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mercoledì 3 ottobre 2018

LASCIA CHE I MORTI SEPPELLISCANO I LORO MORTI / mercoledì XXVI° sett. T.O.

Cimitero di Duma, Siria. 


Giobbe costata che Dio “fa cose tanto grandi da non potersi indagare”… Da allora l’uomo ha indagato, eccome, e la scienza (che non è Rivelazione ma solo un avanzare tra osservazione, ipotesi, verifica) ha camminato veloce. Ma il senso di meraviglia non è cessato. Sia che si vada verso il macrocosmo o verso il microcosmo, verso l’infinitamente grande o verso l’infinitamente piccolo, si scoprono sempre più meraviglie. Ho scritto l’altra estate un post sulla posizione eccezionale della nostra Terra nel sistema del nostro Sole nei confronti degli altri pianeti. Anche paragonata agli “eso-pianeti” (i pianeti che girano attorno ad altre stelle), simili come massa alla Terra, si vede che i vari equilibri di cui gode la nostra Terra nei confronti della sua stella, il Sole, e che hanno favorito la crescita della vita, sono eccezionali. Ma quest’estate con una monografia sulla Via Lattea ho scoperto che ci sono altri fattori necessari alla vita che ci caratterizzano: la forma a spirale della nostra Galassia che genera maggiore stabilità delle stelle, in particolare per il nostro Sole che situato quasi all’estremità di un braccio si trova come in un tranquillo e periferico quartiere residenziale di villette, quasi “in campagna” nei confronti del “caotico centro città”. Ma c'è di più: la nostra Galassia non ha avuto scontri maggiori con altre Galassie o gruppi di stelle da 11 miliardi di anni, sui quasi 14 miliardi di anni di esistenza dell’Universo. Calcolando il tempo necessario per la formazione delle prime stelle e galassie si può dire che la nostra è stata preservata fin da sempre (il prossimo scontro dovrebbe avvenire fra 45 miliardi di anni. Insomma, possiamo preoccuparci di altro!).
Ci troviamo dunque di fronte all’immensità della Vita (e quindi di Dio Creatore) e alla nostra piccolezza, al nostro essere come l’erba del campo, oggi ci sei e molto presto morirai! Che senso ha la vita? Gli antichi, senza la scienza di oggi hanno dato delle risposte validissime ancora oggi. È questo occhio penetrante che dobbiamo seguire ancora oggi e non perderci nei meandri del relativismo, fare un cammino e non stare nel labirinto delle nostre paure e dei nostri compiacimenti narcisistici morbosi.
Anzi, questo “occhio penetrante”, questo sguardo di fede dato da Dio al popolo della Bibbia si fa cammino e giunge fino a Gesù e al suo Vangelo ed è l’unica risposta alla domanda che chiede: “che senso ha la vita?”
Ora Gesù ci ripete nel Vangelo odierno: la tua vita è un dono straordinario ma presto morirai. Scegli oggi! Non aspettare più! Gesù ce lo dice in un modo sconcertante, fino a sembrare maleducato, disumano, non certo mosso dalla “carità” mielosa che vorremmo. Gesù dice queste parole folle: “Non andare al funerale di tuo padre, non tornare a salutare i tuoi. Tuo vero Padre, colui che ti ama e ti salva è Dio”.
Follia, sì. Ma follia che si è rivelata equilibrio meraviglioso nei santi, libertà vera e sapienza: Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini”. (1Cor 1:25)

Prima Lettura   Gb 9, 1-12.14-16
Come può un uomo aver ragione innanzi a Dio?
Dal libro di Giobbe
Giobbe rispose ai suoi amici dicendo:
In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione innanzi a Dio?
Se uno volesse disputare con lui,
non gli risponderebbe una volta su mille.
Saggio di mente, potente per la forza,
chi s'è opposto a lui ed è rimasto salvo?
Trasporta le montagne e non lo sanno,
egli nella sua ira le sconvolge.
Scuote la terra dal suo posto e le sue colonne tremano.
Comanda al sole ed esso non sorge
e alle stelle pone il suo sigillo.
Egli da solo stende i cieli e cammina sulle onde del mare.
Crea l'Orsa e l'Orione,
le Plèiadi e le costellazioni del cielo australe.
Fa cose tanto grandi da non potersi indagare, meraviglie da non potersi contare.
Ecco, mi passa vicino e non lo vedo,
 se ne va e di lui non m'accorgo.
Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?
Chi gli può dire: «Che fai?».
Tanto meno io potrei rispondergli, trovare parole da dirgli!
Se avessi anche ragione, non potrei rispondergli,
al mio giudice dovrei domandare pietà.
Se io lo invocassi e mi rispondesse,
non credo che voglia ascoltato la mia voce.   

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 87 
A te, Signore, sale la mia preghiera. 
Tutto il giorno ti chiamo, Signore,
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti?
O sorgono le ombre a darti lode? 
Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro,
la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi,
la tua giustizia nel paese dell'oblio? 
Ma io a te, Signore, grido aiuto,
e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi,
perché mi nascondi il tuo volto?
  
Canto al Vangelo 
  Cf Fil 3,7-9
Alleluia, alleluia.

Tutto considero una perdita e tutto lascio indietro,
per conquistare Cristo ed essere trovato in lui.
Alleluia.

Vangelo
   Lc 9, 57-62
Ti seguirò dovunque tu vada.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre andavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada».
Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Séguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre».
Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa».
Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

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