Il discorso all’Areòpago di Atene è considerato come
il discorso sbagliato di Paolo che arriverà a Corinto deciso ad annunciare solo
Gesù Cristo e questi crocifisso (1 Cor 2,2). Infatti i frutti di quel discorso
sono magri nei confronti di altre città greche.
In che cosa ha sbagliato Paolo? Innanzitutto non ha
detto nulla di sbagliato e possiamo meditare ogni sua parola. Ma il punto è che
forse ha sbagliato approccio per un primo annuncio. Non era semplice perché innanzitutto
non c'era molta disponibilità all’ascolto da parte di questi ateniesi. Infatti Luca
nota che “alcuni dicevano: «Che cosa vorrà mai insegnare questo
ciarlatano?». …. Tutti gli Ateniesi infatti e gli stranieri colà residenti non
avevano passatempo più gradito che parlare e sentir parlare”. Ma è vero anche che pur dicendo solo delle verità,
Paolo rimane a livello di idee e questo non
tocca l’esistenza delle persone. Forse, come ha fatto poi a Corinto avrebbe
dovuto dire: “anche voi tutti siete mortali. Avete una risposta, una salvezza
dalla morte? No? Ebbene io vi annuncio che un uomo ha vinto la morte …. E il modo
in cui è vissuto ed è morto gli ha fatto vincere la morte e agire in mezzo a
noi come Signore. Chi vive come lui vince la morte”.
Sei proprio sicuro di avere la vita eterna?
Prima
Lettura At 17, 15-22-18,1
Colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio.
Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l’ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.
Paolo, in piedi in mezzo all’Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l’iscrizione: “A un Dio ignoto”.
Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: “Perché di lui anche noi siamo stirpe”.
Poiché dunque siamo stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’ingegno umano. Ora Dio, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano, perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti».
Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo deridevano, altri dicevano: «Su questo ti sentiremo un’altra volta». Così Paolo si allontanò da loro. Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti: fra questi anche Dionigi, membro dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.
Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 148
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Lodate
il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
I re
della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.
Perché
solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino.
Canto al Vangelo Gv 14,16
Alleluia, alleluia.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito
perché rimanga con voi per sempre.
Alleluia.
Vangelo Gv 16, 12-15
Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne
il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché
non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le
cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da
quel che è mio e ve lo annuncerà».
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