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mercoledì 2 novembre 2022

PURGATORIO, IL LUOGO DEI FALLITI CHE PERO' E' L'ANTICAMERA DEL PARADISO / 2 novembre, commemorazione dei fedeli defunti.

 



Perché c'è il purgatorio? Perché siamo una banda di falliti, amati da Dio e che manifestano la volontà del Padre di non perdere nessuno de suoi figli. C'è il rischio dell’inferno, della perdizione, ed è assolutamente tremendo! Diceva un mio professore di Teologia: “l’inferno esiste. È una realtà di fede incontestabile e chiaramente indicata dalla Scrittura. Anche se faccio fatica ad accettarla. Una cosa è sicura: io non voglio andarci”. L’unica giustificazione è la dignità immensa della nostra libertà umana e quindi la responsabilità che ognuno ha della propria vita per determinare la sua sorte eterna.

Ma se noi non vogliamo andare all’inferno, meglio e più di noi il Signore non vuole che ci andiamo. Ed ecco il purgatorio. Mette in evidenza il suo amore che salva chi crede. Solo la fede salva, non i meriti. Con i meriti apriamo il cuore a Dio, rafforziamo la nostra fede, diamo gloria a chi assieme al dono della vita ci ha dato anche tanti talenti e carismi, aiutiamo il prossimo a salvarsi. Ma non meritiamo il paradiso. È troppo grande per essere meritato.

Ma il purgatorio, pur essendo l’anticamera sicura del paradiso, rimane comunque il luogo dei falliti: di coloro che potendolo, non si sono fidati in pieno dell’amore di Dio, di coloro che non hanno creduto nel Figlio dell’Uomo come unico Salvatore, non gli hanno aperto il cuore fino in fondo. Il paradiso è per coloro che hanno peccato sì, per fragilità, ma hanno appoggiato la loro vita tutta alla Misericordia. Il Regno di Dio è di coloro che lo accolgono come i bambini. “Non ho mai avuto paura di andare all’inferno – diceva santa Teresina – i bambini non si dannano mai!”

Onore ai santi. Onoriamo anche i defunti del purgatorio. Hanno combattuto, hanno mantenuto la fede in Cristo nelle loro prove, anche se in modo imperfetto per qualche motivo. Ci invitano a fidarci totalmente, come bambini.

(VEDI: https://ilblogdifrasereno.blogspot.com/2022/11/ma-il-purgatorio-esiste-davvero-dove.html)

 

Prima Lettura  Gb  19,1.23-27a
Io lo so che il mio Redentore è vivo.

Dal libro di Giobbe
Rispondendo Giobbe prese a dire:
«Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro».

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 26
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Seconda Lettura  
Rm 5,5-11

Giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

Canto al Vangelo   Gv 6,40
Alleluia, alleluia.

Questa è la volontà del Padre mio:
che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna;
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore.
Alleluia.

  

Vangelo   Gv 6,37-40
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

 

1 commento:

  1. Caro fra Sereno, una domanda che il 90% dei tuoi discepoli ti vorrebbe farti è: esiste il purgatorio? In quale lettura è scritto? Grazie.

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