Elezione di Mattia. |
Apparso al momento della sua elezione in
sostituzione di Giuda, Mattia non sarà più menzionato dopo nella Scrittura. Eppure
viene ricordato da solo mentre Simone e Giuda Taddeo, oppure Filippo e Giacomo,
sono festeggiati insieme. È che la sua elezione ci dona informazioni
preziosissime sulla Chiesa primitiva. Eccone alcune:
Pietro interpreta gli avvenimenti alla luce della Parola
di Dio che sempre si compie (siamo liberi, ma Dio creatore della nostra libertà ha tutto nelle sue
mani!, nulla avviene senza la sua permissione).
L’Apostolo è innanzitutto tutto un annunciatore
della risurrezione di Gesù e di tutte le conseguenze benefiche che questa porta all’Umanità. Per
questo deve conoscere bene Gesù. Per tutti noi oggi che dobbiamo evangelizzare
in forza del nostro battesimo significa nutrirsi della Scrittura in una vita di
intimità con lo Spirito Santo nella preghiera. L’Apostolo è anche un servo (aveva avuto in sorte lo
stesso nostro ministero = diaconia), e
un responsabile che vigila (episcopo
= “Il suo incarico lo prenda un
altro”).
Anche se la Chiesa ha un compito in questa scelta,
presentando i candidati giudicati più idonei, solo Dio conosce fino in fondo
i cuori ed è lui che deve scegliere, come fece già con i Dodici. Infatti sembra
che gli uomini da soli avrebbero scelto Giuseppe, detto Barsabba, che presenta più
titoli. Ma poi di Mattia non si sente più parlare... Non è che Dio abbia
sbagliato? Anche Giuda è stato scelto da Gesù eppure ha fallito. Gesù aveva sbagliato?
No!, Giuda ha avuto tutte le grazie necessarie per essere un buon Apostolo. Come
per ognuno di noi, Gesù ha preso il rischio della sua libertà, e, inoltre i
pensieri di Dio non sono i nostri. Solo una Chiesa sottomessa a Dio riceve il
suo Spirito e può salvare.
Cosa annuncia Mattia assieme agli altri undici? La Vittoria
sulla morte in Gesù Cristo risorto e la Via per la Vita eterna, magnificamente
presentata da Gesù nel Vangelo di oggi.
Prima
Lettura At 1, 15-17. 20-26
La sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli – il numero delle persone radunate era di circa centoventi – e disse: «Fratelli, era necessario che si compisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, diventato la guida di quelli che arrestarono Gesù. Egli infatti era stato del nostro numero e aveva avuto in sorte lo stesso nostro ministero. Sta scritto infatti nel libro dei Salmi:
“La sua dimora diventi deserta
e nessuno vi abiti”,
e: “Il suo incarico lo prenda un altro”.
Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione».
Ne proposero due: Giuseppe, detto Barsabba, soprannominato Giusto, e Mattia. Poi pregarono dicendo: «Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto per prendere il posto in questo ministero e apostolato, che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto che gli spettava». Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 112
Il Signore lo ha fatto sedere tra i prìncipi del suo popolo.
Lodate,
servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.
Dal
sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi
è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?
Solleva
dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.
Canto al Vangelo Gv 15,16
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.
Vangelo Gv 15, 9-17
Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamati amici.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se
osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato
i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose
perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato
voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri
amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più
servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato
amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che
chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi
amiate gli uni gli altri».
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