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mercoledì 17 luglio 2019

AUDACIA E UMILTA' VANNO INSIEME? / mercoledì XV° sett. T.O.



Dio rivela il suo Nome a Mosè. Gesù dice che il Padre rivela il suo mistero ai piccoli. Quindi Mosè era un piccolo. Ma Mosè non era un grande, con tutto quello che ha fatto? Dal Vangelo ma anche dalla sua vita comprendiamo che Mosè era un piccolo. Da “principe d’Egitto” educato alla corte del Faraone, iniziato alla Sapienza degli Egizi, finisce come oscuro pastore di pecore afflitto da balbuzia che invecchia nella steppa, senza poter né brillare né aiutare il suo popolo ridotto in schiavitù.
Mosè era un piccolo ma ha avuto il coraggio nel suo Dio di intraprendere questa avventura (vedi 1 Tessalonicesi 2,2: “Ma dopo avere prima sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come ben sapete, abbiamo avuto il coraggio nel nostro Dio di annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte”.). Infatti l'audacia in Dio va di pari passo con la piccolezza vissuta nella fede e a causa della fede. La piccolezza che non esce da sé non è vera umiltà ma mancanza di fiducia in Dio o di volontà di servirlo. L’audacia senza piccolezza e umiltà non viene da Dio.
Quanti passi dobbiamo ancora fare in umiltà e audacia... 

Prima Lettura   Es 3, 1-6. 9-12
L’angelo del Signore apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto.
Dal libro dell'Èsodo
In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb.
L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?».
Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il Signore disse: «Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!».
Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte».

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 102 
Misericordioso e pietoso è il Signore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia
Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele. 

Canto al Vangelo 
  Mt 11,25
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

Vangelo
   Mt 11, 25-27
Hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». 
 

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