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lunedì 11 aprile 2022

L'OMBRA DEL MALE NELLE PAGINE DEL VANGELO / Lunedì Santo 2022.

 



Per noi credenti le scene del Vangelo emanano sempre una luce particolare, per la bellezza dei luoghi, per l'amore che proviamo per Gesù, per la Pace che egli ci dona. In particolare nella famiglia di Marta, Maria e Lazzaro c'è la gioia di un’amicizia umana speciale. E forse dimentichiamo che in ogni pagina del Vangelo c'è l'ombra del male e della sofferenza. La Chiesa con Sapienza ci obbliga solo una volta all’anno a contemplare la crudezza della Passione e della morte in Croce. I Santi hanno capito che possono trovare lì una forza insuperabile e, volontariamente, sono assidui nella contemplazione della Croce.

Ma anche nel calore dell’amicizia della famiglia di Lazzaro e nella gioia dei benefici immensi ricevuti, della vittoria dell’amore divino sulla morte, si eleva la nube oscura di Satana, colui che, morto eternamente di una sconfitta sempre bruciante, vuole portare la morte a quante più persone possibili. Invece di suscitare solo gratitudine e gioia, il bene risveglia invidia, paura, odio. Gesù non vive in una bolla felice e spensierata. È cosciente di questa lotta. L’ha sperimentata in modo particolare nel deserto ed è proprio la radicalità del suo aver scelto solo il bene nella obbedienza totale a Dio, che gli infonde pace e forza di fronte alle minacce e agli attacchi brutali o subdoli del male.

Questa Settimana Santa è per noi l’occasione di ribadire e approfondire la nostra scelta esclusiva per il bene, per Dio e i suoi mezzi. Sarebbe triste ritrovarci Domenica prossima come Pilato, cosciente di non aver scelto fino in fondo, benché la verità gli sia apparsa nella sua chiarezza. Ho letto un articolo che mi ha suscitato compassione e mi ha interrogato in profondità per me, sul dramma che vivono gli ortodossi oggi. È in francese: Jean-François Colosimo : « Lettre ouverte aux orthodoxes de France qui n’ont pas tort de se sentir mal » - Orthodoxie.com.

In particolare credo che in tutti noi è fortemente radicata la convinzione che la via migliore per essere felici è quella di eliminare, allontanare, soffocare, condannare chi ci disturba oppure mendicare la sua benevolenza. E' la via che scelgono i capi dei sacerdoti decidendo di uccidere non solo Gesù, ma anche Lazzaro.

 

Prima Lettura  Is 42, 1-7
Non griderà, né farà udire in piazza la sua voce.
(Primo canto del Servo del Signore)

Dal libro del profeta Isaìa
«Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento».
Così dice il Signore Dio,
che crea i cieli e li dispiega,
distende la terra con ciò che vi nasce,
dà il respiro alla gente che la abita
e l’alito a quanti camminano su di essa:
«Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».   

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 26
Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Quando mi assalgono i malvagi
per divorarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere.

Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me si scatena una guerra,
anche allora ho fiducia.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. 

Canto al Vangelo 
 
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Salve, nostro Re:
tu solo hai compassione di noi peccatori.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo 
  Gv 12, 1-11
Lasciatela fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura.

Dal vangelo secondo Giovanni
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù. 

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