Visualizzazioni totali

martedì 3 maggio 2022

NATURA E MISSIONE DELL'APOSTOLO E DELLA CHIESA / Santi Filippo e Giacomo, 3 maggio

 


Gli apostoli Filippo e Giacomo che la Chiesa festeggia oggi non hanno un posto di rilievo nella Scrittura se paragonato ad altri nomi, anche se partecipano alla pienezza della missione dei Dodici che è quella stessa di Gesù (“Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” Gv 20,21). Ma ci danno l’occasione di comprendere qual è la missione principale degli apostoli e quindi della Chiesa, che Pietro sottolinea quando propone di sostituire Giuda: l’apostolo deve essere uno che conosce bene Gesù, le sue parole, i suoi gesti, il suo Spirito, per essere testimone della sua risurrezione.

“Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione”. (Atti 1,21-22).

Si entra nella Chiesa tramite il battesimo e questi può essere ricevuto solo da chi ha fede nella Risurrezione tramite l’annuncio del Kerigma, e prende coscienza di aver camminato sulla via della morte, causando la morte di Gesù e, pentito, col cuore trafitto, chiede di essere guidato (“che cosa dobbiamo fare, fratelli?” Atti 2,37).

Oggi purtroppo la maggior parte dei battezzati entra nella Chiesa senza aver fatto né  l’esperienza dell’annuncio del Mistero di Cristo né della conversione, e alcuni organizzano attività o pretendono di comandare, insegnando tradizioni di uomini che, di fatto annullano nella vita delle persone il dinamismo della Parola di Dio, sostituendola con devozioni varie. La Chiesa invece è strutturata come ce lo rivela Atti 2,42. Nata dal Kerigma che provoca il cambiamento di mentalità, la Chiesa si nutre ed è continuamente convocata dalla Parola di Dio che crea Comunione di spirito e di intenti, e quella Comunità celebra il Mistero nel Sacramento, rendendo grazie a Dio per le sue meraviglie. Il Concilio ci ha dato un meraviglioso Decreto, "Ad Gentes" che spiega tutti questi passaggi e la crescita della Comunità con il Catecumenato. I Padri del Concilio dicevano che questo non valeva per i popoli di Antica Cristianità, poi Giovanni Paolo II iniziò a parlare di Nuova Evangelizzazione per tutti i popoli, dopo di lui Benedetto XVI parlò di Prima Evangelizzazione ovunque il Vangelo non veniva più trasmesso in modo capillare a tutti attraverso le famiglie.

Per approfondire potrà essere utile leggere questo libro in questo tempo di riflessione della Chiesa sulla sua missione e la sua natura sinodale:


DIMENSIONI DELLO SPIRITO - Camminare insieme - Edizioni San Paolo

 

 

Prima Lettura  1 Cor 15, 1-8
Il Signore apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me. 

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 18
Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. 

Canto al Vangelo
  Gv 14,6.9
Alleluia, alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
Filippo, chi vede me, vede anche il Padre.
Alleluia.

  

Vangelo  Gv 14, 6-14
Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò». 

 

Nessun commento:

Posta un commento