Visualizzazioni totali

mercoledì 15 agosto 2018

VANGELO DEI MISERABILI (2/4) I DEBOLI

Dov'è o morte la tua vittoria? La morte è stata ingoiata dalla Vittoria di Cristo!
Maria Assunta in Cielo, accogli tutti noi deboli e, in particolare,
 i tuoi figli vittime della caduta del ponte di Genova.


I deboli

… Andate e imparate cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio. Perché non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori (Matteo 9,11)

I deboli: uomini senza cultura, senza educazione, senza amore, senza denaro; pieni di difetti, di vizi di miseria; trascinano una vita spezzata sulla quale pesa opprimente la croce dei peccati degli altri. Sono grezzi, mal educati, assurdi, ubriaconi, litigiosi, invidiosi, viziosi, tarati.  … poveri. Da dove escono questi esseri carichi di infermità e egoismo, di barbaria e incultura?

(manca una pagina)

… la loro propria miseria in una ubriacatura unica che gli dia il coraggio sufficiente per essere capaci di rubare, di uccidere, di sopravvivere; ma noi ci siamo trincerati dietro il muro cinico della decenza e gli abbiamo detto che non gli dovevamo niente perché era colpa loro non aver saputo correre, (quello zoppo mi guardava con occhi da ebete senza comprendere bene; sì, devono avere ragione, devo essere un ratto schifoso, visto che sono nato zoppo); casomai pagherò il vicino che ha una pistola grande e grossa, affinché questi pigri non mi diano più fastidio.
Bisogna insegnargli che devono imparare a correre. Se condivido qualcosa di ciò che ho, mai correrà; è per il suo bene. Questa gente è molto svogliata, senza volontà, ubriaconi … No! Che lavorino, che lavorino, che lavorino …


Quando uscivo dalle scale ancora mi risuonavano le parole che rimbombavano nelle pareti e si formava una musica ritmica, insopportabile: che lavorino, che lavorino, che lavorino … All'uscita mi aspettavano: il Juliàn (invalido delle due gambe), il Mata (col vizio della canna, erano due mesi che non la toccava, voleva cambiare), il Mario (senza padre né madre, mai aveva conosciuto affetto, da quando aveva 12 anni un invertito lo pagava mille pesetas settimanali per portargli dei bambini) … che lavorino … che lavorino … che lavorino …, il Bambino (ragazzo di 18 anni con complesso di inferiorità, beveva per poter affrontare la vita) e tanti altri senza affetto, senza cultura, senza volontà, senza niente; che lavorino … che lavorino … che lavorino …

Andammo a lavorare e … fu da ridere.

Mi diedero voglia di piangere, di ubriacarmi con Mario, con il Bambino, con tutti.

Risultò che al lavoro pure qualcuno sparò e tutti scapparono di corsa. Quando arrivai lì, Mario piangeva di rabbia vedendo gli altri andarsene carichi di roba* (*rubata). Juliàn gli gridava ancora: - Sono zoppo; aspettatemi, non vedete che non posso correre … !

Andiamocene. Non c'è posto, non c'è luogo.

Mi arrabbiai, presi il mio bastone, mi lasciai crescere la barba, mi vestì di stracci e gridai loro:
Cambiate! Cambiate mentalità, convertitevi! Pentitevi, fate opere degne perché vi crediamo. È già posta l’ascia alla radice degli alberi, e ogni albero che non dia frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco.
Pentitevi perché il Regno dei Cieli è già arrivato.

Quando scesi le scale della “Grande Prostituta” e mi ritrovai con i miei fratelli, il petto mi scoppiava.
Che ti hanno detto? Mi chiese Richard. Ti hanno ascoltato? Risposi:
-          Mi hanno ascoltato.
-          Sono rimasti scioccati.
-          Mi hanno fatto domande.
-          Mi hanno contestato e …
Bene, per il lavoro e da mangiare, ti hanno dato qualcosa davvero?
-          Nulla.

Era tutto una burla …

Il Grande Palazzo. La Grande Chiesa. Le grandi macchine. La grande fabbrica. Tutto, tutto era comico guardandolo dal punto di vista del Juliàn, tre giorni senza mangiare, del Richard che non rubava da nove mesi e che non so come si manteneva, del Mata … e di tanti deboli.

Non ce la facevo più. Sono tornato a salire….
-          Noi muoiamo di fame, di fame di amore!!
Salì correndo le scale a quattro a quattro, cantai, gridai, piansi, diedi esempi e alla fine un funzionario mi chiamò e mi portò ad una uscita dove era scritto: “Istituto psichiatrico”.
Alla fine è possibile che mangiamo qualcosa…

Aspettai, egli uscì e parlammo. Tutto era arrangiato… : Mario in carcere, Juliàn al Riformatorio. Il Richard e io al manicomio, scusate, al nuovo centro di studi psicologici sala L “Fenomenologia e trauma dello psicodramma”.

È tutto da ridere. Ma la verità è quello che mi dico oppure no? Forse è vero, sono pazzo e loro hanno ragione … ha ragione il capo della mia ditta : - dobbiamo servire il capitale se vogliamo che la nostra ditta che oggi conta duecento operai, domani possa tenerne cinquecento però è compito di tutti ottenere il rendimento massimo …
Sì, hanno ragione, sono pazzo; è molto chiaro. Bisogna fare molti soldi, con gli sforzi corrispondenti, per poter creare molte imprese, e così, tutti felici. Si potranno fare migliori carceri, migliori manicomi, più medicine, più confort, più macchine, più …  è molto chiaro.
Mario non voleva nulla di tutto questo, voleva soltanto poter amare gli altri, perché non poteva, visto che nessuno glielo aveva insegnato. Ma questo Mario deve essere un romantico…

Passando davanti ad una finestra un ciarlatano vestito di nero leggeva:
“non ha aspetto né bellezza perché lo guardassimo, né apparenza … disprezzato, abbandonato dagli uomini, uomo dei dolori e che ben conosce il soffrire …”

E mi dicevo: questo sei tu Richard, e una gioia intima e segreta ma tumultuosa cominciò ad invadermi.

“Disprezzato, non ne avevamo alcuna stima.
Ma fu Lui certamente che sopportò le nostre sofferenze e si caricò dei nostri dolori. Fu trapassato per le nostre iniquità e stritolato per i nostri peccati.
Il castigo della nostra pace fu su di Lui, e nelle sue piaghe siamo stati guariti. Tutti noi andavamo erranti come pecore, seguendo ognuno il suo cammino e Dio caricò su di sé l’iniquità di tutti noi.
Maltrattato ma Egli si sottomise, non aprì bocca, come Agnello portato al macello, come Pecora muta davanti ai tosatori. Fu abbattuto per un giudizio iniquo, senza che nessuno prendesse in difesa la sua causa, perché fu strappato dalla terra dei viventi e ferito a morte per il crimine del suo popolo.
Disposta era tra gli empi la sua sepoltura e fu nella morte messo al livello dei malfattori, benché non avesse commesso peccato né fu menzogna sulla sua bocca...”

Quell’uomo continuava e continuava; io aspettavo il mio guardiano che fra poco avrebbe probabilmente scoperto, in me, la distruzione dell’io nella schizofrenia …

FINE

“quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e avrai la felicità che non possono pagarti, perché riceverai la ricompensa nella risurrezione dei giusti. (Luca 14,13)
“Se sette volte al giorno il tuo fratello pecca contro di te e sette volte si rivolge a te dicendoti: mi pento, lo perdonerai.” (Luca 17,4)

“Gli uomini che lo avevano in custodia lo schernivano e lo percuotevano, lo bendavano e gli dicevano: «profetizza,: chi ti ha colpito?». E molti altri insulti dicevano contro di lui”. (Luca 22, 65)

“Là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”. (Luca 23,33).

(continua)

Nessun commento:

Posta un commento