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martedì 28 giugno 2022

GUERRA, MINACCIA NUCLEARE, CRISI ALIMENTARE: LA TEMPESTA STA NELLE MANI DI DIO? / Sant'Ireneo, Vescovo e Martire.

 



Amos è un profeta che dovrebbe fare il profeta, parlare di salvezza dell’anima, di liturgia e di sacramenti. Invece parla di giustizia sociale, di paga degli operai, di difesa dei poveri in tribunale, e minaccia pure chi sfrutta i più deboli. E pretende di parlare in nome di Dio! Oggi farebbe pure l’ecologista!? Facesse il Papa, scusate il Profeta, come si deve.

Sant’Ireneo come molti delle prime generazioni cristiane ha lasciato tutto e la sua nativa Smirne per portare il Vangelo a popoli lontani. Fu vescovo di Lione per 25 anni, successore di san Potino, morto martire assieme ad altri 47 fratelli. Morì ultra settantenne, forse martire anche lui. Certamente il messaggio cristiano non si conformava al mondo di allora, altrimenti perché le persecuzioni? Tempi di acque agitate in cui la fede ha permesso alle comunità cristiane di attraversare i marosi e di rafforzarsi sempre di più. Mi viene in mente il motto di Parigi, città sulla Senna, che si adatta bene a noi discepoli di Cristo e alla nostra comunità-ecclesia: “Fluctuat nec mergitur”, "è sbattuta dai flutti ma non affonda". Forse, nel caso di Parigi questo motto è dettato solo dall'orgoglio e dal coraggio umani. Nei cristiani la perseveranza e la speranza sono dettate dalla fiducia nell’amore onnipotente di Dio, oltre che alla fierezza di appartenergli e al coraggio umano sempre necessario abbinato alla mitezza e pazienza che caratterizza i discepoli di quel Chrestos (mite) come chiamavano anche il Messia di questa nuova Via, che si era lasciato condannare e uccidere accettando il supplizio della croce, e che affermavano essere risorto.

Anche oggi siamo in acque molto agitate, come mondo e come Chiesa. Dio ha un progetto di bene per l’Umanità. Tutto sta nelle sue mani, avvolto dal suo Amore e anche se la Tempesta  ci scuote, non dovrebbe spaventarci. Dobbiamo soltanto agire come Cristo, fedeli ai suoi sentimenti e insegnamenti senza mai separare sentimenti e insegnamenti.

 

Prima Lettura  Am 3,1-8; 4,11-12
Il Signore Dio ha parlato: chi può non profetare?

Dal libro del profeta Amos
Ascoltate questa parola 
che il Signore ha detto riguardo a voi, Israeliti, 
e riguardo a tutta la stirpe che ho fatto uscire dall'Egitto: 
«Soltanto voi ho eletto tra tutte le stirpi della terra; 
perciò io vi farò scontare tutte le vostre iniquità». 
Camminano forse due uomini insieme 
senza essersi messi d'accordo? 
Ruggisce forse il leone nella foresta, se non ha qualche preda? 
Il leoncello manda un grido dalla sua tana se non ha preso nulla? 
Cade forse l'uccello a terra, se non gli è stata tesa un'insidia? 
Scatta forse la tagliola dal suolo, se non ha preso qualche cosa? 
Risuona forse la tromba nella città, 
senza che il popolo si metta in allarme? 
Avviene forse nella città una sventura, 
che non sia causata dal Signore? 
In verità, il Signore non fa cosa alcuna 
senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti. 
Ruggisce il leone: chi mai non trema? 
Il Signore Dio ha parlato: chi può non profetare? 
Vi ho travolti come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra; 
eravate come un tizzone strappato da un incendio: 
e non siete ritornati a me dice il Signore. 
Perciò ti tratterò così, Israele! 
Poiché questo devo fare di te, 
prepàrati all'incontro con il tuo Dio, o Israele!  

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 5
Guidami, Signore, sulla via della giustizia.

Tu non sei un Dio che si compiace del male; 
presso di te il malvagio non trova dimora; 
gli stolti non sostengono il tuo sguardo. 

Tu detesti chi fa il male, 
fai perire i bugiardi. 
Il Signore detesta sanguinari e ingannatori. 

Io per la tua grande misericordia 
entrerò nella tua casa; 
mi prostrerò con timore nel tuo santo tempio. 

Canto al Vangelo 
 Cf Sal 120,5.8 
Alleluia, alleluia.

Il Signore è il tuo custode, veglia su di te;
egli sta alla tua destra: non lascerà vacillare il tuo piede.
Alleluia.
 
Vangelo 
  Mt 8, 23-27
Levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. 

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, essendo Gesù salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. 
Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». 
Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. 
I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?». 

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