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lunedì 8 luglio 2019

PREGHIERE POTENTISSIME / Lunedì XIV° sett. T.O.

Scala di Giacobbe - Marc Chagall.
Nel Vangelo di oggi troviamo esempi di preghiera che sono di grande insegnamento per noi.


Un notabile ha appena perso la figlia. Crede che Gesù ha il potere di farla risorgere. Oltre il rischio della delusione, si espone alle beffe della gente attorno. Un capo ha un’immagine da difendere. Ora la derisione che cade su Gesù ricadrà su di lui in caso di insuccesso. Grande è la sua fede.
Una donna soffre da anni di una malattia vergognosa eppure osa avvicinarsi a Gesù. Rischia di essere respinta da lui e poi bollata dal suo vicinato perché, lei impura, è andata a contaminare un uomo (santo). Per questo cerca un contatto fisico minimo. La vecchia traduzione usava il verbo “guarire” ma lei cerca la salvezza. Grande è la sua fede.
Nella prima lettura Giacobbe sogna una scala che congiunge la terra al cielo e Dio che gli promette di benedirlo con il possesso della terra e di una discendenza numerosa. Giacobbe aderisce al progetto del Dio di suo Padre e di suo Nonno e promette di considerarlo come suo unico Dio e protettore se compirà le sue promesse. Sembra che la fede di Giacobbe sia meno grande eppure questa è la preghiera più “cristiana”. “Eccomi sono la serva del Signore si compia in me secondo la tua Parola” dirà molto più tardi una giovane di Nazareth. Fidarsi di Dio, entrare nella sua volontà è più che chiedere.
Cerco di sapere qual è la volontà di Dio su di me? Appoggio ancora tutta la mia vita sull’obbedienza al suo progetto? “Volerci come Dio ci vuole” diceva santa Maria Francesca de Chantal, includendo non solo il fare la volontà di Dio ma anche il modo di realizzarla secondo i suoi gusti.

Prima Lettura   Gn 28, 10-22a
Una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo.


Dal libro della Gènesi
In quei giorni, Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran. Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese là una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo.
Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. Ecco, il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo, tuo padre, e il Dio di Isacco. A te e alla tua discendenza darò la terra sulla quale sei coricato. La tua discendenza sarà innumerevole come la polvere della terra; perciò ti espanderai a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E si diranno benedette, in te e nella tua discendenza, tutte le famiglie della terra. Ecco, io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questa terra, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che ti ho detto».
Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: «Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo». Ebbe timore e disse: «Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo».
La mattina Giacobbe si alzò, prese la pietra che si era posta come guanciale, la eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità. E chiamò quel luogo Betel, mentre prima di allora la città si chiamava Luz.
Giacobbe fece questo voto: «Se Dio sarà con me e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e mi darà pane da mangiare e vesti per coprirmi, se ritornerò sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio. Questa pietra, che io ho eretto come stele, sarà una casa di Dio». 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 90
Mio Dio, in te confido. 
Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio;
la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza.
«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui».      

Canto al Vangelo 
  2 Tm 1,10 
Alleluia, alleluia.

Il Salvatore nostro Gesù Cristo ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del vangelo. 
Alleluia.


Vangelo 
  Mt 9,18-26
Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, 
[mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione. 

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