Divina Commedia - Purgatorio - Avari |
Solo alcuni brevi spunti sul Vangelo di questa
ultima domenica. Spunti, per me, tremendamente importanti anche se a qualcuno sembreranno
forse banali.
1. Una
preghiera fatta bene può ottenere la salvezza.
2. Umiltà
e sincerità. Il pubblicano non sa ancora amare, non ha opere di giustizia da
presentare, non sa nemmeno elencare i suoi peccati: non si sa confessare. Infatti
gliene saranno venuti così tanti alla mente di peccati da creargli una
confusione totale. La sua collaborazione alla sua giustificazione si chiama solo
umiltà e sincerità.
Noi non siamo così bravi come il fariseo. Se penso che quello digiunava due volte alla settimana!! … Sicuramente qualcuno che frequenta Medjurgorje digiuna una volta alla settimana a pane e acqua, ma chi lo fa due volte? Io quasi mai e non me ne vanto. Non sono il fariseo. Formalmente non ho commesso i peccati di cui si è caricato il pubblicano. Non sono il pubblicano. Allora chi sono? Se
uno ha incontrato Gesù e lo ha accettato come Signore, come può guardare il suo modo di vivere il proprio battesimo e non scoprirsi peggio del pubblicano? Se sei un “Altro Cristo”, se hai promesso di amare come Gesù ha amato, come puoi non sentirti l’ultimo peccatore, uno che deve solo chiedere pietà e misericordia, uno che tutti guardano come cristiano e che con il suo modo di vivere svia gli altri riguardo alla natura stessa del Cristianesimo? Quando ho incontrato il mio padre spirituale, ho creduto che fosse in qualche modo uno stregone: non avevo idea che una tale esperienza spirituale potesse esistere nella Chiesa cattolica che conoscevo fin da bambino, con confessioni settimanali nel periodo delle Medie. La Chiesa mi ha salvato e sono grato a tutti i miei confessori. Sono io che non ero aperto. Invece quella sera sulla riva sud del Mediterraneo, Dio mi aspettava e io ero, senza saperlo, confuso e smarrito, ero come il pubblicano, senza pretese e senza immaginazioni, disponibile. Ho preso coscienza che non sapevo amare, che non avevo mai amato, e la mia vita è scomparsa nel fuoco del purgatorio. Dice san Paolo ai Corinzi: "Ma ciascuno stia attento come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l'opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno. Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa; ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco". (1 Cor 3, 10-15)
Nessun commento:
Posta un commento