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venerdì 17 gennaio 2025

PORTIAMO I PARALITICI NELLA FEDE AL SIGNORE / Venerdì 1a sett. T.O., dispari, 2025


“Affrettiamoci dunque a entrare in quel riposo”. Bisogna morire al più presto? Sì, nel senso di "morire a sé stessi”. Siamo spesso agitati per mancanza di fiducia in Dio, non si ha la pazienza di comprendere la sua volontà, non si è docili nel seguire le vie che egli sceglie per venire incontro ai nostri desideri o bisogni e si fa il braccio di ferro nella preghiera per imporgli le nostre vie, le nostre condizioni. 

Questo riposo (che è "oboedientia et pax”, obbedienza e pace diceva Papa Giovanni XXIII), non è inattivo ma è carico delle energie della fede. Infatti Gesù nel Vangelo di oggi chiama fede l’insistenza degli amici del paralitico, la loro creatività nel trovare il modo di avvicinarlo, incuranti del malumore dei presenti e del proprietario della casa per il disagio causato e del dover ripararlo più tardi. 

Gesù dal canto suo sembra non darsi pensiero della sofferenza causata dalla paralisi di quell’uomo ma si sofferma sui suoi peccati. Il peccato è un male peggiore di ogni sofferenza fisica. Gesù va alla radice.

Ci sono tanti paralitici oggi: tanto disagio giovanile, tanta sofferenza nelle famiglie, tante frustrazioni individuali, tante vite senza un vero senso. Troviamo anche noi modi nuovi di invitare queste persone ad incontrare il Signore e la sua grazia. Gesù annuncia la Parola che risana. Nella fede viva avvengono anche i miracoli fisici.   


Dalla lettera agli Ebrei  Eb 4,1-5.11 

Fratelli, dovremmo avere il timore che, mentre rimane ancora in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso. Poiché anche noi, come quelli, abbiamo ricevuto il Vangelo: ma a loro la parola udita non giovò affatto, perché non sono rimasti uniti a quelli che avevano ascoltato con fede. Infatti noi, che abbiamo creduto, entriamo in quel riposo, come egli ha detto:«Così ho giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo!».

Questo, benché le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. Si dice infatti in un passo della Scrittura a proposito del settimo giorno: «E nel settimo giorno Dio si riposò da tutte le sue opere». E ancora in questo passo: «Non entreranno nel mio riposo!».

Affrettiamoci dunque a entrare in quel riposo, perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza. 


Salmo Responsoriale  Dal Sal 77 (78)  R. Proclameremo le tue opere, Signore.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore. R.

Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli, perché ripongano in Dio la loro fiducia e non dimentichino le opere di Dio, ma custodiscano i suoi comandi. R.

Non siano come i loro padri, generazione ribelle e ostinata, generazione dal cuore  incostante e dallo spirito infedele a Dio. R.


Acclamazione al Vangelo  Alleluia, alleluia. Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo. (Lc 7,16) Alleluia.

Dal Vangelo secondo Marco  Mc 2,1-12

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.

Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». 

Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua».

Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».


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