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mercoledì 31 ottobre 2018

ANGELO O TOSSICODIPENDENTE? / mercoledì XXX° sett. T.O.



Ieri Paolo diceva che l’essere sottomessi l’uno all’altra nel timore di Cristo per marito e moglie tiene conto dei doni e approcci diversi che modellano il loro rapporto. Complementarità quindi e non sovrapposizione o competizione tra uomo e donna.
Accade lo stesso nella relazione genitori figli. Non ci vuole il papà amico, la mamma amica, sorella, ma il sottomettersi del padre ai figli è assumere il suo ruolo di padre, amorevole e autorevole insieme. L’autorità innanzitutto come esempio e poi come presenza e guida sicura. Jean Vanier dalla sua esperienza con i più deboli parla dell’autorità come un: “sei importante quanto me, io sono qui al tuo fianco per aiutarti ad alzarti” e a scanso di equivoci parla anche dei “no” che aiutano a crescere (“figli obbedite” … “perché tu abbia una vita lunga e felice”).
Essere padre e non eterno bambino o adolescente, presente e non sfuggente. Essere madre e non chioccia che impedisce ai pulcini di crescere e diventare adulti.
Désirée che è stata drogata fino a morirne per poter abusare di lei, chi era? I media si dividono tra l’angelo e la tossicodipendente. Una cosa è certa: cosa ci faceva una ragazza  sedicenne di Latina a Roma per cercare droga? Non è normale. Non so chi era Désirée ma a me pare che sia comunque anche una vittima. Vittima della separazione dei suoi genitori, di un ambiente non più cristiano, anche se ha ricevuto comunione e cresima, di non essere stata educata realmente nella disciplina e negli insegnamenti del Signore che potevano salvare la sua vita? Metto un punto interrogativo perché non la conosco ed è stupido sparare giudizi da lontano. Però in una riflessione generale molto seria sul presente e il futuro dei giovani e non, sappiamo che la separazione dei genitori crea difficoltà immense ai figli nella loro crescita, che ricevere nel profondo del cuore una educazione cristiana, anche con tutti i limiti, è un dono immenso. Vedo però ben poche famiglie che fanno realmente crescere i loro figli “nella disciplina e gli  insegnamenti del Signore”.  Colpa anche mia.
Infatti ci troviamo di fronte ad un compito molto grande di fronte al quale ci sentiamo tutti inadeguati. Ma questo compito, come tutti i compiti della vita, è necessario e facendo fiducia al Signore sappiamo che donando la nostra vita possiamo farlo. Lo possiamo fare e lo dobbiamo fare. Compito arduo, porta stretta dice il Vangelo! Coraggio, sforzatevi di entrare dice Gesù.

Prima Lettura   Ef 6, 1-9
Prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. «Onora tuo padre e tua madre!». Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: «perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra». E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore.
Schiavi, obbedite ai vostri padroni terreni con rispetto e timore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per farvi vedere, come fa chi vuole piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo di cuore la volontà di Dio, prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini. Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo che libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene.
Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il Signore, loro e vostro, è nei cieli e in lui non vi è preferenza di persone.     

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 144 
Fedele è il Signore in tutte le sue parole. 
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. 
Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. 
Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.  
  
Canto al Vangelo 
  2 Ts 2,14
Alleluia, alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

Vangelo
   Lc 13, 22-30
Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio. 
Dal vangelo secondo Luca 
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

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