparirà l’arco sulle nubi,
ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi
e ogni essere che vive in ogni carne,
e non ci saranno più le acque per il diluvio,
per distruggere ogni carne».
 
    
Salmo Responsoriale 
 Dal Salmo 24
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Seconda Lettura    1Pt 3,18-22

Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi.
 

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo  
Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua.
Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

Canto al Vangelo  
  Mt 4,4b
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo   Mc 1,12-15
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli.

Dal vangelo secondo Marco 
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
  


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