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lunedì 15 luglio 2019

VATICANO PLASTIC FREE E ALTRE INIZIATIVE



Silenziosamente, sotto papa Benedetto, il Vaticano (certo uno Stato piccolissimo e senza produzione industriale) è diventato ad “emissioni zero di CO2”. Cioè, oltre alla riduzione delle emissioni in sé, anche grazie all’installazione di pannelli solari, il Vaticano ha piantato foreste su terreni di sua competenza al punto di compensare le sue emissioni di CO2.

Ma non si è fermato lì. La raccolta differenziata dei rifiuti è passata dal 35% nel 2016 al 55% di oggi con l’obiettivo di arrivare al 70-75% da qui a tre anni. Per quanto riguarda i rifiuti speciali invece si è creato nel 2016 un’isola ecologica all’interno delle mura vaticane che oggi raccoglie in modo differenziato il 98% di questi rifiuti, con l’obiettivo di arrivare praticamente al 100% nel 2020.

Da cinque mesi è partito il trattamento dell’umido avviando catene di economia circolare. In pratica si fa il terriccio da compost che viene riutilizzato come concime di buona qualità nei giardini stessi del Vaticano o a Castel Gandolfo.

Oggi si sta per raggiungere un altro traguardo: diventare totalmente Plastic Free. Entro fine anno non si venderà più plastica monouso in Vaticano.

Dopo lo stop delle vendite di sigarette (con relativa perdita economica importante per le casse dello Stato del Vaticano) ecco altre buone notizie che ci rallegrano e ci stimolano a un impegno maggiore. Molti mi chiedono in quale anno sarà eliminata per legge la plastica monouso in Italia. Veramente non lo so di preciso. So che possiamo fare molto di più fin da adesso è che è necessario farlo senza aspettare che ce lo imponga la legge.

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