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venerdì 22 aprile 2022

"E' IL SIGNORE!" COME SAPERLO CON CERTEZZA? / Venerdì di Pasqua.

 


Pietro guarisce lo storpio nato, alla Porta Bella del Tempio, e precisa alla folla stupefatta le condizione del miracolo: non proviene da carismi o superpoteri personali, né da particolare pietà (= Dio ascolta i buoni, e se non fa la grazia è perché sei un peccatore) ma dalla fede nell’opera di Dio per gli uomini che è il suo Servo Gesù Cristo, costituito Signore in forza del suo abbassamento nella morte per i peccati, e risorto.

Enorme fastidio è poco per descrivere quello che provano le autorità religiose. Avevano chiesto loro la morte “dell’impostore galileo”: ecco che il suo spirito blasfemo infetta ancora i suoi discepoli e tende ad allargarsi. Interrogato, Pietro risponde con un versetto del salmo 117: i costruttori che agiscono contro Dio siete voi. Gesù e il suo messaggio sono la base di tutto. Mai avrebbero pensato di vedere applicata a loro quel versetto! Questi galilei di cui si burlavano fino a poco tempo fa perché ignoranti e “pagani”, citano con precisione la Scrittura e fanno miracoli, affermando che il Nazareno non è uno dei tanti, ma che solo in lui c'è salvezza. La situazione è gravissima: l’alternativa è tra sottomettersi o chiudersi totalmente. Sottomettersi appare loro una catastrofe: come non chiudersi?

Anche per i discepoli non è semplice riconoscere le manifestazioni di Gesù risorto. Nel Vangelo di oggi, dopo la pesca miracolosa, esitano ancora: E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore”. Il cuore ha detto: è il Signore!, ma sempre ancora il cuore, per non dire la testa che va un po’ in tilt, è attraversato da dubbi. I segni tangibili della presenza del Signore ci sono tutti, ultimo la quantità enorme di pesci presi proprio adesso e in quel modo, ma credere significa abbandonare la sicurezza che dona la routine e tutto ciò che l’uomo può controllare. I dubbi si scioglieranno solo dopo l’atto di fede che apre al dono dello Spirito. Non è fideismo, la fede è ragionevole, ma è far fiducia ad un altro, è un rischio, è qualcosa che ti destabilizza per appoggiarti sulla Roccia, su Dio stesso. La fede decentra l’uomo.

Non so più chi ha detto: abbiamo rischiato nel metterci in cammino, ma guardando indietro, ci rendiamo conto che sarebbe stato infinitamente più folle rimanere fermi. Questa frase, se riferita a Dio, rende bene quello che sento riguardo alla fede. Chi rifiuta il rischio, chi cerca solo sicurezza nella fede, non incontrerà mai il Signore.

 

Prima Lettura    At 4, 1-12
In nessun altro c’è salvezza.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?».
Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 117
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.  
  
Canto al Vangelo   Sal 117,24
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.


Vangelo 
  Gv 21 1-14
Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

 

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