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lunedì 14 novembre 2022

BEATO CHI SI RICONOSCE CIECO / lunedì XXXIII sett. T.O., pari.

 


 Rivelazione (=apocalisse) di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò …”

Il Signore ci vuole illuminare. Più dei flagelli che colpiranno il mondo contano le comunità cristiane che devono essere luce per l’Umanità. Come cristiano, come comunità cristiana, siamo importantissimi e al primo posto nelle preoccupazioni del Signore. Le Chiese hanno tutte qualità ma Colui che le vuole “senza macchia né ruga” (Efesini 5,27) non si accontenta, come noi non dobbiamo accontentarci. Egli apprezza fatica e perseveranza (hupomonên), lotta per la verità, in particolare nello sbugiardare quanti si spacciano per apostoli e non lo sono. Ma Dio vuole amici, figli, in una relazione di amore. Se essere cristiano è servire, perché l’Amore serve, il Signore non ha bisogno di schiavi  e schiave obbedienti, o di devoti interessati che si sottomettono per ottenere in cambio una grazia. È venuto per amore e vuole il cuore di coloro che ha redenti. La verità è che molte volte il cuore diffida del Signore e sceglie di stare a distanza di sicurezza. Fino ad arrivare al contrario di tutto: “pregate molto altrimenti finirete nella discarica” ha detto in questi giorni Papa Francesco a un gruppo di preti e formatori di vocazioni.

È una grazia riconoscere che siamo ciechi,  non sopportare più questa condizione e gridare a Dio come il mendicante di Gerico del Vangelo. La sua gioia quando ha visto l’amore di Dio ci sostenga nel gridare a Dio e sperare che il nostro cuore buio e diffidente, ferito, si apra a chi ha dato gratuitamente la sua vita per noi.

 

Prima Lettura   Ap 1, 1-4; 2, 1-5
Ricorda da dove sei caduto e convèrtiti.

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino.
Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra. [Io udii il Signore che mi diceva]:
«All’angelo della Chiesa che è a Èfeso scrivi:
“Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro. Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima”». 
 
Salmo Responsoriale   Dal Salmo 1
Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde.
Poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. 

Canto al Vangelo 
  Gv 8,12 
Alleluia, alleluia.

Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 18, 35-43
Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo!

Dal vangelo secondo Luca
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

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