Le letture di oggi sono un formidabile richiamo sull’importanza dei sacramenti e la loro efficacia.
Paolo si rende conto incontrando alcuni discepoli che
qualcosa non va. Hanno fede, sì, ma è piatta, manca di vita. “Avete lo Spirito
Santo?” Pur conoscendo Gesù e il suo insegnamento manca loro il Battesimo nella
potenza del Risorto. Non basta quindi il Battesimo di Giovanni che offre il
perdono dei peccati (già una grandissima grazia!), con buona pace di tutti coloro
che, protestanti in particolare, si riferiscono al Battesimo di Gesù a 30 anni per contestare il Battesimo dei bambini. Il Battesimo di
Giovanni e quello in Cristo non sono la stessa cosa. Appena battezzati e ricevuta
l’effusione dello Spirito del Risorto, queste persone “si misero a parlare in lingue e a
profetare”. Paolo non fa loro una catechesi sullo Spirito Santo. Essi sperimentano la sua presenza e azione. La
Chiesa è una realtà sacramentale. Molti non lo comprendono. Infatti dopo la
prima comunione la maggior parte dei bambini scompare dalla Messa domenicale, e
soprattutto non si fa cresimare, se non in età adulta, spesso vedendo (a torto)
la Cresima come un obbligo per potersi sposare. È ovvio che avere la grazia della
Cresima è un aiuto più che conveniente per affrontare la scelta adulta del
matrimonio cristiano e l’educazione nella fede dei figli! e arrivare al matrimonio
senza la Cresima è già segno di qualcosa che non ha funzionato. Meglio tardi che
mai…
Perché i bambini non ritornano a Messa dopo la Prima
Comunione, o smettono appena l’effetto emotivo cessa, perché tanti non cercano
di ricevere al più presto il Sacramento della Cresima per completare il tesoro
di Grazia della loro Iniziazione cristiana? Semplicemente perché i Sacramenti non
hanno effetto nella loro vita. E questo è dovuto alla mancanza di fede.
Gesù trascina dietro di sé uomini che lasciano tutto
per seguirlo, sono spettatori e anche collaboratori di miracoli strepitosi, di
discorsi che segnano nel profondo, eppure Gesù non dona loro ancora i
Sacramenti. Sono appena “già mondi per la
parola che vi ho annunciato”. Gesù dona loro una formazione di fede assolutamente
eccezionale, hanno “perseverato con lui nelle
sue prove”, ma riceveranno l’Eucaristia e il Battesimo nello Spirito solo dopo
che la loro fede sarà matura, passata per il crogiuolo della Croce e della
Risurrezione. I Sacramenti sono sacramenti di fede. In sé hanno sempre piena
validità ma esigono la fede per operare. Non di meno i Sacramenti hanno una
efficacia straordinaria. Da persone che hanno riconosciuto in Gesù il Messia, hanno
visto in Lui il Signore, il Vincitore della Morte, di ogni morte, Colui che ha
perdonato la loro infedeltà nel momento del pericolo e li ha confermati nella loro
elezione, prima del dono dello Spirito sbarrano le porte per paura dei giudei, dopo
aprono le porte e parlano senza timore.
Noi diamo i Sacramenti senza discernimento molto spesso,
senza preparazione seria altrettanto spesso. Essi non incidono nella vita delle
persone e questi non li ricercano perché non ne hanno sperimentato la
preziosità ed efficacia.
Prima
Lettura At 19, 1-8
Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?
Dagli Atti degli Apostoli
Mentre Apollo era a Corìnto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, scese a Èfeso.
Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?». «Il battesimo di Giovanni», risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni battezzò con un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù».
Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.
Entrato poi nella sinagoga, vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 67
Regni della terra, cantate a Dio.
Sorga
Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio.
I
giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.
Padre
degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.
Canto al Vangelo Gv 3,1
Alleluia, alleluia.
Se siete risorti con Cristo,
cercate le cose di lassù, dove è Cristo,
seduto alla destra di Dio.
Alleluia.
Vangelo Gv 16, 29-33
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non
più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno
t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in
cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono
solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma
abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».
Domanda: non le sembra che il catechismo sia un obbligo? la prima Comunione uno show per avere regali? alcuni parroci con l'obbligo della firma lo fanno sembrare scuola? l'ora di religione che dovrebbe fare capire un po' le altre religioni e' di nuovo catechismo!!!
RispondiEliminaIn Italia chi non è battezzato,o chi è senza prima comunione o cresima, non subisce alcun danno a livello civile. Nella società non è visto male. Magari subisce qualche pressione sul piano famigliare o del gruppo, se in essi ci sono tradizioni cristiane. Ogni gruppo o famiglia tende a riconoscere i suoi membri in base ai propri valori. È inevitabile.
RispondiEliminaLa sua domanda non si comprende bene. Il cristianesimo è una festa, una grazia, un dono per la vita ma che passa attraverso la fede. Senza fede diventa un peso, si riduce a festa solo mondana, ma soltanto perché non è più cristianesimo.
L’ora di religione è una necessità nella formazione delle nuove generazioni. Non posso crescere in una nazione senza conoscerne la Storia, e la dimensione religiosa è molto importante. L’ora di religione in Italia deve far conoscere innanzitutto la cultura, l’arte, i valori cristiani. Questo non è catechismo. Credo che assolva molto bene anche al compito di aprire la mente degli alunni alle altre religioni per vivere meglio in un mondo oggi multireligioso e multiculturale.