Circoncisione di Gesù. |
Ritroviamo, in forma abbreviata (si salta dal
versetto 2 al 22), la vicenda centrale del Concilio di Gerusalemme. Infatti lì
si è data davvero la svolta della Chiesa sancendo ufficialmente il principio e
il modus dell’accoglienza dei pagani nella Chiesa sulla sola base della fede in
Cristo Signore, morto e risorto.
Vengono fuori criteri per discernere lo spirito che anima
la Chiesa.
Gli zelanti che vengono dalla Giudea si pongono come
maestri (insegnavano ἐδίδασκον edidaskon), non
hanno nessun mandato, e mettono al centro una norma da osservare altrimenti
fuori. Sono rigidi. In fondo non vogliono uscire dai loro schemi, dalle loro sicurezze
religiose e si sentono minacciati se altri lo fanno. Questi sono criteri che permettono
di riconoscere chi non ha lo Spirito della Chiesa
Gli Apostoli invece si
presentano come fratelli e chiamano fratelli quelli che vengono dai pagani. Uguaglianza
quindi nella fede in Cristo che abbatte il muro di divisione cioè l’inimicizia
(Efesini 2,14-16). Infatti gli Apostoli hanno fatto l’esperienza della
conversione essendo stati loro stessi un tempo i primi nemici della croce di Cristo
e del progetto di Dio (Rm 5,10; vedi anche
Fili 3,18 e altri). Concludono la lettera che mandano scrivendo: “Farete cosa buona a stare lontani da
queste cose.”, quasi a mitigare l’obbligo precedente.
Non imposizione ma raccomandazione. Questo non significa che ognuno fa come gli
pare, e la docilità allo Spirito Santo si vede dalla docilità agli Apostoli, alla
Chiesa. Ma la salvezza è fondata sulla fede ed è un cammino che si apre e non ha
fine. Se uno cammina in Gesù Cristo forse sta molto indietro ancora nella sua
maturazione umana e morale, forse deve ancora addirittura prendere coscienza di
molte cose, pur essendo perfettamente sincero. È tutta la Chiesa che dal giorno
di Pentecoste cammina col Vangelo ma anche verso il Vangelo, scoprendolo sempre
di più. Un esempio evidente in questo momento tragico è la riflessione della Chiesa
sulla “guerra giusta” lungo i secoli.
Prima
Lettura At 15, 1-2. 22-29
È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di
fuori di queste cose necessarie.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agl’idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 66
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio
abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano
le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti
lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Seconda Lettura Ap 21, 10-14. 22-23
L'Angelo mi mostrò la città santa che scende dal cielo.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni
apostolo
L’angelo mi trasportò in spirito su di un
monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal
cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a
quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno
dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A
oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a
occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici
nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l’Agnello.
Canto al Vangelo Gv 14,23
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserva la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
Vangelo Gv 14, 23-29
Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse [ ai suoi discepoli ]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a
lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie
parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha
mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo
Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e
vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi
rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho
detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
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