Ieri, un amico, scioccato dal moltiplicarsi di suicidi e di violenze gratuite, spesso domestiche, si chiedeva cosa poter fare. Santa reazione. E concludeva: moltiplichiamo le preghiere! Certo. Ma serve solo questo? Pregare, ma come?
Vediamo in molte occasioni nel Vangelo che Gesù aveva l’urgenza di dire la verità alle persone e di formarle per renderle sapiente e immune dagli attacchi del demonio. L’esperienza ci consolida sempre più in questa costatazione. Di fronte a qualsiasi difficoltà il rivolgersi a più alto e potente di noi è naturale, ma non basta se vogliamo vincere la battaglia della vita e scoprire la volontà di Dio che salva.
“In quel tempo, sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose”. Il primo pane che Gesù vuol dare è il suo insegnamento, l’annuncio della Vita eterna*. È il meno ricercato e il meno distribuito.
Questo non significa che Gesù non sia attento ai bisogni materiali. Però facciamo il confronto tra la moltiplicazione dei pani di oggi, in mezzo ad un’Assemblea riscaldata nella fede da catechesi profonde sull’Amore di Dio e sul senso della vita e l’incapacità di Gesù di fare miracoli nella sua Nazareth per l’incredulità dei suoi compaesani: “Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua". E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità”. (Marco 6, 4-6).
* È anche il pensiero di Papa Francesco nel commentare questo Vangelo.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 4,7-10 Dio è amore.
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Salmo Responsoriale Dal Sal 71 (72)
R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. Ai poveri del popolo renda giustizia, salvi i figli del misero. R.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia. Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione. (Cf. Lc 4,18) Alleluia.
Vangelo Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta profeta.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 6,34-44
In quel tempo, sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci».
E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull'erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero loro; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
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