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lunedì 6 giugno 2022

MARIA MADRE DELLA CHIESA, MARIA E NOI / lunedì dopo Pentecoste, Maria Madre della Chiesa.

 


Per indicare che non inizia oggi un tempo “debole” dopo i “tempi forti”, ma il tempo dello Spirito che ci porta alla glorificazione nella Pasqua di Maria, l’Assunzione, papa Francesco ha voluto che il lunedì dopo Pentecoste si celebrasse Maria Madre della Chiesa.

Lo Spirito Santo trasformi tutta la nostra vita come ha trasformato la sua. Lasciamo che la Risurrezione ci rigeneri, spirito, corpo e anima. E affidiamo il nostro cammino a Lei perché dall’alto della croce Gesù ha voluto questo affidamento reciproco: “Madre, prendi con te fra’ Sereno, che d’ora in poi è tuo figlio, Sereno, prendi con te Maria, mia Madre che d’ora in poi è tua Madre! Ti accoglie sotto la mia croce”

Lei è la Madre della Chiesa, suo cuore potente che ci aiuta con semplicità a comprendere e a vivere il Mistero di Dio e della Chiesa, del nostro cammino di salvezza.

Qualcuno mi ha chiesto la spiegazione del Vangelo di sabato, ommessa per brevità. La colloco qui perché si collega con oggi. Giovanni segue Gesù e Pietro. Pietro dice: «Signore, che cosa sarà di lui?». C'è la preoccupazione di Pietro che può essere solo umana ma anche “istituzionale”, e c'è il chiacchiericcio (Si diffuse perciò tra i fratelli la voce…”) che chiosa su tutto e generalmente sbaglia, appigliandosi ad aspetti secondari, sentenzia senza gli elementi per giudicare. Il chiacchiericcio dura nel tempo e prende ampiezza e l’Apostolo sente il dovere di fare precisazioni, come lezione spirituale per tutti noi. La conclusione generale è quindi: ognuno faccia il suo, confidando nel Signore che continua a guidare la sua Chiesa con mano sicura. Siamo nelle mani del Signore! Formidabile Parola che ci incoraggia e ci rassicura anche se chiede umiltà.

Ma c'è anche un risvolto istituzionale importante: “Gesù, mi hai confermato come Pastore-Roccia. Qual è il posto di Giovanni riguardo a questa mia missione, lui che più volte ha intuito prima di me la verità, è stato fino ai piedi della croce, ha visto uscire sangue ed acqua dal costato del Signore, è stato colui al quale Maria è stata affidata concretamente anche se sappiamo che la maternità della Vergine è per tutti noi…?

Nella Chiesa non c'è compagine rigida. La Chiesa (il Papa) riconosce e accoglie i carismi che Dio dona liberamente a chi vuole, promuove i carismi autentici e respinge quelli che non vengono da Dio o i gruppi che hanno abbandonato la fede e la disciplina cattoliche. I carismi che sono liberi (“A te che importa?”) sono sottomessi al discernimento della Chiesa. I santi non cercano il potere, ma contagiano, attraggono. L’autorità esiste ma è un servizio. San Francesco era più santo del Papa ma gli ha chiesto un cardinale come “governatore, protettore e correttore di questa fraternità” (Regola Bollata Cap. XII).

 

Prima Lettura  Gen 3,9-15.20
Madre di tutti i viventi.

Dal libro della Genesi
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».

Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».

L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Parola di Dio. 

Oppure: At 1, 12-14
Erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme a Maria,
la madre di Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli  
[Dopo che Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato.
Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo.
Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 86
R. Salvami, Signore, per la tua misericordia.

Sui monti santo egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.   
R.

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui,  l'Altissimo, la mantiene salda ».   
R.

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».   
R. 
  
Canto al Vangelo 
Alleluia, alleluia.

Vergine felice,
che hai generato il Signore;
beata Madre della Chiesa
che fai ardere in noi
lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo.
Alleluia.

  

Vangelo  Gv 19, 25-34
Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

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