Visualizzazioni totali

mercoledì 14 settembre 2022

GIORNATA DI PREGHIERA PER L'UCRAINA E IL SUO POPOLO IN TUTTA EUROPA / 14 settembre. Festa dell'Esaltazione della Croce.



Mentre l'esercito ucraino, aiutato dalla resistenza della popolazione locale, ottiene significativi successi contro l'occupante russo, la guerra, purtroppo, non è finita. E si profila il rischio di una drammatica escalation nucleare, da parte di un governo russo in grande difficoltà che ha già moltiplicato i ricatti e potrebbe preferire il disastro totale piuttosto che perdere la faccia. L'aggressione nucleare all'Europa era programmata 40 anni fa dall'allora Unione Sovietica, ma poi vennero Giovanni Paolo II e Gorbaciov. Una mia riflessione è che, avendo fatto della rivincita l'asse della sua politica, la determinazione del Governo della Federazione Russa a non subire l'umiliazione di un nuovo tracollo dovrebbe logicamente essere più forte ancora. Dobbiamo davvero pregare e convertirci. San Michele protettore dell'Ucraina ci aiuti tutti e combatta satana e i suoi servi (ovunque e chiunque siano).

Videomessaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina nel 202mo giorno di guerra in Ucraina

(Chiesa greco-cattolica ucraina, Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore, Roma)

13 settembre 2022
Sia lodato Gesù Cristo! 
Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Oggi è martedì 13 settembre 2022 e in Ucraina è già il 202° giorno della grande guerra, guerra sacrilega, sanguinosa e ingiusta che la Russia conduce contro il popolo ucraino.
Sono 202 giorni di coraggiosa resistenza ma anche 202 giorni di grande dolore che affligge il nostro popolo.
Durante l'ultimo giorno e la notte scorsa la terra ucraina ha tremato di nuovo, e lungo l'intera linea del fronte ci sono state pesanti battaglie sanguinose. Con l'aiuto di Dio il popolo ucraino sta riconquistando la sua terra datagli da Dio.
Secondo le informazioni che abbiamo ricevuto, dalla mano assassina dell’occupante ogni giorno vengono liberate le nuove città e i villaggi. E vengono scoperti terribili, atroci crimini di guerra contro l’umanità.
Secondo le informazioni finora fornite, ogni giorno vengono registrati circa 200 crimini di guerra. Si tratta di uccisioni di massa dei civili, torture, saccheggi e tutto ciò che si qualifica come un vero crimine di guerra.
Ieri l'Ucraina è stata colpita da 2 attacchi missilistici e da 25 attacchi aerei. La nostra regione di Kharkiv è stata di nuovo scossa dai razzi e dalle bombe.
Ieri Kharkiv ha cercato di ripristinare l'elettricità e l'approvvigionamento idrico  perché questa città di quasi un milione di persone per un giorno è rimasta senz'acqua.
Per tutta la notte, i russi hanno ininterrottamente bombardato la nostra regione di Dnipropetrovsk, in particolare la città di Nikopol, e diverse altre comunità locali. Possiamo immaginare quanto sia stata infernale quest'ultima notte per i nostri fratelli ucraini.
Ci si spezza il cuore guardando ciò che l'occupante russo sta lasciando dietro di sé sul suolo ucraino.
Oggi - ed è solo quello che si può registrare - sono state distrutte più di 900 strutture sanitarie ed, inoltre, più di 200 chiese ed edifici religiosi.
Sentiamo oggi che è nostro dovere morale prenderci cura di quei nostri fratelli e sorelle che si sono trovati nei territori occupati e adesso liberati. A giorni si aprirà l'occasione per raggiungerli e portare loro il primo, urgente aiuto e riscaldarli con l'amore dei nostri cuori.
Ecco perché desidero fare appello a tutti coloro che oggi mi ascoltano: mostriamo ai nostri fratelli e sorelle, che adesso vivono i momenti più difficili, la nostra solidarietà e l'amore cristiano.
E ancora una volta oggi diciamo: “L'Ucraina resiste. L'Ucraina combatte. L'Ucraina prega”.
Adesso vorrei riflettere con voi sul nono passo o il nono comandamento della nostra Guida Sociale del Credente che dice quanto segue: "Rispetto le risorse naturali della Terra come dono di Dio, e le uso con giudizio”.
Domani celebreremo il giorno di Dio Creatore. Dunque, oggi è molto importante per noi renderci conto che la responsabilità per l'ambiente è parte integrante della morale cristiana.
Una persona non può essere felice senza rispettare l’ambiente.
Non possiamo essere persone di successo, non possiamo costruire una cultura della vita e una civiltà sviluppata senza il rispetto per l'ambiente. Altrimenti agiamo come invasori, predatori, ladri, privando le generazioni future di quel grande dono, grande tesoro che è la nostra terra ucraina donataci da Dio.
Oggi guardiamo a ciò che il nemico lascia dopo di sé: città e villaggi arsi e distrutti, campi di grano bruciati, foreste devastate, terre nere minate, stagni, fiumi e fonti d'acqua inquinati e non più adatti a darci l’acqua potabile.
E vediamo che la guerra è un crimine non solo contro la vita umana, bensì un crimine contro la creazione di Dio.
Oggi è molto importante per tutti noi comprendere la nostra responsabilità per i doni che il Signore Dio ci offre. I nostri contadini, gli agricoltori, tutti coloro che lavorano la terra, affermano che quest'anno il Signore Dio ha dato all'Ucraina un gran raccolto come mai in precedenza. Forse, durante tutti gli anni dell'indipendenza dell'Ucraina, la terra ucraina non aveva ancora dato un raccolto così generoso. Penso che non sia invano. Il Signore Dio ci benedirà, darà alla terra il raccolto, frutto del nostro lavoro, per essere grati a Dio per i Suoi doni, e alla nostra terra ucraina per essere nutriti in questi tempi difficili dovuti alla tragedia della guerra.
Penso inoltre che dobbiamo condividere quei frutti con tutti coloro che sono stati privati della possibilità di seminare e raccogliere, che quest'anno non hanno potuto piantare e coltivare i loro orti, per coloro che sono stati appena liberati dal piede dell’invasore russo dai nostri soldati, soldati di pace e luce, dal nostro esercito.
Perciò oggi ringraziamo il Signore Dio per il suo dono, il dono della Sua creazione.
Chiediamo a Lui la saggezza di poter disporre giudiziosamente di quei doni. Abbracciamo, affrettiamoci ad aiutare quei fratelli e sorelle che oggi sono più bisognosi, che più hanno sofferto per questa guerra.
Oggi desidero rivolgere una speciale parola di gratitudine ai nostri agricoltori, ai nostri contadini, a tutti coloro che si prendono cura della nostra madre terra. Grazie per il vostro impegno, perché grazie alla nostra feconda terra ucraina e al vostro lavoro, al vostro coraggio, al coraggio di scendere in campo anche quando può essere pericoloso per la vostra vita, oggi l'Ucraina ha il pane. Inoltre, potete condividere quel pane con i vostri cari.
L'autunno è sempre la stagione del raccolto, non dimentichiamo di ringraziare il Signore Dio per questo dono durante il tempo della messe.
Che Dio benedica i nostri agricoltori.
Insieme, con il nostro lavoro e la nostra solidarietà, sosteniamo la rinascita della campagna ucraina. Che la nostra terra ucraina porti molti frutti buoni per le persone bisognose di oggi.
Dio, benedici l'Ucraina, Dio, benedici il suo popolo laborioso, benedici tutti coloro che sviluppano la cultura e che rispettano l'ambiente.
Benedici il nostro esercito ucraino che è la nostra speranza per la protezione di questa terra, e rendi tutti noi sapienti amministratori nel Tuo universo dato da Dio.
Dio, benedici l'Ucraina con la Tua giusta pace celeste.
La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per gli uomini, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Nessun commento:

Posta un commento