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venerdì 9 settembre 2022

PRIMA DI ESSERE MADRE, MARIA E' FIGLIA / 8 settembre, Natività della Vergine Maria.

 


La Chiesa è in festa per la nascita della Vergine Maria. Prima di essere Madre, è figlia. Figlia di Sion, cioè di un popolo, ma anche di una coppia umana, nel succedersi delle generazioni che trasmettono la vita e la Promessa di Dio fatta ad Abramo e alla sua discendenza. Tra gli antenati di Maria e Gesù non tutti sono santi, eppure fanno parte del progetto di salvezza di Dio. Nella genealogia di Gesù spiccano nomi di donne, pochi ma tutti significativi, segni di episodi fuori dagli schemi, spesso di peccato. Peccato della donna oppure piuttosto dell’uomo accanto a lei. Gli uomini peccatori che Gesù salva sono anche i suoi parenti.

Chi si sposa entra in questo progetto di salvezza attraverso la catena delle generazioni umane, perfezionate dalla fede, dalla grazia. Avere Gesù e Maria, i santi, come parenti, come fratelli e sorelle, ci riempie di gratitudine per il passato ereditato, di entusiasmo per il presente cercando di lasciare un’eredità ancora migliore a chi ci segue, e di speranza per il futuro che il Signore prepara, trasfigurato in paradiso per chi lascia questa terra, amato e guidato per le generazioni nuove che si affacciano alla vita e alla responsabilità.

Voi che vi sposate oggi non pensare solo al vostro bene – immenso – di coppia, ma anche al bene delle vostre famiglie e al bene comune, di tutta la Comunità. Questo bene si deve estendere al futuro, futuro di tutti e anche dei vostri figli. Un figlio non deve essere felice solo oggi ma anche per tutta la sua vita e per i suoi stessi figli. Tutto è connesso: i valori, la mentalità che sostiene l’organizzazione della società, l’ecologia. Chi ha parecchi decenni sulle spalle si ricorda che da ragazzo viveva in un mondo molto meno inquinato. Chi ha inquinato questo mondo? Lui e la sua generazione. Nessun altro. Se non vogliamo che la situazione diventi insopportabile e fuori controllo per i figli che nasceranno, ci dobbiamo impegnare tutti, grandi e piccoli. Non c'è altra via che quella del bene comune.

Voi che avete trovato nella vostra Comunità religiosa la salvezza o almeno una ragione di vita felice, impegnata per il Vangelo, non generate figli come una coppia sposata, ma spiritualmente generate vita attorno a voi e anche le nuove vocazioni sono, saranno vostre figlie. Quando Mons. Delle Nocche è arrivato a Tricarico, la sede del vescovo era vacante da anni e Roma non riusciva a trovare qualcuno che volesse “andarsi ad impiccare” in quel luogo sperduto da dove il vescovo precedente era scappato. Possiamo dire che con l’arrivo del Delle Nocche, “il popolo che abitava nelle tenebre ha visto sorgere una grande luce”. Ha dovuto fondare un Istituto nuovo perché nessun Istituto di suore ha accettato di venire lì per annunciare e testimoniare il Vangelo. Anche questo ha permesso a molte ragazze di crescere evangelicamente sotto la sua guida, conoscere il Signore e trovare la salvezza. A cominciare da Madre Macchina. Ma se le suore di oggi non cercano di amare Dio con tutto il cuore, tutta la mente, tutte le forze, la Comunità si appiattisce e, non solo le vocazioni saranno meno numerose, ma le giovani suore, pur con tutte le regole scritte dal Fondatore, biografie e raccolte dei suoi insegnamenti, si modelleranno sull'esempio 

delle anziane, partiranno già con l’handicap di una vita diventata scialba, confusa, o irrigidita sul passato.

 

Prima Lettura  Mi 5,1-4a
Partorirà colei che deve partorire.

Dal libro del profeta Michèa
E tu, Betlemme di Èfrata,
così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,
da te uscirà per me
colui che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall’antichità,
dai giorni più remoti.
Perciò Dio li metterà in potere altrui,
fino a quando partorirà colei che deve partorire;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.
Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra.
Egli stesso sarà la pace!

Oppure:  Rm 8, 28-30
Quelli che Dio da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 12
Gioisco pienamente nel Signore.

Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi.

Io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato. 

Il Signore scriverà nel libro dei popoli: 
«Là costui è nato». 
E danzando canteranno: 
«Sono in te tutte le mie sorgenti».  

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.

Beata sei tu, o Vergine Maria,
e degna d'ogni lode:
da te è nato il Sole di giustizia,
Cristo Dio nostro.
Alleluia.

 

Vangelo  Mt 1,1-16.18-23  Forma breve: Mt 1,18-23
Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.

Dal vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. 
[Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi. 
]

 

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