Francesco riceve le Stimmate Gentile da Fabriano - tempera su tavola. |
D’ora
innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo. Paolo dice
a chi avanza teorie diverse dal Vangelo o vuole discutere il suo insegnamento
che il suo corpo, visibilmente, porta i segni della sua appartenenza a Cristo e
quindi della sua conoscenza esperienziale di Lui e della autorevolezza della
sua dottrina.
Stigmata è una parola forte: è un marchio. Quel marchio che si faceva con
un bulino sopra la fronte di uno schiavo convinto di reato, oppure sopra il
braccio dei coscritti dopo averli riconosciuti idonei al servizio militare,
ecc.
Gesù è un condannato che si è caricato dei nostri peccati e, assieme, ci
arruola nel suo combattimento per il Regno della Luce contro il Regno del male.
Quindi le stimmate di Paolo, che sono sicuramente le cicatrici che hanno lasciato
le varie flagellazioni e maltrattamenti che ha subito perché annunciava il Vangelo
hanno valore di infamia per il mondo, ma di idoneità al Regno di Dio per gli
eletti.
Nella prima metà del XX° secolo, durante il protettorato francese, un prete
andò a vivere in totale povertà in mezzo ai berberi metà animisti e metà
musulmani nelle montagne del Marocco. Ognuno che veniva gli dava consigli e poi
… scappava. E lui rispondeva: “Io sono qui da trent’anni. Questo è un fatto!”
Di fronte alle stimmate di san Francesco pensiamo al marchio di infamia che
rappresentano le ferite di un crocifisso e che non si può entrare nel Regno di Dio
se non attraverso molte tribolazioni.
Seconda Lettura Gal 6,14-18
Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15
Tu sei, Signore, mia parte di eredità.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Tu sei, Signore, mia parte di eredità.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Vangelo Mt 11,25-30
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
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