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lunedì 6 gennaio 2025

DIO HA FRETTA / Epifania 2025




I Magi sono l’esempio di chi è pellegrino della verità. Trovare Gesù esige uscire da sé stessi. Ieri dicevamo di fargli nel proprio cuore almeno “una stanza per gli ospiti”. Mettersi in cammino lasciando comodità e sicurezze per aprirsi a ciò che non conosco è il modo migliore di fare spazio a Dio. Infatti tutto inizia in quel modo: “Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava”. (Ebrei 11, 8). Quel modo si deve ritrovare in ogni credente. Il popolo nel deserto segue la colonna di fuoco senza pianificare nulla, neppure la raccolta della manna. Le certezze ci sono ma come radice dalla quale cresce un albero verso l’alto sotto la guida dello Spirito Santo affinché il corpo di Cristo si dilati in numero ma anche in sapienza. 

La sfida che affronta la prima generazione cristiana è proprio quella di cui i Magi sono il primo segno: tutti sono chiamati ad entrare nel progetto di fratellanza universale voluto da Dio per essere salvi. Ognuno potrà lodare Dio in Spirito e Verità, nella propria lingua, secondo la propria cultura. 

Ma perché Dio non ha offerto subito la salvezza a tutti i popoli? Visto che egli non abbandona nessuno, allora appare chiaro che ha un progetto molto realistico modellato sulla psicologia umana. Attraverso un popolo Dio incarna con pazienza nell'Umanità uno Spirito . Per chi lo trova lento nell'intervenire in nostro soccorso, guardando i processi di apprendimento dell’uomo e i suoi meccanismi di resistenza al cambiamento, dobbiamo dire invece che Dio ha fretta e va molto veloce. Egli propone a persone che, appena prima aspettavano un Messia guerriero per Israele, di diventare i maestri universali dell’Amore per tutti i popoli! È pura follia sul piano umano. Infatti molti tenteranno di riformare il progetto del Maestro sulla base di una religione più comprensibile, più ragionevole.


La gloria del Signore brilla sopra di te.

Dal libro del profeta Isaìa  Is 60,1-6 

Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere.

Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l'abbondanza del mare si  riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Màdian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore.


Salmo Responsoriale Dal Sal 71 (72) R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. R.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. R.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi, i re di Saba e di Seba offrano doni. Tutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti. R.

Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. R.


Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Ef 3,2-3a.5-6

Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.

Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.


Acclamazione al Vangelo  Alleluia, alleluia. Abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorare il Signore. (Cf. Mt 2,2) Alleluia.

Vangelo  Siamo venuti dall'oriente per adorare il re.

Dal Vangelo secondo Matteo  Mt 2,1-12

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele"».

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».

Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.


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