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lunedì 14 novembre 2016

HAI ABBANDONATO IL PRIMO AMORE. lunedì XXXIII T.O.


La prima lettura, dall'Apocalisse, certamente descrive questa assemblea di oggi, fatta di gente operosa anche nella fatica, perseverante, fedele alla sana dottrina. Ma san Giovanni aggiunge che ha abbandonato il primo amore. La Messa quotidiana non è forse diventata una delle tante cose da fare in una giornata molto piena. Alzarsi, non fare tardi, perché c'è la Messa, e poi ci sono anche tutte le altre cose …. Non era così all’inizio. C'era l’incontro con il Signore e poi anche tutte le altre cose da fare. Anzi tutte quelle altre cose erano colorate dall’incontro col Signore, erano tutte incontro col Signore.

Ancora oggi è incontro col Signore, realmente presente. È vero che nel periodo del primo amore alcuni aspetti probabilmente erano troppo sentimentali, troppo zuccherosi e che una sana maturazione ha aiutato ad abbandonarli. Ma in una fede insufficientemente cresciuta la delusione per l’attesa, la perdita di alcune consolazioni o semplicemente della novità, ha portato ad abbandonare il primo amore.

San Giovanni dice "abbandonare", non dice "perdere". Parla di un cedimento del cuore, dell'anima, di una volontà libera che non persevera fino in fondo. Da cui il rimprovero.

Un conto è vivere da solo con nel cuore e nella mente, un bagaglio grande di nozioni, esperienze, riguardo al Signore, e cercare di fare del nostro meglio con la coscienza come giudice, un conto è vivere alla sua presenza e lasciarsi guidare da lui, anche senza consolazioni.
Gridiamo come il cieco del Vangelo a Gesù che ci ridoni la vista che abbiamo perso.

Prima Lettura   Ap 1, 1-4; 2, 1-5
Ricorda da dove sei caduto e convèrtiti.

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino.
Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra. [Io udii il Signore che mi diceva]:
«All’angelo della Chiesa che è a Èfeso scrivi:
“Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro. Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima”».  
  
Salmo Responsoriale   Dal Salmo 1
Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. 

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde.
Poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. 

Canto al Vangelo 
  Gv 8,12 
Alleluia, alleluia.

Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 18, 35-43
Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo!

Dal vangelo secondo Luca
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». 
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». 
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
  

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