Nelle letture di questi giorni, colpisce la sicurezza degli apostoli, gente popolana
e senza istruzione, di fronte alle autorità del popolo. Anche di Gesù
si disse: “da dove gli viene questa sapienza, non è forse il figlio di
Giuseppe … Per Gesù come per gli apostoli si realizza la Parola di oggi: “Chi
viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito”.
Anche se la Chiesa vanta tra i suoi santi molte persone intellettuali e di grande
cultura, il Signore manifesta volentieri la sua potenza attraverso persone umili, perché sopra ogni cosa conta il cuore dell'uomo, di ogni uomo. Anche il tuo. I piccoli veggenti di Fatima, per esempio, stupiscono ancora di più per la maturità raggiunta in così breve tempo. Ma questo succede proprio perché la loro sapienza “viene dall’alto”.
Ascoltiamo quello che disse Giacinta alla sua
madrina di battesimo poco prima di morire: “Cara madrina, fugga il lusso, non
cerchi la ricchezza, ami molto la santa povertà ed il silenzio. Abbia molta
carità anche con i cattivi. Non dica mai male di nessuno e fugga quelli che
parlano male del prossimo. Abbia molta pazienza, perché la pazienza ci porta in
paradiso. Le mortificazioni e il sacrificio piacciono molto a Gesù. Per essere
religiosa è necessario essere molto pura nell’anima e nel corpo”.
La Sapienza che viene dall’alto – proprio come lo testimonia il dialogo con Nicodemo di questi giorni
– è destinata a tutti i cristiani. Non è riservata a soli pochi eletti.
Perché non l’abbiamo? Forse dobbiamo ascoltare il gioioso monito di papa Francesco il giorno di Pasqua: “Fermati! Cristo è risorto!”
Sì, fermati! Ama il silenzio e la santa povertà!
Diceva il Curato d’Ars: “il problema è che non si riflette (alla grandezza di ciò che celebriamo, alla presenza costante di Dio nella nostra vita e al suo amore senza condizioni, fino alla morte in croce, per noi peccatori …)!".
Perché non l’abbiamo? Forse dobbiamo ascoltare il gioioso monito di papa Francesco il giorno di Pasqua: “Fermati! Cristo è risorto!”
Sì, fermati! Ama il silenzio e la santa povertà!
Diceva il Curato d’Ars: “il problema è che non si riflette (alla grandezza di ciò che celebriamo, alla presenza costante di Dio nella nostra vita e al suo amore senza condizioni, fino alla morte in croce, per noi peccatori …)!".
Riflettiamo anche - quando sentiamo tutto lo squilibrio di questo mondo e perfino venti di guerra nucleare - all’ “ira di Dio che rimane su chi non obbedisce al Figlio dell’Uomo”. Di questo amorevolmente ci è venuta ad avvertire la madonna a Fatima, chiamandoci a conversione.
Prima Lettura At 5, 27-33
Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo.
Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [il comandante e gli inservienti] condussero gli apostoli e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo».
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».
All’udire queste cose essi si infuriarono e volevano metterli a morte.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 33
Ascolta, Signore, il grido del povero.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Canto al Vangelo Gv 20,29
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che, pur non avendo visto, crederanno
Alleluia.
Vangelo Gv 3, 31-36
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
Dal vangelo secondo Giovanni
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
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