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mercoledì 17 ottobre 2018

QUELLI CHE SONO DI CRISTO GESU' HANNO CROCIFISSO LA CARNE CON LE SUE PASSIONI / 17 ottobre Sant'ignazio di Antiochia

Martirio di sant'Ignazio di Antiochia.

Sant’Ignazio è l’anziano vescovo della comunità di Antiochia in Siria (35 - 108 dopo Cristo). Il suo cammino spirituale è stato tale che sente dentro di sé solo: “un’acqua che mormora: vieni al Padre!” e quindi, arrestato e condotto a Roma non desidera essere liberato ma desidera il martirio per essere veramente discepolo di Cristo, veramente Figlio di Dio. Lui ha finito il cammino di conversione …
Questo non gli fa dimenticare di occuparsi di tutti, dei soldati suoi carcerieri (che chiama “leopardi”) anche se ricambiano il suo amore paterno con brutalità maggiori, dei fratelli delle comunità che gli vengono incontro con i loro vescovi lungo il suo viaggio …
Egli vive veramente il “Padre nostro” che recitiamo anche noi ogni giorno. Dio è veramente suo Padre ed egli si abbandona con totale fiducia in Lui. Da Dio gli può venire solo bene, anche se è la croce, il martirio e la morte. E Dio non è solo il “suo” Padre, ma è anche il Padre “nostro”. Non si stacca mai dalla sua comunità.
Perché Dio diventi suo Padre in questo modo così stabile e totale, sant’Ignazio ha usato la libertà che gli ha dato la fede per lasciarsi guidare dallo Spirito di Cristo e crocifiggere la propria carne con le sue passioni come gli ha insegnato san Paolo (prima lettura), e non è mai caduto nel clericalismo distaccandosi dal resto del popolo, amando i primi posti in chiesa, o approfittando della sua posizione per imporre i precetti agli altri trovando per sé le giustificazioni per non metterli in pratica.

Leggiamo questa risposta di papa Francesco a un seminarista lombardo:
... Tu parli di “questo mondo sempre più secolarizzato”. Ma io ti dico: La secolarizzazione è la stessa, più o meno, quella di Gesù e quella del nostro tempo (oggi come allora con gente che non vuole ascoltare gli apostoli, che fa sacrifici umani, oggi in guanti bianchi). … (dobbiamo fare) le stesse cose concrete che ha fatto Gesù, che hanno fatto gli Apostoli. Come si costruisce la Chiesa? Prendete il Libro degli Atti degli Apostoli e lì c’è, la stessa cosa. Non c’è un altro metodo fondamentale diverso. Sì, ci sono sfumature, cambiamenti di epoca, ma l’essenziale è lo stesso che ha fatto Gesù.
… Cosa faceva Gesù? Vicinanza. La vicinanza, l’incontro. Gesù incontrava il Padre nella preghiera e Gesù incontrava la gente. Incontrava anche i nemici, e a volte li ascoltava, spiegava loro, altre volte diceva loro cose che sembrano parolacce. Per esempio, leggi Matteo 23: non sono cose belle quelle che dice Gesù, lì. Perché era vicino e poteva dire le cose chiare, e ad alcuni non piacevano; e poi Lui ha dovuto pagare il prezzo di questo, sulla croce. Fare lo stesso di Gesù: vicinanza. Vicinanza a Dio, vicinanza alla gente, vicinanza al popolo di Dio.
(non dovete essere) “chierici di Stato”, perché Gesù bastonava forte il clericalismo del suo tempo: gli scribi, i farisei, i dottori della legge…, molto forte. E io vi dico che il clericalismo è una perversione della Chiesa. Quando si vede un giovane prete tutto centrato su sé stesso, che pensa a fare carriera, questo è più dalla parte dei farisei e sadducei che dalla parte di Gesù. Questa è la verità.  
La Madonna della Condiscendenza - P. Rupnik.
(Gesù) è venuto anche a farsi uno di noi: così vicino! È la condiscendenza di Dio che scende: quella che si chiama la synkatabasi. È l’atteggiamento fondamentale di Dio che si fa uomo per noi, si fa vicino. L’atteggiamento del prete è quello. Mi hanno regalato … un’icona: la Madonna è al centro, grande, e ha il piccolo Gesù qui [in grembo ma in piedi], un Gesù di quattro o cinque anni; le mani della Madonna sono così, come una scaletta, e Gesù scende, scende da noi... Nella mano destra tiene la pienezza della legge [un rotolo] e con la sinistra si aggrappa alla Madonna, per non cadere. Dio è un uomo che scende. È la Madonna della condiscendenza: il centro è Gesù. La Madonna fa da scala per questo mistero della vicinanza. Per questo la devozione alla Madonna aiuta a essere vicini a Gesù.

Prima Lettura   Gal 5, 18-25
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio.
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge.
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.   

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 1 
Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita. 
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. 
  
Canto al Vangelo 
  Gv 10,27
Alleluia, alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 11, 42-46
Guai a voi, farisei; guai a voi dottori della legge.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

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