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martedì 17 maggio 2022

VI DO LA MIA PACE / martedì V sett. di Pasqua.

 


Vediamo ancora oggi che Paolo e Barnaba sanno allontanarsi dalle persecuzioni suscitate dall’annuncio della Buona Notizia, senza smettere però nelle nuove città o regioni dove arrivano di proclamare il Vangelo. Talvolta la persecuzione però è subito molto violenta. A Listra Paolo è lasciato a terra creduto morto. Come fa a continuare ad evangelizzare? Non dubitiamo della forza interiore che dona il Signore, delle grazie di amore che infonde nel cuore per infiammarlo, della pace profonda che viene direttamente da Lui, “non come la dà il mondo”. È necessario, perché la tribolazione può arrivare addosso come uno tsunami: Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti”. (2 Cor 1,8-9). Quindi bisogna appoggiarsi totalmente a Signore e anche chiudersi nel presente. Papa Giovani XXIII usava questa bella preghiera: “Solo per oggi”. Mi impegnerò a fondo ma solo per oggi! Ripetuta ogni giorno permette di rinnovare continuamente lo slancio, e anche l’entusiasmo, non permette al demonio di tormentarci col passato o con i timori proiettati sul futuro. Molti santi insegnano a chiudersi nell'oggi della volontà di Dio.

Iniziamo ogni mattina dicendo: “Signore accetto nella fede tutto ciò che hai preparato o permesso per me oggi”. Ci farà uscire dalla routine e ci renderà più docili, in pace: Dio ha tutto nelle sue mani.

 

Prima Lettura   At 14, 19-28
Riferirono alla Chiesa quello che Dio aveva fatto per mezzo loro.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, giunsero [a Listra] da Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei, i quali persuasero la folla. Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli si alzò ed entrò in città. Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe.
Dopo aver annunciato il Vangelo a quella città e aver fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni». Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto.
Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto.
Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede. E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.
 
Salmo Responsoriale   Dal Salmo 144
I tuoi amici, Signore, proclamino la gloria del tuo regno.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre.

Canto al Vangelo 
  Lc 24,46.26
Alleluia, alleluia.

Il Cristo doveva patire e risorgere dai morti,
ed entrare così nella sua gloria.
Alleluia.


Vangelo   
Gv 14,27-31
Vi do la mia pace.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco». 

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